Recensione

Il segreto del Nautilus

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a cura di Bantha

Dalla transalpina CRYO arriva una nuova avventura dedicata forse alla più famosa “creatura” di Jules Verne, il Nautilus, ovvero il primo sottomarino concepito da mente umana!Vi chiederete che tipo di avventura possa essere visto che oggigiorno non è che ne abbondino… ebbene sì, come potrete immaginare è un avventura punta e clicca, pensavate fossero morte e sepolte vero? Fortunatamente vi sbagliavate di grosso!!In questo gioco impersonerete un archeologo imbarcato sull’USS shark, sottomarino statunitense in missione scientifica. Dalla presentazione si evince come il sonar dello shark capti un segnale mai sentito prima e come voi da bravi Indiana Jones vi lanciate con un mini sottomarino verso quella forma enorme e strana captata dal sonar, nella speranza di essere il primo a fare la scoperta del secolo. Dopo essere entrati nel nautilus le cose cominceranno subito a prendere una brutta piega, infatti il nostro alter ego calpesterà involontariamente un pulsante che bloccherà l’uscita. Come fare per uscire? Qui toccherà a voi guidare il vostro personaggio, risolvere enigmi, esplorare il sommergibile e salvare la pelle! Infatti appena entrati verremo accolti da una voce femminile che ci scambierà per il capitano Nemo. Questa voce scopriremo essere la prima intelligenza artificiale mai creata, e sapremo molto presto che è stato proprio il capitano Nemo a inventarla! Non passerà molto tempo prima che vi rendiate conto che siete assolutamente soli all’interno del Nautilus e che deve essere successo qualcosa di terribile molti anni prima… oltre a voi nessuno quindi? Sbagliato, appena l’IA di bordo si accorgerà che non siete il capitano ma un intruso farà di tutto per eliminarvi fisicamente! Ebbene sì, una cosa che di solito nelle avventure non esiste, qui è presente e sempre in agguato: la morte. Ricordatevi di salvare spesso quindi, poiché non sarà infrequente trovarsi in situazioni pericolose. Ad aiutarvi nella vostra impresa vi sarà solo la vostra intelligenza, spirito d’osservazione e… il vostro computer palmare che provvederà ad immagazzinare moltissimi dati utili alla vostra missione.Dopo la consueta presentazione in computer grafica senza infamia e senza lode vi troverete subito immersi nell’avventura, dico immersi perché la vivrete tutta in prima persona. La grafica delle stanze che visiterete è prerenderizzata, ma non saranno schermate fisse vere e proprie, infatti spostando il mouse potrete volgere lo sguardo intorno per poter esaminare tutto quello che vi circonda. A questo punto bisogna parlare dell’interfaccia di gioco: il tutto è ridotto alla finestra principale dove avviene l’azione, un’icona del palmare attraverso cui potete accedere alle funzioni del computer e una icona riguardante l’immancabile zaino per l’inventario. Per interagire nella finestra principale sarà presente il puntatore che a seconda delle azioni che si possono compiere cambierà forma. Tutto qui, semplice ma estremamente efficace. Il gioco è localizzato in italiano quindi nessun problema per i meno anglofili. Ritornando all’aspetto tecnico si deve appuntare che mentre alcune stanze sono veramente realizzate a regola d’arte, altre sembrano un po’ sottotono. Infatti uno dei problemi principali del gioco non saranno gli enigmi in sé, che sono abbastanza semplici e intuitivi quanto la localizzazione di leve e oggetti che a volte si mimetizzano talmente bene sullo sfondo che sarà quasi impossibile accorgersene se non per caso, cioè muovendo il mouse velocemente sul punto interessato sperando che il puntatore cambi forma per evidenziarlo! Mentre in giochi come i vari Monkey la cosa non dava eccessivo fastidio perché la grafica cartoonosa poco o tanto permetteva il riconoscimento degli oggetti, qui a volte vi troverete a bestemmiare come turchi per cercare un oggettino minuscolo infilato chissà dove. Se siete dotati di buona pazienza e volontà comunque supererete questo piccolo inconveniente e vi godrete la bellissima atmosfera… aiutano in questo senso le musiche anche se alcune dopo un po’ risulteranno abbastanza fastidiose. Gli effetti sonori invece sono nella norma. Un ultimo appunto per quanto riguarda la grafica. Per le sequenze in cui si vede il capitano Nemo parlare avremmo gradito qualche frames di animazione in più!!!L’unico vero problema del gioco è la longevità, una volta finito difficilmente lo rigiocherete…

HARDWARE

minimo: PII 350, 32ram, scheda 3dconsigliato: PII 450, 64ram, scheda 3d

MULTIPLAYER

assente

– atmosfera

– prezzo basso

– è il nautilus!

– è un’avventura!

– longevità ovviamente bassa

– oggetti in alcuni punti quasi impossibili da trovare

7.5

Che dire, l’avventura in sé non è niente male, gli enigmi non sono difficilissimi ma potrebbe anche non essere un problema, piuttosto che alcune assurdità che si vedevano negli ultimi monkey… un buon prodotto insomma, che non riporterà il genere ai fasti di un tempo (non è facile sfornare uno Zork…) ma che può essere un piacevole diversivo tra un fps e un age of empire qualsiasi, complice anche il fatto che ha un prezzo inferiore alle usuali cifre.

Voto Recensione di Il segreto del Nautilus - Recensione


7.5