Il nuovo Red Dead

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Era il 2010 quando Red Dead Redemption fece il suo debutto sul mercato, conquistando pubblico e critica. La maestosa opera di Rockstar si rese capace di proporre al giocatore scorrazzate nel Far West davvero memorabili, tra una sceneggiatura ben scritta e coinvolgente, una libertà d’esplorazione sposata a scenari suggestivi e un protagonista rimasto nel cuore dei fan. Non c’è da stupirsi, insomma, se oltre sei anni dopo chi si è affezionato alla saga Red Dead sia impazientemente in attesa di un nuovo episodio che possa far seguito a Revolver e Redemption. Dal momento, però, che qualcuno diceva che “Roma non è stata costruita in un giorno”, per quanto lunga l’attesa è stata rispettata, con alcune interruzioni dovute solo a piccoli rumor che arrivavano, una volta di qua e una volta di là, a suggerire un possibile imminente annuncio. Che, puntualmente, non c’è stato.
Trepidante attesa
Tutto questo, fino a domenica. Nel corso del weekend, infatti, alla faccia delle indiscrezioni che continuavano a puntare a grossi palcoscenici ed eventuali fiere, Rockstar ha aggiornato i suoi profili social, proponendo il suo logo in un’inconfondibile tinta rossa che ha scatenato gli entusiasmi dei fan di John Marston e compagni. L’immagine, a cui non ha fatto seguito nessuna didascalia, è comparsa anche come landing page del sito ufficiale dell’azienda.
Arrivato lunedì, Rockstar ha rincarato la dose: sulle sue pagine social, ecco ora comparire un concept art che non lascia spazio a dubbi, dove a dominare è sempre l’immancabile rosso Red Dead: una banda di cowboy all’orizzonte che hanno fatto scattare l’immaginazione degli appassionati, tra teorie, speranze e timori per un videogioco già circondato, perfino prima del suo annuncio, da aspettative enormi. 
Dalla Redenzione in poi
Sapere cosa ci attenderà nel futuro episodio di Red Dead, ora come ora, è impossibile. Possiamo però fare qualche riflessione e provare a mettere insieme i pezzi fino ad ora forniti da Rockstar. L’ipotesi più logica sarebbe ovviamente quella del sequel diacronico di Redemption, ma—senza fare spoiler a chi non lo ha giocato—ci sono delle evidenti difficoltà: le vicende dell’episodio precedente iniziavano nel 1911 ma si concludevano intorno al 1914, in un’epoca in cui i cowboy duri e puri come Marston, icona dei tempi della serie Red Dead, cominciavano a sentirsi fuori posto. Era lo stesso John a riferirlo nel corso del gioco, quando si ritrovava di fronte ad una città moderna al passo con le tecnologie, lontano dai ranch e le distese impervie nelle quali ha trascorso la sua vita. Immaginare, quindi, un gioco dedicato al lontano West che vada a sovrapporsi all’epoca della Grande Guerra ci sembra francamente improbabile.
C’è, invece, un’altra opzione molto calda, anche a fronte della somiglianza della sagoma centrale del concept art con John Marston: il prequel. Sappiamo, infatti, che il buon (ma in precedenza non troppo) John ha trascorso parte della sua vita al servizio della gang di Dutch, dove ha incontrato molti dei farabutti con i quali abbiamo avuto a che fare in Redemption. E se il prossimo episodio volesse raccontarci la sua giovinezza da fuorilegge, in compagnia di tutto il resto della banda? Sappiamo, a dire il vero, che i membri noti della gang, almeno in origine, erano solo cinque, mentre il concept art ne mostra sette. Niente di irreparabile a livello di scrittura, dal momento che gli scrittori potrebbero facilmente far unire altri due elementi minori alla banda dei fuorilegge, sebbene non siano poi comparsi in Redemption. Ad avvalorare la tesi c’è anche la somiglianza di uno degli uomini del concept art (al fianco dell’uomo centrale) con Bill Williamson, altro famigerato membro della gang di Dutch, la cui tesa del cappello è davvero inconfondibile.
Considerando quanto il caro Marston sia riuscito a far breccia nel cuore del pubblico con il suo carisma e la sua aria da duro sposata ad una galanteria di altri tempi, questa è attualmente l’ipotesi che sembra scaldare di più il cuore dei giocatori, oltre che la più probabile. D’altro canto sappiamo però anche che Rockstar non è solita proporre gli stessi protagonisti in videogiochi diversi, neanche quando sono stati particolarmente apprezzati. Si apre quindi la via per una terza opzione.
Sulla scia di GTA V
Il titolo del paragrafo dice tutto: dopo il successo monstre di Grand Theft Auto V, non ci sarebbe da sorprendersi se Rockstar tentasse di proporre un modello simile anche per il futuro Red Dead. Addio a Marston e compagni, quindi, e benvenuti ad un gruppo di nuovi cowboy che sarebbe possibile controllare a propria discrezione, come già accaduto con Trevor, Franklin e Michael. Certo, a livello di caratterizzazione dei personaggi e quindi di scrittura andare a tessere le vicende di sette personaggi – come quelli mostrati nel concept art – anziché tre richiederebbe un lavoro mastodontico, con annesso il rischio che alcuni di essi non riescano a fare breccia e finiscano per essere oscurati dagli altri.
Un’altra opzione è allora quella che potrebbe portarci ad avere un protagonista completamente nuovo, ma uno e uno soltanto, affiancato da una gang di compagni – siano essi fuorilegge o aiutanti magari di un eventuale sceriffo protagonista – con i quali avremo a che fare nel corso dell’intreccio. Un’idea sicuramente di più semplice realizzazione rispetto alla precedente, oltre che più tradizionale e vicina a quanto fatto con Redemption.
Il potenziale del Far West
Come accennavamo in apertura, Red Dead Redemption è riuscito a proporre, a suo tempo, un Far West praticamente indimenticabile, anche nella forte caratterizzazione identitaria di scenari che spaziavano dagli Stati Uniti al Messico. Con in cabina di regia una compagnia come Rockstar, che punta sempre al grande colpo, risulta lecito aspettarsi che tali caratteristiche vengano mantenute anche nel chiacchierato nuovo episodio, che avrebbe dalla sua la maggior potenza di calcolo delle nuove console. Rimarrebbe da vedere sia l’eventuale supporto anche a PS4 Pro e, in futuro, a Project Scorpio, oltre al possibile arrivo su PC: a distanza di anni, infatti, Redemption è ancora un’esclusiva console. Rockstar manterrà questa linea o, come fatto con GTA V, anche con tutto il tempo extra che le sarà necessario, farà sbarcare il nuovo Red Dead anche sulle scrivanie dei giocatori PC? Solo il tempo può dirlo con certezza ma, se dobbiamo sbilanciarci, optiamo per l’arrivo anche su computer -per giocatori che nel 2016 sono sempre più una fetta di consumatori corposa alla quale rivolgersi.

Rockstar gioca fuori dagli schemi. Lo sappiamo, ed è un suo tratto distintivo. Mentre i rumor si aspettavano annunci in grandi red carpet videoludici, la compagnia statunitense ha fatto ancora una volta a modo suo e, senza usare nemmeno una parola, ha affidato le fantasie sul nuovo Red Dead alle immagini che ha pubblicato sui suoi social. Le aspettative sono altissime e il clima è già caldo: che si tratti di un ritorno di Marston o di un cowboy tutto nuovo, il prossimo episodio della serie dedicata ai pistoleri ha sulle spalle l’eredità da capolavoro di Redemption. Un peso non da poco, ma che non dovrebbe preoccupare una compagnia esperta come Rockstar, da sempre abituata non solo ad avere a che fare con aspettative altissime, ma a rispettarle.