Gamescom 2015: SpaziogamesTop 10

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a cura di Pregianza

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E rieccoci qua, con la nostra top 10 non numerata e di ritorno da Colonia. Lo precisiamo per l’ennesima volta ragazzi, “non numerata”, i dieci titoli che piazziamo nella lista non sono in ordine, si tratta semplicemente di una raccolta di 10 giochi scelti da noi in una determinata categoria. In questo caso? Parliamo dei videogame che ci hanno stupito di più durante la Gamescom 2015. Ultima precisazione: inseriremo nella lista solo prodotti di cui abbiamo visto il gameplay a dovere, nessun altro. Si parte!
Scalebound
Una delle novità più attese alla fiera tedesca, Scalebound è un gioco desiderato con furore da chiunque sia un fan di Kamiya e dei Platinum, di cui non si era visto uno sputo di gameplay fino ad ora. La presentazione mostrata alla conference non ha impressionato come molti si aspettavano, ma la nostra intervista con Kamiya ha subito riacceso l’hype, svelandoci incredibili possibilità di personalizzazione di drago e protagonista, e svariate altre chicche. Non vediamo l’ora di provarlo per bene.
Quantum Break
Tecnicamente impressionante, l’ultima opera dei Remedy sembra sulla buona strada per divenire uno dei nuovi system seller di Xbox One. Lo shooting pare solido, le meccaniche legate alla manipolazione temporale sono estremamente interessanti e la serie tv collegata al gioco vanta attori di tutto rispetto. Insomma, si tratta indubbiamente di una super produzione.
Star Wars Battlefront
I dubbi su contenuti e valore del gameplay a terra rimangono, tuttavia la modalità Fighter Squadron svelata alla Gamescom ha rassicurato gli animi di chi credeva che le battaglie aeree fossero sparite, e attizzato milioni di fan di Guerre Stellari. Il gioco è tecnicamente spettacolare, estremamente scenico e, pare, molto fedele al materiale originario. Con il nuovo film in uscita c’è davvero poco altro da dire.
Dark Souls III
Il capitolo della svolta e l’ultimo della serie secondo Miyazaki in persona, Dark Souls III promette di perfezionare ulteriormente il già solido gameplay della saga, e di tornare alla difficoltà e alla struttura labirintica delle origini. Ci piace, anche se avremmo voluto vedere qualche miglioramento tecnico più sensibile dopo tutto il tempo trascorso dall’uscita di Demon’s. Non abbiamo dubbi sulla qualità del titolo, comunque.
Fallout 4
Ci ha impressionato all’E3. Ci ha impressionato alla Gamescom. Fallout 4 ci impressiona sempre, punto. Il colossale gdr di Bethesda promette di essere l’evoluzione totale e definitiva del predecessore, e sono veramente pochi quelli che non lo attendono a braccia aperte, persino tra gli estimatori dei capitoli con visuale isometrica. Crollerà sotto il peso del suo titanico hype o sarà un centro perfetto? Lo scopriremo a breve
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
L’ultima opera di Hideo Kojima e dei suoi Kojima Productions ci ha stupito durante le prove dirette, e non ha mancato di dire la propria anche alla fiera tedesca. Ormai manca pochissimo all’arrivo di questa enorme e spettacolare avventura, e crediamo davvero che il buon Hideo abbia lasciato un solco indelebile prima di rompere con Konami.
Rainbow Six Siege
Rainbow Six Siege ha un gameplay eccezionale, è esaltante, tattico, veloce, e ricco di possibilità. Da quel che si è visto il gioco ha tutte le carte in regola per divenire il nuovo re dei tactical shooter competitivi. C’è solo un piccolo problema: il suo nome è Rainbow Six e i fan della saga si aspettano anche contenuti singleplayer di un certo livello da un capitolo della serie. Difficile che si vedano, purtroppo, ma questo non inficia le potenzialità dello shooter di Ubisoft online.
Unravel
Lo sviluppatore più tremante e benvoluto del panorama è tornato sul palco a Colonia e anche lì il suoYarny ha fatto una gran bella figura, dimostrando di essere il protagonista di un puzzle platform brillante e artisticamente davvero valido. Unravel ci ha conquistato da subito e pur essendo un progetto minore ci sembra chiaramente il titolo con più cuore presentato alla fiera. Lo giocheremo davvero con piacere.
Overwatch
Lo sparatutto made in Blizzard continua ad aggiungere interessanti eroi al suo roster. L’ultimo arrivato, Lucio, ha un design che è difficile non definire “pessimo”, ma almeno è riuscito a sorprenderci con le sue curiose capacità da support. Il gameplay del gioco, poi, è sempre divertente e incredibilmente variegato grazie al cambio improvviso di eroi durante le partite. L’unico dubbio che abbiamo è legato al bilanciamento, ma è presto per discuterne.
Mirror’s Edge: Catalyst
Capace di far cadere varie mascelle con una sequenza di gameplay fenomenale durante la conferenza EA, il ritorno di Mirror’s Edge pare un grande passo avanti rispetto al primo titolo grazie a una mobilità nettamente più libera e a un comparto tecnico da applausi. La semplificazione di certe meccaniche non ci convince del tutto, ma il titolo pare comunque di quelli memorabili.