Recensione

Forza Motorsport 3

Avatar

a cura di andymonza

Dopo aver rilasciato con Forza Motorsport 2 la miglior simulazione di guida Turismo di questa generazione, i ragazzi di Turn 10 hanno speso gli ultimi due anni nel non facile compito di creare un seguito al passo coi tempi, capace di confrontarsi con l’agguerrita concorrenza. Con la direzione di Dan Greenawalt la serie prende un indirizzo più accessibile, enfatizzando molto la possibilità di personalizzare il livello di difficoltà dell’esperienza di guida, senza tuttavia dimenticare le sue radici decisamente simulative.A questo si affiancano naturalmente un gran numero di aggiunte: nuovi mezzi, nuovi circuiti, un comparto multigiocatore riveduto ed ampliato e gli immancabili upgrade tecnici.Con un Need for Speed più agguerrito che mai ed il nuovo Gran Turismo sempre più vicino al rilascio, vediamo come si è comportato in pista Forza Motorsport 3.

Stagione di corsaLa principale modalità attorno cui ruota la componente singolo giocatore di Forza Motorsport 3 è denominata Stagione. Il suo dipanarsi attraverso la consueta serie di eventi divisi per categorie di veicoli è scandito da un sistema dinamico che propone al giocatore competizioni differenti a seconda dei suoi gusti, interpretati osservando di volta in volta le sue preferenze quanto a veicoli e tuning: in questo modo ogni giocatore avrà con Forza Motorsport 3 un’esperienza differente e virtualmente plasmata sul suo modo di giocare. A fianco degli eventi dinamici vi sono eventi fissi legati alla categoria di veicoli in cui si sta concorrendo, utili a passare alla classe successiva qualora si mantenga la testa della classifica sino a fine campionato.Il progredire nella modalità Stagione è come da programma scandito dall’accumulo di valuta in-game, ponderato di gara in gara sottraendo i soldi necessari alla riparazione del veicolo da quelli ottenuti con il piazzamento; i crediti potranno poi essere spesi sia presso le concessionarie, dove si avrà accesso a ben 400 veicoli suddivisi in categorie in base alla potenza, sia nel tuning. Anche la gestione di quest’ultimo riflette la nuova impostazione divulgativa voluta da Greenawalt: è infatti possibile intervenire manualmente su tutti i parametri, con effetti addirittura controproducenti nel caso non si conoscano almeno a grandi linee i fondamenti ingegneristici, oppure affidarsi ad una funzione di auto tuning che di gara in gara seleziona automaticamente il set di upgrade migliori e li imposta al meglio delle possibilità.Nel caso ci si senta sufficientemente preparati per intervenire manualmente, sia lo shop degli upgrade sia il tuning vero e proprio prevedono una quantità di opzioni assolutamente soddisfacente ed accessibile grazie ai menu sempre chiari ed accattivanti. Al comparto di upgrade prestazionali è stato affiancato un vasto editor per l’estetica, completo di una libreria di vinili e vernici che farà la gioia dei giocatori più creativi.Recuperata dal capitolo precedente è l’apprezzatissima sezione di Aste Online, che permette di comprare e vendere con i crediti di gioco macchine create da altri utenti per usufruirne nella propria partita.Come da programma, la progressione nella carriera prevede che si parta da veicoli di fascia molto bassa per poi aspirare a mezzi via via più performanti: la crescita è scandita sia dal livello del giocatore, sia da quello dei singoli veicoli per i quali si rendono disponibili sconti per upgrade dedicati. Il passo relativamente veloce con cui si cresce e si riescono ad acquistare modelli di auto più potenti rende l’esperienza molto gratificante, senza per questo pesare sulla longevità, che si attesta facilmente intorno alle 50 ore.La varietà dei circuiti è buona: le location proposte sono 22 e comprendendo le varianti ed i reverse si arriva a 120 tracciati totali. Buona parte di questi sono frutto della fantasia degli sviluppatori, e non deludono quanto a divertimento offerto e sfida proposta. I circuiti su licenza sono più di dieci e si rivelano ben riprodotti e caratterizzati.Data la massiccia dose di realismo che contrddistingue la produzione si sente fortemente la mancanza di gare sotto l’acqua, del tutto assenti infatti le condizioni atmosferiche variabili, ed eventualmente notturne, che avrebbero senza dubbio giovato sia alla varietà sia al livello di sfida proposto.

Pura simulazioneIl modello di guida proposto da Turn 10 si presenta come un notevole gioco di equilibri tra una rigorosa simulazione basata sulla fisica ed una micro gestione degli aiuti di guida che permetta anche ai meno avvezzi di provare qualche soddisfazione e col tempo migliorarsi.In questo senso il tasto Rewind, preso di peso dall’ottimo GRID di Codemasters, si rivela fondamentale: se l’ebbrezza della guida con gli aiuti disattivati dovesse rivelarsi troppo ostica, una semplice pressione del tasto Back sarà sufficiente a riavvolgere il tempo, senza limitazioni di sorta né penalità: qualcuno potrebbe trovarla una licenza sin troppo permissiva, dato che la sua onnipresenza e facilità di utilizzo potrebbe indurre in tentazione anche il pilota di simulazioni più incallito: la scelta è tuttavia libera e per quanto non vi siano penalizzazioni neanche al livello massimo di difficoltà, si può sempre e comunque decidere liberamente di non usufruirne per non falsare il risultato.La calibrazione del livello di simulazione è stata oggetto di molte attenzioni, dato l’obbiettivo di rendere l’esperienza appassionante tanto per i giocatori inesperti quanto per i veterani.Aiuti alla guida ed Intelligenza Artificiale degli avversari sono gestibili indipendentemente: mentre i primi si presentano sia sotto forma di preset sia modificabili a piacere, l’intelligenza Artificiale avversaria è provvista di tre classiche impostazioni, facile, medio e difficile. La calibrazione in questo caso non è risultata perfetta: se al livello Medio il giocatore abituato alle simulazioni di corsa non avrà nessun problema a piazzarsi costantemente sul podio con diversi secondi di vantaggio sulla concorrenza, a Difficile gli avversari si avvicinano al limite dell’imbattibilità se non per i veterani di questo genere videoludico, creando un gap davvero troppo ampio che un ulteriore livello di difficoltà intermedio avrebbe potuto colmare appieno, e la cui mancanza potrebbe annoiare i giocatori di media abilità.L’Intelligenza Artificiale è in grado di gestire sino a sette avversari in gara, un numero non eccezionale, ma giustificato dalla buona qualità della programmazione delle routine: oltre ad essere dinamica come nel predecessore, l’I.A. degli avversari è stata migliorata aggiungendo un sistema che simula lo stress, portando i contendenti a compiere errori “umani” qualora esercitassimo del pesante pressing su di loro.Il feeling generale di guida è molto piacevole, e per quanto un volante sia sempre il modo migliore vivere l’esperienza, un buon lavoro di ottimizzazione rende possibile godersi la guida al massimo anche con il pad. La differenziazione tra i moltissimi veicoli disponibili è ben gestita e restituisce efficacemente non solo le abissali differenze che corrono tra le auto da strada e quelle da circuito, ma anche le piccolezze come minime variazioni nell’assetto. In questo senso, la promessa fatta da Turn 10 quanto ad un bilanciato mix tra accessibilità e simulazione è senza dubbio garantita, laddove l’unico neo è rappresentato dalla sopracitata mancanza di ottimizzazione nel livello di difficoltà dell’Intelligenza Artificiale.

Comparto MultigiocatoreA fianco del gradito ritorno delle Aste Online, l’aspetto community è stato molto curato dai ragazzi di Turn 10. La modalità denominata Vetrina permette infatti di votare e condividere con la comunità di gioco praticamente ogni aspetto personalizzabile: dai vinili, alle elaborazioni, alle foto scattate con l’apposita modalità sino ai video creati con l’editor.La modalità multigiocatore vera e propria supporta fino ad 8 giocatori, ed è caratterizzata da una serie di preset dove a fianco delle classiche gare standard, ad eliminazione e time attack vi sono alcune novità come la modalità Cat and Mouse (direttamente da Project Gotham), dove una squadra di giocatori tenta di raggiungere il traguardo mentre l’altra deve fare di tutto per impedirlo. Mettendo da parte i preset, è possibile creare da zero la propria gara personalizzata, navigando tra un grandissimo numero di opzioni che permettono di plasmare la competizione in ogni suo aspetto, compreso il sistema di punteggio; quest’ultimo è molto importante in quanto permette di decidere quale obbiettivo bisogna raggiungere per vincere la gara, rendendo la personalizzazione pressoché totale.

Comparto TecnicoConsiderati solo due anni di gap tra il predecessore a questo terzo Forza Motorsport, il lavoro svolto da Turn 10 sotto il profilo tecnico è notevole. Il numero di poligoni che vanno a comporre i modelli delle auto è decisamente aumentato, permettendo un alto livello di realismo. Buon lavoro anche dal punto di vista delle texture, che restituiscono efficacemente le diverse superfici, anche se una definizione non sempre ottimale tende a rendere i modelli talvolta plasticosi; un ulteriore appunto in questo senso può essere fatto alle visuali interne, decisamente poco rifinite e non all’altezza di altri esempi mostrati dalla concorrenza. Il tutto viaggia fluido a 60 FPS, con qualche rarissimo scatto durante il calcolo dei tempi parziali, peraltro appena percettibile. Lavoro d’eccezione anche sugli sfondi e sulle fonti d’illuminazione, che restituiscono un quadro visivo convincente ed artisticamente ben diretto. Non sempre precise le ombre, che si comportano talvolta in maniera bizzarra.Il sistema dei danni è stato mitigato per questioni di licenza: le vetture non sono completamente distruttibili, anche se il comparto graffi ed ammaccature è decisamente realistico. Naturalmente i danni vanno ad influire anche sulla guidabilità dei mezzi, danneggiando la convergenza o addirittura la trasmissione.Il comparto audio è caratterizzato da un ottimo campionamento dei rombi delle diverse macchine, che dona ad ogni bolide una sua personalità. Le musiche originali sono tutte piacevoli ed adatte al contesto.A fianco del normale replay, apprezzabile quanto ad inquadrature e fluidità, è stata aggiunta una modalità Foto, che permette in qualunque momento di mettere in pausa una gara e gestire liberamente la telecamera e scattare immagini; immancabile anche l’editor video, che permetterà di salvare i replay.

– Mix simulazione/accessbilità ben riuscito

– Ottima longevità

– Comparto community e multigiocatore curato

– Intelligenza Artificiale migliorabile

– Lievi difetti grafici

9.2

Forza Motorsport 3 è un degno successore dell’ottima simulazione di guida che due anni fa riscosse eccezionali consensi su Xbox 360. Per quanto il breve lasso di tempo trascorso non abbia permesso grandi innovazioni alla formula di gioco, i ragazzi di Turn 10 sono riusciti a rendere la loro creatura molto più accessibile senza per questo rovinare il lato simulativo. Molto gradite giungono le opzioni dedicate alla community, ed un comparto multigiocatore completo e personalizzabile che non mancherà di portare la longevità alle stelle. Rimane qualche difetto “genetico”, come la calibrazione non ottimale del livelli di difficoltà dell’Intelligenza Artificiale ed una varietà non eccezionale quanto a numero di circuiti e tipologie di eventi proposti. Nonostante le lievi mancanze Forza Motorsport 3 si impone nuovamente come leader indiscusso della simulazione di guida su Xbox 360. La resa dei conti con Gran Turismo 5 è sempre più vicina, ed il guanto della sfida lanciato da Turn 10 promette un finale da fiato sospeso: che vinca il migliore.

Voto Recensione di Forza Motorsport 3 - Recensione


9.2