Recensione

Ford Racing 2

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a cura di Blade

La PlayStation 2 è un fiume in piena di giochi automobilistici: dal realistico Gran Turismo al frenetico Need for Speed, con in mezzo una miriade di titoli piuttosto mediocri, ogni appassionato può realizzare il suo sogno di pilota virtuale, sfogando la propria voglia di velocità e/o mettendo in pratica le proprie conoscenze tecniche.Ford Racing 2, sequel di Ford Racing, “uno dei tanti” giochi di guida passati anonimamente sulla PSone, soddisfa pienamente il primo requisito e non si preoccupa minimamente del secondo aspetto. Quindi, amanti della guida arcade mettiamoci al volante e partiamo alla scoperta di questo prodotto, la cui particolarità sembra essere solamente il fatto di essere monomarca…

Un secolo di motoriC’è vero progresso solo quando i vantaggi di una tecnologia diventano per tutti“: era il 1903 quando Henry Ford pronunciò la celebre frase e fondò la Ford Motor Company, con un misero capitale iniziale di 28 mila dollari e con il sogno di realizzare mezzi di trasporto alla portata dell’intera popolazione. Non penso si sarebbe mai immaginato che la sua azienda sarebbe riuscita ad imporsi sul mercato per altri cento anni… Proprio così, il marchio del “divino meccanico” (così era soprannominato Ford per la sua strordinaria capacità nel ripare ogni tipo di motore) compie nel 2003 un secolo ed ecco spiegato il motivo dell’uscita del videogioco, volto a celebrare l’importante anniversario.

A tutto gas!Una volta scelta la lingua, la modalità video preferita (50 o 60 Hz) e caricato/salvato il profilo del pilota, avremo la possibilità di scegliere se giocare il solitario o in multiplayer, con lo split screen contro un nostro amico aggiungendo un joypad.Qualora scegliessimo di divertirci da soli, il nostro Ford Racing 2 si rivelerà strutturato su tre modalità principali: gara veloce, Ford Challenge e Collezione Ford.Se per la prima non occorrono eccessive spiegazioni (la console seleziona un’auto, una pista e… si parte!), è necessario soffermarsi sulle altre due, strettamente collegate tra loro. Il Ford Challenge è il vero cuore del gioco, in cui dobbiamo sbloccare le vetture, i circuiti e le sfide che potremo poi ritrovare nella Collezione Ford. Mano a mano che “libereremo” uno di questi, il nostro livello di abilità aumenterà da esordiente a leggenda, passando per altri quattro gradi intermedi.A disposizione abbiamo le trentacinque vetture più famose del marchio statunitense costruite a partire dal 1949, dalla Mustang ’69 alla Thunderbird ’58, dalla Gran Torino ’76 (quella di Stursky e Hutch!) alla Focus, dalla Indigo alla Taurus (350 km/h!!!!).Queste si dividono in sette categorie diverse: le leggende viventi, modelli mitici che hanno fatto la storia dell’automobilismo, le stelle del cinema diventate celebri grazie a film e serie tv, le Svt per andare su pista, le concept ancora in fase di sviluppo, le fuoristrada per percorrere le polverose piste off-road e, infine, le stock car per gareggiare negli ovali americani stile Nascar.Quindi, di vetture ce ne sono davvero per tutti i gusti, anche se solo ovviamente dal catalogo Ford; esse si differenziano per velocità, tenuta su strada, accellerazione e peso. Peccato però che non si possano settare le impostazioni tecniche per migliorare il nostro bolide, ma che sia possibile solamente scegliere tra il cambio manuale ed automatico, l’attivazione del sistema di controllo della trazione (TCS) e l’antibloccaggio della frenata (ABS).Anche le piste, una quindicina circa, sono molto differenzioate tra loro e ci porteranno a gareggiare in ambienti molto affascinanti, come sulle vicinanze di un vulcano (per strada incontrereno la lava!), sentieri nella giungla, i già citati velocissimi ovali americani, piste nel deserto, ecc.Le sfide da affrontare, invece, sono in totale otto e stanno a sostituire una modalità campionato del tutto assente, che al contrario possiamo trovare negli altri giochi del genere. Alla classica gara standard contro cinque piloti, si aggiungono il confronto ad eliminazione, in cui ad ogni giro ne vengono eliminati due, l’inseguimento, in cui bisogna raggiungere l’avversario e prendergli la scia, le tecniche di guida, in cui occorre passare in delle porte delimitate da coni per guadagnare secondi, il duello con uno sfidante diverso per ogni giro, il fuori i secondi, dove bisogna collezionare clessidre giganti, la traiettoria, in cui si deve seguire una striscia, pena un aumento cronometrico e la sfida a tempo, la solita prova contro il tempo.

Giocabilità e longevitàCorrere, correre e correre per sbloccare i trentacinque veicoli, le sedici piste, le otto sfide ed i diciotto trofei presenti: questo ci offre, sostanzialmente, il gioco sviluppato dalla Razorworks (già autori del mediocre Total Immersion Racing). Quindi in pieno stile arcade dovremo pigiare sull’accelleratore a più non posso, senza considerare il lato tecnico ed estetico delle vetture non personalizzabili. Inoltre è impossibile rompere la macchina e neanche si può graffiare la carrozzeria: accontentiamoci di qualche scintilla e di una limitata perdita di velocità se entriamo in collisione con qualcosa. Da notare però che l’inerzia e la forza centrifuga influenzeranno il nostro stile al volante, che dovrà inoltre adattarsi ai vari modelli di auto, del tutto diversi tra loro in guidabilità. Il sistema di controllo ricalca alla perfezione quello degli altri titoli del genere: l’accelleratore ed i freni seguono la consueta mappatura, rendendo i controlli pittosto immediati e padroneggiabili da subito.La longevità è la vera pecca del gioco: anche se doveste scegliere il livello di difficoltà più difficile (ci sono anche facile e medio), un weekend dovrebbe bastare per completare per intero Ford Racing 2.

Grafica e sonoroLa realizzazione tecnica ci offre un gradevole impatto visivo e sonoro, che però non stupisce più di tanto di fronte ai “mostri sacri” del genere come Gran Turismo e Need for Speed. L’ambiente tridimensionale è ben costruito e le auto virtuali, anche se poco dettagliate, sono un degno contraltare di quelle reali. I circuiti sono numerosi e vari: dal selvaggio west alle rovine azteche, sono tutti caratterizzati in modo da creare la giusta atmosfera. Non mancheranno neppure elementi sullo sfondo in movimento, come aerei che volteggiano nel cielo, palloni aerostatici marchiati Empire che “galleggiano” per aria, treni che filano via sulla ferrovia… tutti effetti pre-calcolati, che cioè possiamo vedere ad ogni nostro passaggio in un determinato luogo, ma che rendono l’ambiente estremamente reale e vivo e non piatto come accade in altri titoli di guida. Il lavoro della Razorworks è lodevole anche in altri particolari, come i riflessi della luce sulla carrozzeria delle aute e sull’asfalto o la sabbia che si alza e limita la visibilità quando ci si passa sopra. Insomma, il motore grafico si presenta abbastanza solido, garantisce un frame rate stabile e non capita mai (o almeno non mi è successo) di assistere a rallentamenti, clipping e simili. Anche la sensazione di velocità è resa bene e per avere un risulato più apprezzabile è possibile impostare, ad ogni avvio di Ford Racing 2, la frequenza di 60 Hz (non supportato da tutti i televisori) piuttosto del tradizionale 50 Hz. Un ultimo appunto all’introduzione, una carrellata delle auto più famose presenti con un sottofondo rockettaro, realizzata con il medesimo motore grafico del gioco: una scelta che lascia alquanto stupefatti, perchè l’utilizzo della CG o di scene reali avrebbe reso il filmato più accattivante alla vista e non un elemento anonimo da oltrepassare al più presto.Anche il sonoro si presenta di discreta fattura, ma incapace di reggere il confronto con i titoli più blasonati. Nonostante la licenza ufficiale, il rumore dei motori risulta alquanto approssimativo e poco distinguibile da auto in auto della stessa tipologia. Molto buono, invece, il rimbombo che si può ascoltare ogni volta si entri in una galleria o in una grotta. La colonna sonora, un elemento che solitamente nei giochi automobilistici arcade deve essere curatissimo per massimizzare la frenesia e l’entusiasmo del pilota nello spingere sul pedale dell’accelleratore, brilla per qualità ma non per varietà: i brani house, rock e funk sono incredibilmente adrenalinici, però si limitano ad essere non più di sei-sette. Da segnalare, il parlato (in inglese) davvero fastidioso, che sottolinea a fine gara o durante il menu, una nostra scelta, il conseguimento di un obietivo, ecc..Per concludere, per aumentare il coinvolgimento emotivo del pilota, il team della Razorworks ha aggiunto la compatibilità del gioco con lo schermo a 16/9, i volanti Logitech GT e Driving Force e il Dolby Pro Logic II.

– Numerose vetture, piste e sfide

– Prezzo ridotto

– Semplice ed immediato

– Poco longevo

– Niente di nuovo

– Manca l’on-line

– Se non vi piacciono le Ford, questo non è il vostro gioco

6.5

Ford Racing 2 è in sintesi un titolo interessante, semplice ed immediato, incapace però di portare qualcosa di nuovo in un genere come quello dei simulatori di guida, che ha disperatamente bisogno di idee.

In attesa del prossimo capolavoro Gran Turismo 4 possiamo accontentarci, considerando anche il prezzo del gioco.

Voto Recensione di Ford Racing 2 - Recensione


6.5