Recensione

Doom II: Hell on Earth

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a cura di Tuono Blu

Gli sparatutto, a metà degli anni novanta, rappresentarono una nuova frontiera di sfida per i produttori videoludici di tutto il mondo. Un genere dove le software house sembravano pronte ad iniziare una nuova incessante guerra a suon di innovazioni tecniche, macabre ambientazioni horror e tanto sano sconvolgimento mediatico. In questo clima caotico ed in continua evoluzione, ID Software (dopo l’incredibile successo del primo capitolo) ci riavvolge nelle atmosfere macabre e sanguinarie di “Doom II: Hell on Earth” (1995); un succulento seguito che si preannuncia davvero terrificante. Se per quanto riguarda struttura dei livelli, gameplay ed armamenti, le novità rilevanti in questo secondo episodio sono davvero minime, ma non diminuiscono, comunque, il divertimento e l’innovazione che questo First Person Shooter è in grado di garantire catapultandoci direttamente nei panni del “DoomsGuy”. Questa volta sarete in grado di risalire l’oblio infernale? Il destino (come sempre) è nelle vostre mani.

InfernoLa storia nasce proprio dalla fine di Doom I. Ritornato sulla Terra dopo aver sterminato i demoni su Marte, il nostro eroe scopre che l’apocalisse è ormai prossima. I demoni dell’oltremondo sono riusciti ad invadere anche la Terra seminando morte e distruzione ed imprigionando i pochi umani superstiti. Siete l’unica speranza per la salvezza della specie ed il vostro obiettivo è quello di scovare la porta dimensionale da dove i demoni approdano nel nostro mondo. Non ci sono vie d’uscita da questo incubo orribile. L’unica possibilità che ci rimane è quella di calarci negli inferi!

Il gioco si struttura in 32 livelli nei quali l’obiettivo principale da perseguire sarà quello di recuperare le Chiavi per sbloccare le strade che portano all’uscita, eliminando qualsiasi malefica creatura ostacoli il nostro cammino. In confronto al predecessore, Doom II non presenta un’articolazione della storia in episodi distinti; difatti i livelli si presentano secondo un filo logico continuo che li caratterizza inevitabilmente. Questo significa che molto spesso l’aspetto visivo da un piano infernale all’altro non sempre risulterà cosi distintivo a colpo d’occhio. Questo fattore, che nel primo Doom era stato completamente ignorato, segna inesorabilmente l’aumento d’importanza assegnato da “ID” alla trama della saga. Le principali ambientazioni con cui sono stati costruiti i livelli di gioco (Tema Industriale, Urbano, Infernale e Wolfenstein) traspirano da ogni angolo un senso d’angoscia e terrore che pervadono immancabilmente il player. Inoltre, analizzando le mappe dei livelli si può riscontrare quanto gli sviluppatori si siano sbizzarriti nel creare percorsi alternativi, stanze segrete, piattaforme ed altri marchingegni infernali che vi imprigioneranno in una fitta rete di labirinti dalla quale non riuscirete ad uscire indenni. In più avrete la possibilità di prendere parte all’avventura utilizzando ben 5 livelli di difficoltà differenti che vanno dall’amatoriale “I’m too young to die” al despotico “Nightmare!” (solo per veterani, siete stati avvisati). Se dal punto di vista degli armamenti e degli oggetti le uniche aggiunte interessanti rilevate sono da ricondurre al “Super Shotgun” (un potente fucile a canne mozze) ed alla “Megasphere” (Salute e Corazza al 200%), non si può certo dire lo stesso per quanto riguarda i nemici. Questa nuova generazione di demoni trasformerà quello che avrebbe dovuto essere un banale sequel di sicuro successo in uno dei vostri peggiori incubi.Per sconfiggere orde di minotauri, scheletri sputa fuoco, ragni robotici e giganti “Mancubus” dovrete sfoderare coraggiosamente tutto l’arsenale e le abilità al vostro servizio. Solamente in questo modo avrete una possibilità di sopravvivere all’ ”Inferno sulla Terra”!

Comparto tecnicoIl gameplay di Doom II risulta eccezionalmente divertente ed in alcune situazioni ancora più frenetico e spasmodico del suo predecessore. E’ incredibile la sensazione di paura che questo game è capace di suscitare (non saranno poche le fasi di gioco in cui vi ritroverete a saltellare sulla sedia); il coinvolgimento che questo titolo è capace di sprigionare prepotentemente non ha davvero eguali. Anche i comandi si rivelano molto efficienti e vi permetteranno di perlustrare meticolosamente i livelli dandovi un senso di libertà d’azione completo soprattutto nei frangenti di battaglia più concitati. Per quanto riguarda la realizzazione grafica, le texture risultano attraenti e ben definite grazie al miglioramento della tecnica di creazione (il “Texture Mapping”) che ha permesso uno sviluppo complessivo più che soddisfacente. Il sonoro non si smentisce ancora una volta grazie alla solita composizione variegata e rimbombante che ci fa perdere in uno stato emotivo ansioso prima dell’apertura di ogni porta. Infine, la longevità è esponenzialmente infinita (soprattutto per le partite Multiplayer) in quanto questo game assicura un elevato grado di rigiocabilità basato sulla nostra incontentabile sete di vendetta.

HARDWARE

CPU 386 33 Mhz, 4 MB RAM, VGA

MULTIPLAYER

Fino a otto giocatori.

– Coinvolgimento Estremo

– Paura a 90!

– Giocabilità Eccelsa

– Nulla da segnalare

9.0

E’ incredibile quanto è lampante il fatto che, ancora oggi, questo franchise e le idee geniale di “ID software” avrebbero molto da regalare al genere degli sparatutto. La miglior realizzazione grafica del tempo supportata da un gameplay assolutamente accattivante ed una trama appassionante, sono i presupposti di un mix esplosivo che non può che avere successo. Doom II racchiude dentro sé tutte le caratteristiche di un gioco epico che rimarrà una pietra miliare per gli amanti dei First Person Shooter e non solo.

Voto Recensione di Doom II: Hell on Earth - Recensione


9