Recensione

Devil World

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a cura di Mauro.Cat

Chi ha provato Super Smash Bros Brawl potrebbe aver trovato tra gli assistenti uno stralunato demone con addosso dei mutandoni rossi. L’identità di questo assurdo comprimario ripescato dalla storia Nintendo è nota solo a chi possiede una certa cultura da retrogamer. Il personaggio in questione è una sorta di diavolo protagonista malvagio di un titolo per NES, in pieno stile Pac-Man, ripubblicato in occasione del fine settimana di Halloween su Virtual Console PAL. Il titolo, che si perde nell’ampio catalogo della VC, è disponibile al costo di 500 Wii Points ed è giocabile con tutti i controller standard. Consigliamo, come quasi sempre nel caso di prodotti pubblicati in origine su NES, l’utilizzo del telecomando Wii posizionato orizzontalmente.

Il diavolo e la libertà di espressioneDevil World è un titolo nella media che ha avuto la fortuna(o sfortuna) di finire al centro di uno spinoso caso negli Stati Uniti. Il gioco contiene infatti alcuni inequivocabili simboli religiosi. Oltre alla presenza del diavolo, che da anche il titolo al gioco, va segnalato l’utilizzo di alcune croci e di libri che senza grandi dubbi riconducono alla Bibbia. Questi simbolismi hanno talmente urtato l’opinione pubblica statunitense, da sempre molto suscettibile intorno a questi temi, da convincere i vertici Nintendo ad evitare una pubblicazione del titolo negli Stati Uniti. Devil World, che fu lanciato in Giappone nel 1984, raggiunse regolarmente l’Europa nel 1987. Una sorta analoga è quasi toccata anche ad alcuni episodi della serie Castlevania, in particolare a Simon’s Quest. Konami in quella occasione, per non rinunciare ad un prodotto di punta, eliminò tutti i riferimenti religiosi all’interno del titolo. DW è stato pubblicato in USA, dopo quasi venticinque anni di limbo, grazie alla Virtual Console proprio pochi mesi fa.

Il giovane ShigeruDevil World è famoso anche per essere uno dei primi titoli sviluppati sotto la supervisione del genio Shigeru Miyamoto, papà di Mario Bros e di molti capolavori Nintendo.Il titolo vi mette alla guida di un drago verde (non quello di Bubble Bobble!) di nome Tamagon che si lancia alla conquista del mondo dei demoni.La meccanica di gioco riprende quella classica di Pac-Man arricchendola con alcune interessanti novità. Lo scopo del gioco è “mangiare” alcuni pallini bianchi, chiamati punti Boa-Boa, sparsi per il labirinto di gioco. A differenza del più celebre titolo Namco però questa volta siamo costretti ad utilizzare delle croci sparse per i livelli di gioco. Ottenendo una croce, che si esaurisce dopo una decina di secondi, possiamo ripulire parte dello schermo. Una volta eliminate tutte le biglie è necessario raccogliere le Bibbie sparse per il livello e sigillare il cancello demoniaco. Una volta chiuso il portale accediamo ad un’area bonus nella quale raccogliere oggetti allo scopo di incrementare il punteggio. Il gioco è composto da ben novantanove livelli, ma vista l’elevata difficoltà dubitiamo che potreste riuscire a vederli tutti.

Mi gira il mondoLa seconda introduzione è legata alla presenza del diavolo, quello riproposto in Super Smash Bros. Brawl, in cima allo schermo. Questo cattivo di turno ha il compito di muovere il piano di gioco in varie direzioni. La trovata, che a prima vista potrebbe sembrare banale, joypad alla mano causa effetti interessanti. Tamagon dovrà infatti raccogliere le croci, assorbire le biglie, evitare gli equivalenti dei fantasmini di Pac-Man ed al tempo stesso curare i movimenti dello schema di gioco. A volte finiremo schiacciati in un vicolo cieco mentre lo schermo si muove, altre volte perderemo questo o quel bonus per un soffio. Lo schema che sparisce in una direzione, esempio in alto, ricompare in quella opposta, in basso. Questa meccanica di gioco rende l’azione molto frenetica ed anche assai complessa. Per fortuna la velocità degli inseguitori è pari alla nostra, specialmente nei primi livelli.A questo si aggiunge la possibilità di giocare in due contemporaneamente, con il secondo giocatore che controlla un drago identico ma di colore rosso.Tecnicamente il gioco fa parte della primissima ondata di titoli NES, ma pur risultando globalmente modesto si rivela quasi sempre funzionale.Il limite maggiore è legato ad una struttura inevitabilmente obsoleta ed un po’ troppo rigida che di fatto rende il titolo molto limitato agli occhi di un giocatore moderno. Il tutto potrebbe essere interessante solo per gli amanti di Pac-Man e per i veri collezionisti.

– Uno dei primi giochi firmati dal mitico Shigeru

– Si può giocare in due

– Interessante variante di Pac-Man

– Molto limitato

– Piuttosto difficile

6.0

Devil World è un simpatico clone di Pac-Man firmato da un giovanissimo Shigeru Miyamoto. Il titolo, tecnicamente modesto anche rispetto alla media del software per NES, è arricchito da alcune idee originali e dalla possibilità di giocare in due contemporaneamente. La struttura a schemi molto rigida rende il tutto poco appetibile per i palati moderni. In definitiva DW è un titolo più che dignitoso ai tempi dell’uscita, ma oggi poco proponibile che potrebbe interessare solo agli incalliti collezionisti Nintendo ed agli amanti di Pac-Man.

Voto Recensione di Devil World - Recensione


6