Recensione

Crysis 2

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a cura di Folken

Gli appassionati di sparatutto in prima persona non hanno davvero di che annoiarsi in questi mesi, visto il numero e la qualità media degli FPS che stanno affollando gli scaffali dei negozi. Tra prodotti che tentano di emulare il campione di incassi Call of Duty ed esclusive tecnicamente impressionanti ma rimaste un po’ vecchie nella sostanza, Electronic Arts getta nella mischia il nuovo lavoro dei talentuosi Crytek: Crysis 2. Questa nuova produzione segna per il team l’esordio su console, forte del nuovo motore grafico proprietario, costruito sin dalle fondamenta per muoversi perfettamente a proprio agio anche su Playstation 3 e Xbox 360. Il nuovo capitolo della serie non solo nasce come prodotto multipiattaforma, ma rinnova profondamente anche il gameplay, che abbandona almeno in parte la natura totalmente aperta che caratterizzava il primo episodio in favore di una struttura più lineare, ma allo stesso tempo concreta e stratificata per dare vita ad una delle campagne single player più intense e dal gameplay meglio orchestrato degli ultimi anni.

They call me ProphetLe vicende narrate in Crysis 2 prendono piede un paio d’anni dopo il primo capitolo e vi metteranno nei panni del marine Alcatraz. Una sequenza iniziale mozzafiato vi farà vivere quelli che per chiunque sarebbero stati gli ultimi attimi d’esistenza, se non fosse per un incontro fortuito che segnerà di fatto l’inizio di una nuova vita per il protagonista. Il nostro, vittima di un attacco violentissimo ad opera degli alieni Ceph già visti nel predecessore, viene infatti rinvenuto da Prophet, personaggio al centro delle vicende narrate nel primo Crysis. Le circostanze avverse portano il super soldato a consegnare la sua Nanotuta ad Alcatraz e con essa l’infame compito di salvare nientemeno che l’umanità intera. A fare da sfondo alla più classica delle invasioni aliene – con voi come ultima speranza per la salvezza del pianeta – una New York devastata dalla guerra, tratteggiata con grande cura. Non ci addentreremo ulteriormente nella descrizione del plot, invero non particolarmente illuminato né dal punto di vista dell’originalità né da quello dello stile narrativo. La storia viene infatti lasciata un po’ da parte, visto il numero esiguo di cut scene e lo scarso spessore dei personaggi che la popolano, risultando comunque a conti fatti godibile e più concreta rispetto a quanto visto nei due precedenti lavori della software house.

Libertà made in CrytekPotremmo definire il gameplay del titolo EA come un riuscitissimo mix tra vecchio e nuovo. Se da un lato non mancheranno scene scriptate sfruttate per raccontare le vicende, ma anche per innalzare il tasso adrenalinico nelle vene del giocatore, dall’altro la struttura lineare cela una libertà d’azione che sembra provenire da un’altra era videoludica. Dimenticate i corridoi dei vari Call of Duty e cloni, ogni livello che affronterete in Crysis 2 andrà studiato con attenzione grazie al vostro binocolo, da sfruttare per scandagliare ogni nuova situazione e marcare sulla vostra minimappa qualsiasi elemento da tenere sotto controllo, per poi scegliere uno dei possibili approcci suggeriti o improvvisarne uno nuovo. Infatti, oltre ad evidenziare vari possibili target come nemici o casse in cui poter rifornire il proprio arsenale, verranno segnalati in giallo dei punti utili ad esempio per adottare una tattica stealth, zone da dove poter cecchinare o ancora dalle quali tendere un agguato, far saltare in aria più nemici con una granata e così via. Dovrete imparare da subito a padroneggiare al meglio la vostra potentissima Nanotuta, che come nel predecessore vi fornirà alcuni potenziamenti attivabili a piacimento, che andranno a consumare una barra energetica. Una grossa quanto gradita novità di questo seguito è la possibilità di attivare uno dei poteri alla semplice pressione di un tasto, così che potrete passare dall’invisibilità all’ispessimento dell’armatura in un batter d’occhio. Agilità e forza potenziate si attiveranno automaticamente nel momento in cui dovrete superare un ostacolo tenendo premuto il pulsante del salto, o quando, vicino ad un nemico, lo afferrerete per il collo e lo lancerete con tutta la vostra forza. Lungi da fungere unicamente da orpello, le capacità della Nanotuta si fondono alla perfezione col gameplay, lasciando una libertà al giocatore dimenticata da troppo tempo. Nella prima parte della campagna dovrete imparare a sfruttare a fondo le varie tattiche possibili per avere la meglio su gruppi di soldati mercenari, per poi rivedere il vostro stile di combattimento adattandolo agli alieni Ceph che ben presto riempiranno le strade della disastrata New York. Giunti in una nuova zona troverete ad esempio un manipolo di uomini armati a separarvi dall’uscita; una veloce analisi evidenzierà un passaggio utilizzabile per coglierli di sorpresa ed eliminarli uno ad uno senza farvi notare per poi sgattaiolare forti della vostra invisibilità fino all’obiettivo successivo. La stessa ambientazione però vi mette a disposizione una torretta, così potreste decidere invece di sradicarla dalla sede, ingrossare la vostra armatura e fare una strage.Sebbene le dinamiche stealth fossero già presenti nel primo Crysis, con questo seguito lo sviluppatore si è premurato di evolvere l’intelligenza artificiale in modo da rendere più proficuo e strategico l’utilizzo dell’invisibilità. In particolare vi accorgerete ben presto di come guardie ed alieni Ceph memorizzeranno l’ultimo luogo in cui vi hanno visto, sparando in quella direzione e venendo a cercarvi lì dove vi eravate fatti scoprire. Insieme a questo dettaglio tutt’altro che marginale, dovrete imparare ad evitare il raggio visivo dei nemici, osservando con attenzione l’ambiente e cercando i luoghi adatti dove disattivare l’invisibilità per lasciar ricaricare la barra dell’energia. In molte zone, se verrete scoperti, potrà scattare un allarme e vi ritroverete a dover fronteggiare una situazione ben più complicata. Se al contrario preferirete adottare un approccio diretto, sfruttando le coperture e il potere difensivo della Nanotuta, dovrete sempre tener conto della limitata fornitura di energia di cui disponete, più adatta ad attacchi “mordi e fuggi” che ad assalti frontali, comunque praticabili in determinate situazioni e forieri di grandi soddisfazioni. A proposito di coperture, Crysis 2 permette di accucciarsi dietro a qualsiasi elemento della mappa dal quale fare capolino, proprio come visto in Killzone 2, o di effettuare rapide scivolate in corsa sulla falsariga dell’ultimo Medal of Honor, manovra utile per raggiungere rapidamente zone sicure mentre sarete sotto il fuoco nemico. Garantisce un pizzico di profondità in più il ritorno della personalizzazione delle armi, che grazie ad un comodo menu permette di applicare silenziatore, mirini di vario tipo e altro alle vostre bocche da fuoco. Dopo il primo incontro ravvicinato con uno degli alieni, invece, la vostra Nanotuta troverà il modo di assorbire DNA dai Ceph, utilizzabile per acquisire alcune abilità attivabili per un massimo di quattro skill alla volta. Questi potenziamenti passivi vi garantiranno poteri utili come passi silenziati, il tracciamento dei proiettili e molto altro.

Occultamento attivoIl gameplay di Crysis 2 non colpisce solo per varietà e vastità, ma anche per concretezza e profondità, caratteristiche guadagnate nel passaggio dalle ambientazioni totalmente free roaming agli spazi ben più contenuti di questo seguito. Una scelta a nostro modo di vedere decisamente vincente e che riesce a regalare una giusta via di mezzo tra libertà concessa al giocatore e concentrazione dell’esperienza, più equilibrata nel dosaggio dei vari elementi. In poche parole, una campagna assolutamente coinvolgente e divertente dall’inizio fino ai titoli di coda, che arriveranno dopo che avrete sudato le proverbiali sette camicie per una decina di ore abbondanti. La longevità è fortemente dipendente dallo stile di gioco che adotterete, in quanto affrontare con riflessione ogni momento prolungherà conseguentemente la durata di ogni sessione. Sebbene il titolo non sia per nulla facile grazie proprio alla sua natura stratificata e strategica, i più esperti vorranno intraprendere la campagna già a livello difficile, tranquilli che a fine avventura li attenderà un livello di sfida ancora ulteriore attivabile nel caso volessero rigiocare il titolo. La rigiocabilità è garantita, oltre che dai soliti collezionabili nascosti per i vari livelli, dalla volontà dell’appassionato di rivivere le varie situazioni per sperimentare approcci diversi, un valore aggiunto che ben pochi titoli del genere possono vantare. Bisogna tuttavia sottolineare come a tarpare le ali all’esperienza troverete un repertorio di nemici sorprendentemente limitato, popolato da tre o quattro modelli di soldati mercenari ed altrettante varianti di alieni, praticamente un unico boss e poco altro. Sebbene l’ottimo level design e la sapiente regia riusciranno a non farvi mai annoiare, mettendovi davanti situazioni sempre varie e divertenti, una maggior varietà di nemici e magari la presenza di qualche alieno più grosso e cattivo degli altri avrebbe giovato moltissimo all’esperienza. Citiamo infine un difetto alquanto fastidioso, rappresentato dal cattivo posizionamento dei checkpoint, a volte davvero troppo distanti tra loro, quando sarebbe bastato, vista la natura aperta del titolo, lasciare al giocatore la facoltà di salvare a piacimento.

Pigiama party!Nonostante il fulcro dell’esperienza rimanga la campagna single player, ricca ed articolata come in pochi altri recenti esponenti del genere, Crysis 2 non si fa mancare neanche una solida modalità multiplayer, programmata dagli ex-Free Radical Design, oggi noti come Crytek UK. La forza della componente online sta nell’ottima implementazione della Nanotuta i cui poteri influenzano inevitabilmente il gameplay, allontanandolo sensibilmente da quanto visto negli sparatutto concorrenti. L’offerta ludica è decisamente ricca, composta di dodici mappe tratte da ambientazioni viste nella campagna singolo e sei modalità. Due Deathmatch, uno a squadre e l’altro tutti contro tutti, Punto d’Impatto, che vi richiederà di conquistare e mantenere il controllo di alcuni obiettivi, Recupera il trasmettitore, una sorta di Cattura la Bandiera in cui dovrete prendere il trasmettitore nemico e portarlo nella vostra base, Assalto, in cui la squadra dotata di Nanotuta deve riuscire ad inviare i dati dai terminali difesi da una squadra di soldati normali con una sola vita a disposizione, ed infine Recupero, in cui dovrete recuperare i Bio-Parassiti alieni per poi portarli a dei punti di recupero per potenziare le Nanotute. Solo le prime due modalità, così come unicamente l’equipaggiamento standard (primo di quattro preimpostati, più svariati slot in cui memorizzare i propri loadout) saranno utilizzabili da subito, mentre con il salire del vostro livello andrete via via sbloccando i contenuti. Sebbene le stipulazioni non presentino novità particolari, né la crescita del vostro profilo online riservi sorprese, il gameplay puro riesce a brillare di luce propria grazie al ritmo elevato che caratterizza le partite, capace allo stesso tempo di convivere con un approccio più ragionato garantito dallo sfruttamento dei poteri.

Una grafica da piangereEssendo la trama poco foriera di soddisfazioni, i due perni su cui poggia l’intera esperienza di Crysis 2 sono il gameplay adrenalinico e personalizzabile ed il sorprendente motore grafico. Sebbene non compia il balzo in avanti visto nel passaggio dalla prima alla seconda incarnazione, il Cryengine 3 è in grado di solleticare i vostri occhi con i paesaggi più belli visti finora in un FPS, divenendo da oggi il nuovo metro di paragone per il genere. Crysis 2 vi stupirà grazie ad un elevatissimo livello di dettaglio che sottolinea in svariati frangenti un’attenzione ed una cura al dettaglio davvero lodevoli, ed ancora a scorci mozzafiato e passaggi al chiuso densi di elementi poligonali. Ma il vero fiore all’occhiello del titolo EA è la mole di effetti e filtri applicati alla visuale. Dalle semplici scintille alla sfocatura perfettamente definita, ai raggi di luce che filtrano tra il fogliame o alle ombre degli stessi calcolate in tempo reale, tutto è perfettamente al proprio posto. Il team di sviluppo è stato soprattutto capace di adoperare i potentissimi strumenti a disposizione non per mettere in mostra una capacità tecnica da primato, quanto piuttosto ai fini dell’esperienza, adornando le strutture poligonali con stile e senza mai strafare. Di altissimo livello anche la modellazione dei personaggi, coperti da texture dettagliatissime e dotati di ottime animazioni facciali, sebbene potrete goderne in ben pochi frangenti, vista la scarsa propensione alla narrazione del titolo. Meno accattivante il design dei Ceph, a nostro modo di vedere non particolarmente ispirato. La versione PC è chiaramente quella più rifinita dal punto di vista estetico, ma quelle console non saranno da meno, ponendosi prepotentemente al top del genere. Da citare poi il supporto nativo sue tutte e tre le piattaforme al 3D, testato con la versione PC e che ha messo in mostra un sapiente uso della stereoscopia, messa in pratica per donare profondità. Visti i paesaggi a volte davvero ampi, se possedete l’hardware necessario, per una volta il 3D rappresenta davvero un valore aggiunto da tenere in considerazione. Se i vostri occhi non sapranno più dove guardare, bombardati da paesaggi spettacolari e capaci di visuali ampissime, le vostre orecchie verranno solleticate da una colonna sonora che porta la firma nientemeno che di Hans Zimmer e del suo gruppo di operai della musica. A partire dallo stridente tema principale, passando per momenti dalla grande epicità senza disdegnare solitarie note di pianoforte, lo score di Crysis 2 merita senza dubbio un plauso. Purtroppo non siamo rimasti del tutto soddisfatti dall’effettistica audio, dotata di ottimi campionamenti ma caratterizzata da un mix finale poco preciso e da inspiegabili momenti di relativo silenzio. Niente di grave, ma senza dubbio un dettaglio che in una produzione di tale cura e livello stona, e non poco. Il titolo è completamente doppiato in italiano, purtroppo in maniera poco più che sufficiente. Consigliamo caldamente di scegliere la lingua inglese per godervi la voce della tuta nella versione originale, visto che vi terrà compagnia per tutta la durata della campagna.

Requisiti Hardware Versione PCRequisiti consigliati: 2.66GHz Core 2 Duo / A64 X2 CPU, 3GB RAM, GTX280 / HD4870, 1GB Video Memory, DX9.0, Shader Model 3.0/4.0, Windows XP, 30fps @ 1650 x 1080

Requisiti fortemente consigliati: 3GHz Core i7 4GB RAM, GTX560Ti / HD4870 X2, 1.8GB Video Memory, DX11, Shader Model 3.0/4.0, Windows 7, 30fps @ 1920 x 1200

Requisiti minimi: 2GHz Core 2 Duo / A64 X2 CPU, 2GB RAM, 8800GT / HD3850, 512MB Video Memory, DX9.0c, Shader Model 3.0, Windows XP, 20fps @ 1024 x 768

Il test per la recensione è stato effettuato su di un PC dotato di processore Intel i7 975, 6 GB di RAM e due schede GeForce 470x collegate in SLI, mostrando un frame rate sempre sopra i 50 frame per secondo a dettaglio grafico massimo e risoluzione 1080p. Il titolo prevede tre settaggi possibili ma non di controllare direttamente i parametri nel dettaglio a parte la risoluzione grafica e l’attivazione del V-Sync.

– Graficamente impressionante, anche su console

– Gameplay libero da binari

– Coinvolgente, adrenalinico, insomma, divertente

– Comparto multiplayer intrigante

– Trama un po’ sottotono

– Ottime musiche, ma sonoro non all’altezza della produzione

– Qualche bug

9.0

Dopo aver giocato e rigiocato la campagna single player di Crysis 2 ci sentiamo di avere per le mani uno dei prodotti più meritevoli di questa stagione, un ritorno ad un gameplay libero da binari e forzature, capace di sedurre il giocatore dall’inizio alla fine grazie all’ottima implementazione delle dinamiche. A corredare la solida modalità principale troviamo un multiplayer ottimamente dotato e non privo di personalità, le cui caratteristiche promettono tantissime ore di divertimento. Uniche note stonate alcuni difetti di rifinitura, come qualche sporadico bug, ma nulla di particolarmente grave e facilmente risolvibile con future patch. Impossibile non far pesare nella valutazione il nuovo standard grafico/tecnico raggiunto dal team di sviluppo, che ancora una volta si propone come grande maestro del codice, capace di forgiare un motore grafico all’avanguardia senza dimenticare di dotare il proprio prodotto di uno stile personale ed accattivante. Semplicemente siamo davanti ad un FPS impossibile da farsi scappare e, senza nulla togliere alle comunque ottime conversioni console, se avete un PC sufficientemente potente, sapete già qual è la versione da acquistare.

Voto Recensione di Crysis 2 - Recensione


9