Recensione

Cities Skylines

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a cura di Specialized

Informazioni sul prodotto

Immagine di Cities: Skylines
Cities: Skylines
  • Sviluppatore: Colossal Order
  • Produttore: Paradox Interactive
  • Piattaforme: PC , XONE , APPLE
  • Generi: Gestionale
  • Data di uscita: 10 marzo 2015 - 28 aprile 2017 (Xbox One) - 15 agosto 2017 (PS4) - 14 settembre 2018 (Switch)

Dopo l’anteprima di metà febbraio riferita a una sessione di gioco di circa un’ora a Stoccolma nel quartier generale di Paradox, siamo finalmente riusciti a trascorrere molto più tempo assieme a Cities Skylines, nuovo city builder sviluppato dal piccolo team di Colossal Order (una quindicina di persone) già responsabile dei due capitoli di Cities in Motion. In questo caso però il team finlandese punta decisamente più in alto, ovvero al re di tutti i gestionali cittadini (SimCity) e alla sua controparte Cities. Se però il recente Cities XXL di Focus Home Interactive è stata una delusione su un po’ tutti i fronti, partendo dai bug del day one alle pochissime novità rispetto al Cities XL, Cities Skylines appare più intrigante e grazie al supporto di Steam Workshop promette anche di mantenere una grande longevità sulla lunga distanza, sempre che gli utenti e i giocatori più appassionati vorranno sperimentare con i due editor inclusi nel gioco e condividere le loro creazioni.
Si parte dalle strade
Senza grandi preamboli diciamo subito che Cities Skylines è un city builder molto stratificato e complesso, non tanto a livello di interfaccia, che anzi è stata resa la più semplice e intuitiva possibile (sempre nel limite del genere), quanto più nel gestire già dopo qualche ora di gioco una quantità enorme di aspetti legati alla città. Se aggiungiamo il fatto che manca un tutorial davvero approfondito per i meno avvezzi al genere e che il gioco è interamente in inglese, fate bene due conti prima di mettere mano alla carta di credito e di spendere i 29,99 euro richiesti su Steam se non avete voglia di sbattere la testa contro le difficoltà iniziali. Se invece avete già una certa esperienza di city builder, l’accoglienza in Cities Skylines vi suonerà famigliare. Dopo aver scelto il terreno su cui edificare la città guardando a caratteristiche come la vicinanza a corsi d’acqua, la quantità di terreno coltivabile, di petrolio e di risorse estrattive, si inizia subito con l’amata/odiata costruzione delle strade per collegare lo svincolo dell’autostrada alla nostra nuova città. E già qui c’è il rischio di perdersi tra diversi tipi di strade a più corsie, rotonde e curve, ma volendo possiamo già costruire delle soprelevate con un solo comando da tastiera. Per fortuna allestire un tracciato stradale dentro e ai lati della città è semplificato dai pratici comandi e lo stesso vale per le risorse energetiche, visto che costruire una linea elettrica e una idrica è un altro passo fondamentale. Le cose iniziano poi a farsi ancora più interessanti con il posizionamento delle centrali elettriche (ci sono anche quelle eoliche, che naturalmente non vanno costruite in un quartiere residenziale), con la costruzione dell’impianto fognario e con le prime costruzioni.
L’importanza dei distretti
Cities Skylines divide le varie zone della città in tipologie residenziali, commerciali e industriali e sta a noi progettare una disposizione che tenga conto di diversi fattori, visto che gli abitanti ci metteranno poco a lasciare la città se non sono serviti adeguatamente, se le loro case sono troppo vicine a una fabbrica o se non ci sono abbastanza negozi nei dintorni. Un comodo sistema a icone sopra ogni edificio ci avverte dei bisogni dei cittadini e abbiamo apprezzato anche le visuali alternative per avere subito sott’occhio lo schema energetico e idrico, in modo da capire immediatamente quali siano i problemi da risolvere. Tutto questo si riferisce alle prime fasi di gioco, ma il bello deve ancora venire. Dividere la città in distretti, ognuno con un nome e regole precise, è l’altro passo fondamentale per evitare una microgestione altrimenti impossibile da seguire in tutte le sue sfaccettature. Per ogni distretto infatti possiamo decidere il livello di tassazione e stabilire diversi tipi di regole (c’è anche quella per limitare l’altezza degli edifici) e gli aspetti da gestire sono davvero tanti. Pompieri, forze dell’ordine, rifiuti, verde pubblico, traffico (bus, metropolitana), oltre al controllo del budget e alla possibilità di chiedere prestiti in caso di necessità.
Chi arriverà a un milione di abitanti?
Il gameplay è inoltre organizzato a step. Al raggiungimento di un certo tipo di traguardo si sbloccano nuovi elementi da inserire nell’impianto cittadino e il numero che finirete con il guardare più spesso è quello in basso a destro riferito alla popolazione, con tato di faccina contenta o scontenta a seconda delle nostre capacità gestionali. Cities Skylines non lascia nulla al caso e ci ha stupito la capacità che ha il gioco di fornire sempre nuove sfide. Le ambulanze ci mettono troppo a circolare sulle strade? Forse è meglio togliere un semaforo sul punto più trafficato e mettere una rotonda al suo posto. I cittadini lamentano cattivi odori? Potenziamo la rete fognaria. Continuano a vedere icone a forma di fulmine su case e altri edifici? Sarebbe consigliabile aggiungere più pale eoliche o costruire una nuova centrale elettrica, tenendo però sempre conto delle spese, dell’energia prodotta e dei ricavi. Le cose naturalmente iniziano a farsi complicate quando si raggiungono i 10.000 abitanti (pare comunque che si possa superare il milione, anche se non immaginiamo il caos con simili numeri). Per fortuna tra il sistema di icone, le mappe alternative, gli avvisi sotto forma di tweet e l’interfaccia piuttosto intuitiva anche se molto fitta, amministrare una città di piccole-medie dimensioni non sfocia mai in momenti di pura frustrazioni, in meccaniche di giuoco “rotte” o in momenti ripetitivi da un certo punto in poi. Volendo, con il massimo livello di zoom, si possono anche seguire i singoli cittadini e controllare il laro stato di benessere, vedere i problemi del traffico e capire dove si possa migliorare la gestione dei singoli edifici. 
La rinascita di un genere?
Per chi non si accontenta ci sono anche gli edifici monumentali (anch’essi sbloccabili nel corso del gioco), mentre al momento no sono previste catastrofe naturali, anche se gli sviluppatori hanno promesso che nei prossimi mesi aggiungeranno qualcosa in questo senso. Insomma, dopo una quindicina di ore di gioco e una terza città prossima ai 50.000 abitanti, possiamo dire che Cities Skylines segna il ritorno dei city builder a un livello decisamente buono, dopo le delusioni di SimCity e di Cities XXL. C’è ancora qualche bug da sistemare (gli incendi ad esempio divampano con troppa frequenza), le routine del traffico vanno un po’ per conto proprio e la grafica, pur con tutte le impostazioni settate al massimo, non è delle più appariscenti, anche se non abbiamo riscontrato quella pesantezza generale vista in Cities XXL. Tenendo comunque conto di quanto sia piccolo il team di Colossal Order e di come potrà progredire il gioco con i contenuti degli utenti tra mappe e strutture create con gli editor interni, Cities Skylines ci ha convinti appieno e già dal day one è un titolo assolutamente giocabile e bisognoso giusto di qualche ritocchino che non dubitiamo possa arrivare in tempi brevi.   

– Un city builder come si deve

– Complesso e stratificato ma mai confuso

– Progressione avvincente

– Interfaccia ordinata

– Manca un tutorial ben fatto

– Ancora qualche bug da sistemare

– Gestione del traffico non perfetta

8.0

Cities Skylines è un validissimo city builder che colpisce ancora di più se pensiamo alle dimensioni davvero ristrette di Colossal Order. Il team finlandese è infatti riuscito a creare un gestionale cittadino con tutti i crismi del caso, complesso e variegato ma mai in maniera da diventare confuso o ingestibile, ricchissimo di possibilità e senza quella noia di fondo che affiorava già dopo qualche ora in Cities XXL. Bisogna solo sistemare qualche aspetto secondario e comunque, superata una certa soglia di abitanti, il gioco necessita di una dedizione che non tutti saranno disposti a concedergli. Se però amate il genere e non riuscite a vivere senza la microgestione, Cities Skylines vi piacerà sicuramente.

Voto Recensione di Cities: Skylines - Recensione


8