Anteprima

Call of Duty: Ghosts

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a cura di FireZdragon

Call of Duty sta per tornare, nella sua iterazione biennale attraverso lo sviluppo di Infinity Ward, sulle nostre console. Il 2013 segna un anno importante per la serie, con un salto generazionale da dover affrontare e il peso di una concorrenza sempre più agguerrita. L’E3 2013 ha infatti messo in mostra una quantità enorme di FPS, e tra gli insospettabili Titanfall potrebbe inserirsi in maniera prepotente nella lotta tra i due colossi americani.
Se Battlefield proporrà una distruttibilità esagerata e mappe gigantesche, COD continuerà con la filosofia delle azioni cinematografiche, con un motore rinnovato e nuove idee in campo. Allo stand Activision abbiamo assistito a tre brevi presentazioni di altrettanti livelli, l’impatto era soddisfacente, ma questo basterà all’utenza?
New Engine
L’abbiamo chiesto a gran voce e alla fine l’abbiamo ottenuto. Certo ci sono voluti diversi anni ma alla fine anche Call of Duty avrà il suo nuovo engine grafico. Il motore di gioco promette effetti di tasselazione notevoli e una gestione della mole poligonale davvero sopraffina. La tech demo mostrata, ambientata in una foresta, ci ha lasciato più che soddisfatti, soprattutto per il sistema di illuminazione realistico e perfettamente rifinito. 
Se dunque le basi per fare bene ci sono, Infinity deve riuscire a riconfermarsi come la casa di riferimento per COD, dato che Treyarch, secondo noi, è riuscita con la serie Black Ops a surclassare Modern Warfare negli ultimi anni.
Call of Duty Ghosts prenderà quindi una strada del tutto inedita, con nuovi personaggi, nuove meccaniche e un nuovo universo di gioco.
Focus della prima parte di questa presentazione era Riley, simbolo di Ghosts e presentato come una delle novità più rilevanti del titolo. Il pastore tedesco potrà direttamente essere controllato dal giocatore, ma non sarà completamente autonomo. Riley infatti è dotato di alcuni gadget ultratecnologici a lui indispensabili per coordinarsi con il resto della squadra. Per quanto ben addestrato, il cucciolone avrà impianti auricolari per ricevere ordini a distanza e una telecamera telescopica per scovare i nemici nascosti.
No Mans Land
La prima missione ci vedeva proprio nei panni di Riley, appostato nell’erba alta in attesa che l’ignara pattuglia nemica gli passasse accanto. Appena i nemici sono entrati nel raggio d’azione, il quadrupede è balzato in avanti squarciando la gola di due malcapitati e lasciando il terzo in balia dei colpi degli altri Ghosts.
Purtroppo il motore non riesce a gestire correttamente i movimenti del cane, cosa che doveva essere priorità per Infinity vista l’importanza riservata all’animale. Riley infatti si muove in maniera poco fluida, con movimenti troppo repentini e innaturali per essere un animale teoricamente aggraziato. Anche le collisioni tra morso e braccia non convincono, lasciando l’impressione che la presa non sia mai realmente potente o pericolosa come dovrebbe essere.
Speriamo che nei prossimi mesi massima sia l’attenzione in questo senso, perché risulterebbe gravissimo prestare poca cura ai dettagli per uno degli elementi più pubblicizzati del nuovo Ghosts.
La missione è proseguita poi mettendo in risalto le diverse abilità del cane, capace di “spottare i nemici” e attirarli in trappola abbaiando a comando. 
Non ci si poteva esimere dal mostrare la potenza del motore di gioco e quale miglior occasione se non un’intera montagna che crolla? Con i nostri attaccati a un cornicione di roccia, davanti a noi un’intera chiesa si è sgretolata ed è finita in un precipizio, accompagnata da detriti, alberi e rocce per una scena davvero mozzafiato.
Il miglior amico dell’uomo
Il livello successivo ci ha visto in cima a un tetto tra fuochi d’artificio ed elicotteri da guerra.
Iniziamo la nostra discesa dopo aver sparato e teso un cavo d’acciaio da un palazzo ad un altro, calandoci successivamente e staccandoci proprio all’ultimo per piombare contro le vetrate. L’altezza è notevole e indubbiamente il motore riesce a regalare emozioni grazie a luci ed effetti visivi notevoli.
Ancora una volta il gameplay è incentrato sulla silenziosità, e cooperando con altri due commilitoni liberiamo completamente un piano prima dell’infiltrazione finale. Tagliamo i vetri con una fiamma ossidrica (??) ed entriamo silenziosamente. Sono poche le guardie rimaste dopo il nostro precedente assalto, e senza troppi problemi raggiungiamo l’obiettivo della nostra missione.
Recuperato l’oggetto è la fuga il momento più esaltante del livello, con combattimenti a testa in giù attaccati a un cavo mentre il vento ci fa ondeggiare violentemente e combattimenti corpo a corpo con lame e coltelli da lancio tra bullet time e schizzi di sangue.
Il crollo dell’intero palazzo in seguito a un’esplosione ci ricorda vagamente qualcosa, ma la fine della demo evita di farci vedere i suoi effetti, interrompendosi proprio sul più bello.
Sott’acqua
Il livello sottomarino mostrato alla fine della presentazione era una vera prova di forza per il comparto tecnico. Stupisce il numero di elementi a schermo, la cura nei dettagli e la luce che filtra attraverso l’acqua. Tutto sembra silenzioso e mortale mentre nuotiamo accanto al nostro commilitone diretti verso una portaerei. Il nostro obiettivo questa volta è far saltare in aria la nave tramite un torpedo attivato manualmente e controllato successivamente a distanza. L’azione procede senza intoppi e la deflagrazione subacquea è di quelle poderose, la nostra vicinanza all’imbarcazione tuttavia ci mette in serio pericolo con una quantità enorme di oggetti che ci precipitano addosso. Dalle semplici travi di ferro a interi elicotteri le profondità marine si trasformano in un mortale inferno di rottami, dando prova di tutta la spettacolarità del gioco.
Il motore funziona dunque più che egregiamente e la direzione di Ghosts parrebbe voler indirizzare l’azione su binari più ragionati e meno caotici rispetto al solito. Ora non ci resta che attendere il reveal del multiplayer, parte ormai fondamentale della produzione.

– Azione più ragionata

– Eventi scriptati altamente spettacolari

– Nuovo motore di gioco

Call of Duty Ghosts ha messo in mostra un motore solido e capace di reggere agevolmente l’FPS per tutta la durata dell’azione. Non mancano come sempre scene scriptate e spettacolari, ma questo ormai è il marchio di fabbrica della produzione Activision. Riley non è una rivoluzione secondo noi sufficiente per far svettare il titolo sulla concorrenza, attendiamo quindi fiduciosi maggiori dettagli sulla trama e sul comparto multigiocatore.