Recensione

CSI: Crimini Insoluti

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a cura di rspecial1

La serie CSI inizia nel 2000 ed è uno dei telefilm che affascinano maggiormente i patiti dei gialli e dei film investigativi in generale. Arrivata ormai all’undicesima stagione, la sua formula collaudata gli ha permesso di essere cosi longeva e di avere, tra le altre cose, numerose trasposizioni videoludiche. CSI: Crimini Insoluti è il tentativo dei ragazzi della Other Ocean di trasportare sulla console portatile Nintendo tutto il fascino della serie televisiva immergendo il giocatore in alcuni casi da risolvere. Per l’occasione, però, non si è lasciato nulla al caso ed infatti gli stessi autori di Crime Scene Investigation si sono occupati di scrivere le trame, mentre i programmatori hanno ideato nuovi modi d’interagire con i personaggi. Un progetto quindi ambizioso che, con tali premesse, non può che aver alimentato le aspettative di tutti gli appassionati del genere punta e clicca.

I novellini del crimineUn vero fan della serie non potrà non gioire nel visionare l’introduzione del gioco, visto che tra la musica tipica ed il taglio cinematografico delle foto che passano a schermo, l’intenzione dei programmatori di catapultare il giocatore nel mondo di CSI sembra iniziare con il piede giusto. Arriveremo nella famosa squadra investigativa come dei novellini, non proprio alle prime armi visto che non ci saranno tutorial veri e propri da affrontare, ma verremo catapultati immediatamente nella mischia. Il primo caso dei cinque ideati dagli autori per questo gioco, nel quale dovremo scoprire com’è morta una famosa cantante e chi l’ha uccisa, ci introdurrà alle meccaniche basilari. Il tutto in modo molto intuitivo e tramite l’assistenza di un personaggio storico della serie, Sara Sidle. Bisogna subito dire che il titolo non è proprio adatto a chi non ha dimestichezza né con i punta e clicca né con il genere investigativo. Ogni episodio della storia ci vedrà scoprire com’è stata uccisa una persona, il perché e da chi, utilizzando i diversi strumenti a nostra disposizione, che cambieranno a seconda del caso. Purtroppo i ragazzi di Ubisoft hanno preferito presentare i vari omicidi con immagini statiche che non affascinano come dovrebbero, ma si tratta solo di un aspetto estetico superficiale, poiché una volta arrivati sulla scena del crimine l’ambiente di gioco risulta ricco di particolari. Come era licito attendersi con lo stilo potremo analizzare ogni dettaglio delle locazioni e, se interessanti per le nostre indagini, sarà possibile zoomarci sopra per poter ricavare maggiori informazioni, scattando foto, recuperando le possibili indizi, cercando macchie di sangue o impronte digitali. Una volta analizzata tutta la scena passeremo in laboratorio dove, tramite mini giochi appositamente studiati per l’occasione, dovremo ricavare delle prove. Ci saranno anche gli immancabili interrogatori ai sospettati e sarà compito nostro cercare di smontare le versioni dei colpevoli con gli elementi che troveremo.

La borsa della giustiziaCome accennato, il nostro compito principale sarà quello di raccogliere informazioni ed indizi e trasformarle in prove per inchiodare il colpevole. Per riuscire a fare tutto questo i programmatori hanno implementato diversi giochini che sfruttano non solo lo stilo, ma tutto l’hardware Nintendo. Per cercare le impronte digitali sui vari oggetti dovremo strofinarci sopra con il pennino, anche se prima ovviamente sarà necessario trovare gli oggetti giusti. Per fortuna non tutti i dettagli delle locazioni degli omicidi sono zoomabili e solo quando si potrà inquadrare una determinata sezione, vorrà dire che sono presenti elementi a noi utili. Scattare le foto servirà a ricordare com’erano posti alcuni elementi che dovrete prelevare, ad esempio delle pillole da un tavolino, sempre per smentire eventualmente i sospettati. Comunque queste non sono sempre necessarie e se prelevate qualcosa, ma non avete scattato nessuna foto, il gioco non ne sarà compromesso. Prelevando, invece, dei liquidi o macchie di sangue, attiveremo un mini-gioco nel quale dovremo incastrare i pezzi di un puzzle nella posizione esatta per ricostruire il DNA e poterlo cosi confrontare tramite il terminale con quello degli imputati. Carina anche l’idea di soffiare nel microfono per togliere polveri e simili mentre inutile la possibilità di mettere la telecamera di Nintendo DSi sotto una fonte di luce per evidenziare alcune tracce, visto che, chi possiede uno dei precedenti modelli, riuscirà ugualmente a scoprire l’indizio, anche senza questa superflua introduzione. Altri giochi ci permetteranno di ricostruire i volti dei sospettati, di comparare i proiettili, tutto tramite semplici puzzle.

Analisi ai raggi XUbisoft ha realizzato un punta e clicca ricco di minigiochi riversando molta attenzione non solo alla narrazione delle cinque storie, ma anche al profilo puramente tecnico. Tutti i disegni delle ambientazioni o dei personaggi sono realizzati con la massima cura per ogni dettaglio, con uno stile che si sposa perfettamente con la serie anche se la trasforma quasi in un cartone, poco animato. La pecca sta tutta negli effetti scelti per rendere alcuni elementi nella resa in 3D con poligoni o semplicemente che contrastano pesantemente con la colorazione ad acquarello delle locazioni. I campionamenti audio sono ben fatti, le musiche della serie ricreano perfettamente la sensazione di suspense e ricerca che tutti i fan vivono durante gli episodi televisivi. Discreti invece gli effetti sonori, anch’essi provenienti dalla serie e campionati per questo gioco, che svolgono bene il loro compito.

– Cinque storie interessanti

– Stile grafico azzeccato

– Atmosfere serie TV riprodotte perfettamente

– Disegni ricchi di particolare

– Troppo corto

– Alcuni effetti grafici inadeguati

– Minigiochi poco divertenti

6.0

CSI: Crimini Insoluti è un gioco da avere per tutti gli amanti di Nick Stokes, Willows e gli altri membri della serie televisiva. I ragazzi di Other Ocean sono riusciti a ricreare l’atmosfera tipica di ogni singolo episodio di CSI, non solo grazie all’aiuto degli autori nello scrivere le cinque storie da affrontare, ma anche ad un gameplay che impegnerà tutti gli investigatori e gli amanti dei punta e clicca. Purtroppo il punto maggiormente dolente del gioco è la sua durata, se non si è avvezzi al genere infatti cinque capitoli da affrontare sono un buon numero ed impegneranno per un po’, ma chi ha dimestichezza riuscirà a portare a termine il gioco in un solo pomeriggio ed ovviamente, una volta finito non c’è niente che vi spingerà ad inserire nuovamente la cartuccia nella console. Un titolo quindi consigliato a chi ama Crime Scene Investigation, ma con la consapevolezza che si tratta di avere solo cinque nuovi episodi da impersonare scritti dagli autori. Tutti gli altri dovrebbero invece rivolgersi a qualcosa di più durevole.

Voto Recensione di CSI: Crimini Insoluti - Recensione


6