Recensione

Batman: Arkham Asylum

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a cura di Sidmarko

Creare un prodotto che sappia rappresentare, soprattutto in modo originale, un super eroe carismatico come Batman non è di per sé un compito facile. Se poi a questo si aggiunge che il più delle volte, quando si tratta di tie-in videoludici, vengono propinati al pubblico prodotti di fattura dozzinale, creati con il mero pretesto di ottimizzare strategie di marketing, il compito sembrerebbe ancora più arduo, ma a onor del vero, non impossibile.

Una nuova identitàEidos nel creare il suo Batman non si rifà ai soliti stereotipi, ma ne propone uno suo, creato ex novo per l’occasione. Nulla a che vedere quindi con il “Cavaliere Oscuro” visto nella trasposizione cinematografica dell’ottima accoppiata Bale/Nolan, tanto meno all’originale DC Comics, anche se, ovviamente ne trae origine. Diciamo che potremmo considerare questo “nuovo” Batman come un archetipo che raccoglie dentro di sé tutte le migliori rappresentazioni dell’uomo pipistrello, creandone nel contempo una versione nuova e originale. Quindi la caratteristica di rappresentare un supereroe con un’identità che non si rifà al cento per cento a quelle già viste, rende questo Batman Arkham Asylum per certi versi innovativo, anche se stiamo pur sempre parlando dell’uomo pipistrello, non di un nuovo eroe.

Gotham City va in pensioneIn questa riproduzione videoludica la buona vecchia Gotham City si fa da parte per dare spazio al meno gettonato, ma pur sempre intrigante, manicomio criminale di Arkham Asylum. L’atletico supereroe avrà a che fare, per l’ennesima volta, con l’irriverente Joker che, lasciatosi catturare molto facilmente, verrà scortato sino alla prigione di Arkham. Si scoprirà in seguito che il tutto è in realtà un mero pretesto architettato dalla squilibrata mente di Joker, al fine di assumere il controllo della prigione. Ovviamente la nemesi di Batman sarà accompagnata da moltissime vecchie conoscenze, dallo Spaventapasseri a l’Enigmista, oltre che tutti gli scagnozzi fatti temporaneamente trasferire dal penitenziario di Blackgate (la prigione di Gotham City per criminali normali), a causa di un incendio, anch’esso escogitato appositamente da Joker.

Batman-AssassinoL’avventura del Cavaliere Oscuro, come già detto, catapulterà il giocatore sull’isola-prigione di Arkham con il solito Joker e il solito piano di conquista e distruzione. Niente di nuovo, ma in fondo cosa vi aspettavate? E’ Batman. Il vostro compito, come da copione, è quello di trovare quel pagliaccio psicopatico, barcamenandovi in lungo e in largo fra le varie zone della prigione, fa piacere inoltre il fatto che i luoghi da visitare siano molteplici e tutti diversi fra loro, una varietà inaspettata visto l’entità dell’ambientazione, ma comunque ben accetta. Per avere la meglio su Joker & Co. Batman inizialmente può disporre del solo Batarang, ma con il proseguo dell’avventura vengono sbloccati tutti gli strumenti che hanno reso celebre il tecnologico Uomo Pipistrello, come il Batartiglio. Una volta acquisiti, gli armamenti, possono essere potenziati e lo stesso vale per le abilità di Batman, accumulando punti esperienza grazie ai combattimenti. Il gameplay di Batman Arkham Asylum si scinde fondamentalmente in due fasi di gioco: stealth e picchiaduro a scorrimento. La prima è da usare essenzialmente in presenza di nemici armati, in quanto Batman sarà anche un super eroe, ma le pallottole gli fanno parecchio male. Quindi sfruttando a piacimento posizioni sopraelevate o semplicemente avvicinandosi in modo silenzioso alle spalle del tirapiedi di turno, lo potete soffocare in tutta tranquillità semplicemente pigiando un tasto. Ovviamente è importante non farsi scoprire, cosi da agire indisturbati anche su altri, eventuali, nemici. La seconda modalità è praticamente un darsi tanti, ma tanti cazzotti senza troppi complimenti, con la possibilità di prodursi in mirabolanti mosse acrobatiche che renderanno le botte ancora più spettacolari e divertenti. Peccato per i nemici che risultano quasi sempre gli stessi, una loro maggiore varietà avrebbe giovato all’esperienza di gioco. Comunque in tutte e due le situazioni l’intelligenza artificiale non è risultata molto precisa, e a risentirne sono state soprattutto le sezioni di gioco stealth. I nemici sembrano infatti non essere dotati della visione periferica a centottanta gradi, che ogni comune mortale provvisto di un paio di occhi funzionanti possiede. Gli schiavetti di Joker vi vedranno quindi solamente se gli piomberete perfettamente di fronte, rendendo non poi cosi difficile l’impresa di soffocarli da dietro, dopo qualche minuto passato a giocarci a nascondino. Forse un’intelligenza più curata avrebbe portato a fasi di gioco troppo frustranti, cosa che invece non è mai accaduta. Una stupidità dei nemici che sposa la causa di un divertimento senza troppe pretese, visto che comunque sempre di un videogioco si sta parlando. Il susseguirsi alternato di queste due fasi viene a volte spezzato da una terza fase denominata “detective”, attivabile tramite un tasto, in cui l’Uomo Pipistrello, con l’aiuto delle sue grandi capacità investigative, scova gli indizi che tracciano la pista lasciata dai personaggi, come impronte, odori o altre prove utili. Durante l’uso di questa abilità tutto si colora di un blu scuro, fatta eccezione per i nemici o qualsiasi oggetto con cui è possibile interagire che si tingono di rosso. La modalità detective si rivela molto utile anche in combattimento, permettendo la visione oltre le pareti e indicando il ritmo cardiaco dei nemici con relativo stato emotivo. Ovviamente, come già detto, il tutto si aggiunge allo scopo rendere le sequenze di gioco più permissive, ma senz’altro meno monotone, anche se con il senno di poi il susseguirsi di queste tre fasi, nonostante la diversità degli ambienti e delle situazioni, porteranno ad una inevitabile sensazione di ripetitività. Dove invece non si può soprassedere è nella linearità di fondo che, sebbene mascherata a dovere, non può non risaltare. A testimoniarlo in maniera eclatante è la mappa GPS che ogni volta indica dove andare, trattando il giocatore come una sorta di pedina dalla partenza e arrivo già scritti.

Batman EngineGraficamente è stato fatto un buon lavoro, anche superiore rispetto alle versioni console. Purtroppo non convince molto la legnosità di alcuni movimenti, ma ci pensa un’ottima implementazione della fisica a compensare lacune tecniche di troppo. Le texture sono molto altalenanti, soprattutto per quanto riguarda l’esterno, ma tutto sommato di buona fattura. I modelli poligonali di Batman, Joker e tutti i personaggi principali sono ben realizzati, mentre per quanto riguarda i personaggi marginali come scagnozzi e guardie vi è pochissima varietà, risultando praticamente tutti identici. Giochi di luce e ombre fanno ottimamente il loro lavoro, cosi come gli shader e gli effetti particellari al limite del realismo, il level design è molto vario e le ambientazioni dark rappresentano senz’altro il fiore all’occhiello del titolo. Il motore grafico Unreal Engine 3 viene utilizzato in maniera eccelsa dai ragazzi di Rocksteady, ritrovando forse con Batman, una delle sue migliori interpretazioni, anche per quanto riguarda la fluidità e l’ottimizzazione, richiedendo risorse hardware non troppo eccessive, il tutto a coronare un frame rate buono anche su computer non troppo recenti. Il comparto audio è davvero eccellente, soprattutto per quanto riguarda il doppiaggio che è stato localizzato interamente nella nostra lingua con i doppiatori ufficiali di Batman e Joker della serie animata, dando una notevole sensazione di familiarità nei personaggi, oltre a renderli più reali e carismatici.

Mettiamo gli occhilini 3DUna delle novità della versione PC è l’introduzione di alcune funzionalità legate alle nuove schede Nvidia. Grazie al supporto del produttore hardware, infatti, i Rocksteady hanno potuto aggiungere un rinnovato motore dedicato alla fisica, ovvero il Physix e soprattutto il 3D stereoscopico. Un evento organizzato da Halifax in collaborazione con Nvidia ci ha permesso di testare questa interessante feature, possibile solo utilizzando il 3D vision. Questo è una particolare periferica che permette di godere a casa propria dello stesso sistema adottato recentemente nelle sale cinematografiche coi più recenti cartoni animati e film. Ciò che occorre per poter usufruire della profondità della terza dimensione è il kit Nvidia, una scheda grafica GeForce ma soprattutto uno schermo che supporti i 100hz reali. Al momento in commercio vi è solo il Samsung Syncmaster 2233RZ, ma presto ne arriveranno altri. Provata con mano, il tutto funziona sorprendentemente bene. L’effetto 3D è decisamente efficace, sebbene in Batman: Arkham Asylum ovviamente non ancora sfruttato a fondo, e permette all’esperienza di gioco di fare un passo in avanti verso la totale immersione. Il vantaggio rispetto ai vecchi occhialini con le lenti colorate è un’ottima fedeltà dei colori e una sensibile riduzione dell’affaticamento della vista, fattore purtroppo ancora in parte esistente. Dall’evento siamo tornati sicuramente più convinti nei confronti di questa tecnologia, limitata per ora da uno scarso supporto software e da un costo dell’hardware ancora piuttosto oneroso.

HARDWARE

Requisiti minimi:CPU: Intel single core 3 Ghz o AMD equivalenteMemoria: XP 1 GB, Vista 2GBScheda Video: Shader Model 3 NVidia 6600 o ATI 1300 (o superiori)

Requisiti raccomandati:CPU: Pentium D 3Ghz o AMD Athlon 64 X2 3800+ (Dual core)Memoria: XP 2GB, Vista 3GBScheda Video: NVidia 7900 GT o superiori

– Fasi di gioco divertenti…

– Buona implementazione della fisica

– Ben realizzato il doppiaggio in italiano

– Personaggi principali carismatici

– Buona varietà dei livelli

– …ma dopo un po’ ripetitive

– I.A. dei nemici a tratti deficitaria

– Sistema di gioco molto lineare

9.0

Batman Arkham Asylum convince e diverte. Lo fa con una giocabilità immediata e mai frustrante che sa mischiare egregiamente fasi stealth, picchiaduro e investigative; e personaggi, Joker su tutti, ben caratterizzati. Da rivedere l’intelligenza artificiale un po’ artificiosa in certe fasi, e una linearità di fondo. Tecnicamente risulta nella media, ma un grande lavoro di implementazione della fisica ha giovato decisamente al prodotto, innalzandolo di categoria. Inoltre insieme a Resident Evil 5, risulta tutt’ora essere l’unico titolo a poter essere giocato con la nuova tecnologia Nvidia 3D Vision. Finalmente un tie-in fresco e divertente che è riuscito a distogliersi, grazie ad un ottimo lavoro, quei cliché che affossano le rappresentazioni video ludiche dei supereroi in genere. Consigliato a tutti, amanti o non dell’Uomo Pipistrello.

Voto Recensione di Batman: Arkham Asylum - Recensione


9