Recensione

Anno 1701

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a cura di Raiden

In occasione del terzo episodio della celeberrima serie Anno (A.D. negli Stati Uniti) la tedesca Sunflowers, in collaborazione con Related Designs, ci accompagna in un viaggio nel XVIII secolo con il suo nuovo titolo di punta per quanto riguarda il mercato degli strategici/gestionali. Anno 1701 ci consente di fare un tuffo nel passato, tra le lussureggianti isole dei Caraibi. Il precedente Anno 1503, aveva contribuito ad elevare le aspettative per quest’ultimo lavoro dei programmatori di Sunflowers. Aspettative sicuramente soddisfatte, nel complesso, con qualche riserva: il gioco presentava infatti un’eccellente gestione economica dell’impero ma anche alcune migliorabili caratteristiche strategiche. Prima di scoprire cosa ci riserva di buonol’ultima fatica di una software house di matrice europeadall’esperienza decennale nel settore degli RTS, cercheremo di contestualizzare il periodo storico in cui verremo proiettati e in cui vestiremo i panni di imperatore. Il diciottesimo secolo, è noto, coincide con un’epoca piuttosto travagliata, un periodo di grande fervore culturale e di molteplici scoperte in ambito tecnologico e geografico. Un secolo particolarmente delicato, poiché, con l’avvento dell’Illuminismo, gli uomini cominciano a valorizzare il proprio pensiero e a cercare di far valere le proprie idee. Tale mutato atteggiamento, come sua estrema conseguenza, porterà alle due grandi rivoluzioni: quella Americana prima e quella Francese dopo. A poco serve, se non, come detto, solo a contestualizzare, questo excursus storico, poiché i tedeschi di Sunflowers ci propongono un Settecento alternativo, parallelo, in cui saremo noi a decidere il nostro avvenire, indipendentemente dai reali accadimenti storici che hanno influenzato tale epoca.I tedeschi di Sunflowers ci propongono un Settecento alternativo, in cui saremo noi a decidere il nostro avvenire, indipendentemente dai reali accadimenti storici che hanno influenzato tale epoca.

Uno strategico “economico”…In Anno 1701 non è prevista una modalità campagna vera e propria ma una decina di scenari tra cui scegliere, ciascuno con differenti obiettivi da portare a termine e una storia diversa. Potendo decidere tra diversi scenari, saremo così in grado di valutare se giocare per far progredire la nostra popolazione, tenendo in considerazione l’incremento demografico delle città da noi controllate, se avere la meglio sui nostri avversari, se rimpinguare il nostro erario agendo sui fattori che consentano di aumentare la produzione di oro o altri metalli preziosi, se costruire una serie di abitazioni che possano rendere migliore l’ambiente e dunque più confortevole la vita dei suoi abitanti, ecc. In ogni caso, qualunque dovesse essere la nostra scelta, inizialmente avremo a disposizione pochissimi mezzi: un porticciolo, un mercato ed un centro città. Sarà nostro compito cercare di fare tutto da soli con molta difficoltà per poi progredire e realizzare, passo dopo passo, gli obiettivi che ci saremo prefissati. Dal canto loro, i nostri cittadini, saranno piuttosto esigenti. Inizialmente dovremo soddisfare i loro bisogni cercando di non far mai mancare i beni di prima necessità, quali legna e cibo che dovranno essere prodotti in abbondanza. In seguito, con l’evolversi della città e l’aumentare delle richieste da parte degli abitanti delle terre da noi imperate, dovremo costruire edifici aggiuntivi, che saranno utili a produrre i materiali atti a soddisfare le aumentate richieste dei concittadini, come, per esempio, allevamenti di pecore, indispensabili per la produzione di lana con cui poi tessere i vestiti. Un ottimo tutorial ci illustrerà in maniera efficiente le varie funzioni del gioco, in questo episodio semplificate rispetto ai precedenti, specie per le segnalazioni che appariranno ad ogni nuovo evento. Sarà opportuno tenere sotto controllo le costruzioni e gli stabilimenti e cercare di evitare gli eccessi e gli sprechi nella produzione. Ogni qualvolta uno stabilimento dovesse essere ormai fuori uso e in procinto di essere sostituito, un segnale di avvertimento apparirà sulla costruzione che non funzionerà al meglio e sarà nostro dovere rimpiazzarla o abbatterla del tutto. Quando saremo riusciti a far raggiungere ai nostri abitanti un soddisfacente grado di benessere, questi si “evolveranno” trasformandosi da semplici pionieri a coloni ed aumenteranno le loro richieste in maniera tale da aumentare con esse anche il livello generale di difficoltà. Uno dei nostri compiti sarà quello di doverci prendere cura degli spazi insulari, cercando, ove possibile, di ottimizzarli e renderli abitabili e confortevoli, tramutandoli da brulli distese di alberi ed arbusti, a ricche e floride città insediate da coloni dalle grandi aspettative. Non di rado, come conseguenza dell’aumento della popolazione, gli spazi abitabili diminuiranno a vista d’occhio e noi, da bravi governatori, dovremo assicurare alla nostra gente nuove terre da insediare in cui poter vivere in prosperità. Ogni arcipelago è ricco di dettagli e fedele alle condizioni meteorologiche dalle quali è investito, per cui per esempio, a nord potrebbe capitare di trovare isolotti con montagne innevate o fitti boschi, o rigogliose e verdi pianure; a sud, invece, il paesaggio ci apparirà meno ospitale, ricco di zone desertiche, con poca vegetazione e presenza minima di forme di vita. Potremo sfruttare le condizioni climatiche e la conformazione delle differenti zone a nostro vantaggio: una zona piena di spazi verdi e di corsi d’acqua renderà sicuramente la vita più comoda ma allo stesso tempo potrebbe essere spesso oggetto delle mire espansionistiche delle popolazioni rivali. Una regione meno ospitale non saprà far gola ai nostri agguerriti nemici ma potrebbe presentare non poche difficoltà nel riuscire a farvi insediare un numero cospicuo di abitanti. Ogni zona è inoltre soggetta a catastrofi naturali ed avverse condizioni meteorologiche di vario tipo e, in sostanza, spetterà a noi decidere quale potrebbe essere considerato il male minore con cui convivere e prendere posto all’interno di un determinato arcipelago.Continuiamo col dire che Anno 1701 non è indicato a chi cerca un RTS immediato e semplice. I programmatori teutonici hanno pensato bene di rendere quanto più complesso possibile il loro titolo ed ogni scelta effettuata avrà le sue conseguenze; un elevato numero di esigenze da soddisfare corrisponderà ad un altrettanto alto numero di scelte da ponderare con la dovuta calma. Solo in seguito ad un lungo ed articolato processo di incubazione potremo dar vita alle nostre decisioni e queste si rifletteranno immediatamente sui nostri abitanti i quali pretenderanno che i loro desideri vengano sempre esauditi, anche se, per farlo, dovessimo ricorrere a metodi poco ortodossi come invadere territori limitrofi già abitati da altre popolazioni oppure entrare in conflitto con altre fazioni solo per poterci impossessare della loro porzione di terra, magari perché più accogliente o perché presenta delle caratteristiche che rispondano alle esigenze dei nostri uomini. L’azione di gioco richiederà parecchio tempo poiché dovremo pianificare e calcolare ogni nostra mossa, a discapito della rapidità e dell’immediatezza e a favore di un’accurata strategia.

Gestire al meglio le risorseLa scelta di Related Designs di proporre un RTS quanto mai incentrato sulla complessità dell’azione e sulla giusta decisione che il giocatore di volta in volta dovrà adottare, si scontra tuttavia con una certa semplicità nelle fasi belliche; le fasi che scandiscono le varie battaglie sono troppo simili tra loro ed ogni scontro si potrà risolvere facilmente inviando orde di soldati contro l’edificio-chiave del nemico fino al conseguimento della tanto agognata vittoria. Certo è che i programmatori hanno cercato di introdurre diverse forme di combattimento, via terra e via mare, ma senza tattiche particolari da seguire o assetti di guerra differenti con i quali tentare la strada verso il successo. E’ possibile intraprendere una via diplomatica, cercando di contrattare con la popolazione limitrofa onde evitare eventuali scontri, ma il voler essere clementi spesso non sarà ripagato in maniera adeguata e il malcontento tra la nostra gente rimarrà imperterrito, come se non fosse accaduto niente. Il proposito degli sviluppatori di voler indurre il giocatore ad intraprendere sovente battaglie, per molti (me compreso) potrebbe risultare una scelta azzeccata, poiché, in tal maniera, ci si può concentrare maggiormente sull’aspetto economico e gestionale del titolo evitando di incentrare troppo la propria attenzione sulle battaglie, in alcuni casi semplicemente accessorie al prosieguo del gioco.A voler trovare qualche aspetto negativo, potremmo citare la scarsa varietà delle truppe nemiche ma, per contro, non possiamo astenerci dal menzionare una più che discreta IA degli avversari: ogni truppa avrà il proprio metodo per attaccarci o per difendersi dai nostri assalti. Un significativo numero di risorse giocheranno a favore di un titolo piuttosto vasto e per nulla “all’acqua di rose”. Potremo cimentarci nella già descritta guerra, nella politica, nell’arte del mercanteggiare, nel mantenimento della propria situazione economica e nel saccheggio dei campi altrui.Da tenere in considerazione è l’aumento di livello. Potremo, nel corso del gioco, aumentare di livello in corrispondenza di una nostra migliorata capacità di gestione delle risorse a nostra disposizione. Tale avanzamento avverrà moto lentamente, in maniera precisa e senza che nulla venga lasciato al caso. Ogni parametro terrà conto delle nostre scelte effettuate ed ogni nostra decisione influenzerà i nostri progressi.

Caratteristiche tecnicheSunflowers/Related Designs ci offrono una perfetta ricostruzione del mondo del XVIII secolo, l’affascinante Settecento. Usi e costumi dell’epoca sono ben ricostruiti, a voler sottolineare l’impegno riposto nello sviluppo di questo bel titolo che appassionerà gli amanti della storia tanto quanto gli affezionati al genere RTS/gestionale.Dal punto di vista tecnico, Anno 1701 presenta una buona grafica, colorata, accattivante, ricca di dettagli e sfumature, evocativa al punto giusto e quanto mai azzeccata in considerazione del genere videoludico proposto. A tutto ciò si aggiungono le splendide animazioni delle unità ed effetti grafici notevoli, che toccano il punto di massimo splendore nella rappresentazione delle catastrofi naturali; davvero belli da vedere risulteranno essere i vulcani in eruzione, i terremoti e la scia di devastazione che porteranno con essi, gli effetti di luce e riflessi sull’acqua e la perfetta convivenza di elementi tridimensionali con quelli a due dimensioni (i fondali per esempio). La classica visuale isometrica si rivela, ancora una volta, la più adatta per questo genere di giochi, poiché grazie ad essa e all’impiego del nostro fido mouse, sarà possibile controllare dall’alto tutta la situazione e tenere sotto controllo in maniera quanto mai semplice ed immediata gli eventi che interesseranno i nostri territori. Menu completi e segnalazioni tempestive degli eventi principali renderanno ancora più semplice ed intuitivo il sistema di controllo. L’eccellente sonoro risulterà funzionale allo svolgimento delle nostre azioni. Grazie ai vari piagnistei e alle varie segnalazioni da parte dei nostri popolani, potremo decidere il da farsi, a seconda della situazione, in maniera fulminea e in tempo utile per ovviare a certi inconvenienti. Una menzione particolare va fatta nei confronti del doppiaggio dei personaggi, praticamente perfetto e completamente in italiano. Discutendo sulla longevità, rimando a quanto detto sopra, ribadendo che l’avanzare dei livelli di abilità sarà molto lento (ma mai macchinoso) ed accurato, pertanto richiederà parecchio tempo e tanta pazienza ma alla fine il risultato conseguito sarà la giusta ricompensa ai nostri sforzi; gli eventi e le situazioni meriteranno in più di un’occasione la nostra attenzione ed ogni nostra scelta dovrà essere presa solo dopo esserci accertati che si tratti effettivamente di quella giusta, pena il dover rimediare in seguito. Tutte queste caratteristiche fanno del terzo episodio di Anno un gioco praticamente eterno, da giocare con estrema calma, cercando di evitare smanie di onnipotenza peraltro giustificabili dopo lunghe sessioni di gioco passate a comandare sui nostri popolani e a cercare di soddisfarli.

HARDWARE

Requisiti minimi: Windows XP o 2000; Pentium IV a 2.2 GHz; 512 Mbyte RAM; scheda video con 64 Mbyte e supporto pixel shader 1.1; 3,5 Gbyte spazio libero su disco; DVD-ROM 4x. Requisiti consigliati: Pentium IV a 3 GHz; 1 Gbyte di RAM; scheda video con 256 Mbyte e supporto pixel shader 2.0

MULTIPLAYER

La modalità multiplayer supporta fino a quattro giocatori in LAN o tramite Internet ed è possibile giocare tutti contro tutti, a squadre o in gruppo.Ovviamente non bisogna aspettarsi frenesia nelle azioni di gioco perché, come detto, è un titolo basato sulla riflessività del giocatore e determinanti saranno le scelte da esso adottate. Nella modalità multigiocatore preponderanti saranno le battaglie, navali e via terra ed occuperanno la maggior parte del tempo trascorso a giocare in compagnia di qualche amico.

– Grafica colorata, accattivante e curata nei minimi dettagli

– Ottimi effetti sonori e dialoghi

– Longevità alle stelle

– Buona gestione economica delle risorse

– Scarsa varietà delle truppe nemiche

– Sistema delle battaglie migliorabile

8.0

Anno 1701 soddisfa appieno le esigenze di tutti coloro i quali siano in cerca di un buon RTS, appassionati e non. La ricostruzione storica dei costumi e dei modi di vivere del Settecento è qui resa fedelmente e l’introduzione di elementi tridimensionali in una serie da sempre caratterizzata dal 2D, non fa altro che impreziosire ulteriormente uno dei pochi esponenti di un genere ormai sulla via del tramonto. Da citare la complessa e soddisfacente gestione economica delle risorse, l’elevata giocabilità e il sonoro praticamente perfetto, dagli effetti ai dialoghi totalmente in italiano.

Un acquisto vivamente consigliato a tutti gli appassionati del genere e a chi voglia provare l’appagante sensazione di sentirsi imperatore, fosse anche per un giorno, fosse anche solo per mettere mano, almeno una volta, ad un così meritevole titolo.

Voto Recensione di Anno 1701 - Recensione


8