Recensione

Alien Soldier

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a cura di Mauro.Cat

TreasureTreasure ama la Virtual Console e molti giocatori amano Treasure. Nel campo degli sparatutto “run and gun” la casa di produzione nata da una costola di Konami non ha rivali. La leggenda narra che un gruppo di sviluppatori interni a Konami una volta terminato lo sviluppo dell’ottimo Super Probotector per SNES (o Contra III già recensito da me per Virtual Console) si sia separato dando origine ad un grande gruppo di lavoro. I titoli più noti e riusciti sono Ikaruga, Sin and Punishment, Gunstar Heroes, Bangai-O (che a quanto pare dovrebbe raggiungere la Virtual Console prima o poi) e Wario World. Ad alcuni membri di questo team di sviluppo pare si debba la nascita di altri incredibili capolavori pubblicati quando ancora non c’era stata la separazione da Konami (quali Bucky O’Hare, Axelay, Super Castlevania IV, Castlevania II: Simon’s Quest e altri). Questo gossip da videogioco e le storie intricate che ci stanno dietro ci hanno comunque permesso di godere di diversi straordinari titoli. Uno degli sparatutto forse meno noti è Alien Soldier, pubblicato per Megadrive in Giappone ed Europa nel 1995 sotto etichetta Sega. Negli Stati Uniti a quanto pare il titolo uscì solo su Sega Channel (una sorta di servizio via cavo che con un abbonamento garantiva la possibilità di utilizzare alcuni determinati giochi). Dallo scorso 2 Novembre Alien Soldier è finalmente giunto su Virtual Console per 800 Wii Points ed è, a mio parere, la migliore uscita del primo venerdì del mese.

Ho una fenice in testaAlien Soldier è uno sparatutto a scorrimento che ha come protagonista Epsilon-Eagle, una sorta di essere umano con la testa d’aquila. Personalmente mi sembra la testa di una fenice ma questo non ha importanza. Strutturalmente il gioco si presenta in maniera abbastanza originale. Il giocatore ha la possibilità di scegliere tra due differenti livelli di difficoltà (originalmente nominati “Super Easy” e “Super Hard”). La decisione di definire i due livelli in questo modo non trova totale riscontro nella realtà visto che il livello facile non è proprio così “super facile” (anzi…), mentre quello difficile è davvero “super difficile”. Una volta selezionato il livello è possibile acquisire quattro armi tra le sei a disposizione (due tipi di fiamme, un laser, un colpo ad ampio raggio, una specie di potente proiettile di luce e degli inutili dischi luminosi) e cominciare a prendere confidenza con i complessi comandi del gioco. Il protagonista può infatti utilizzare uno scudo, lievitare finendo anche per camminare sul soffitto, scivolare alla velocità della luce e cambiare arma. Le prime due azioni sono utili, ma trascurabili rispetto alle ultime che sono alla base del successo nell’avventura.Eagle può attraversare lo schermo muovendosi in maniera velocissima (in stile Flash) rimanendo per un attimo immune a tutti i nemici su schermo e solo padroneggiando questa tecnica si può sperare di proseguire nel gioco.Il cambio d’arma è infatti facile da apprendere ma assurdo da utilizzare. Le armi non sono infinite, tuttavia, come il personaggio principale, sono dotate di una propria energia che diminuisce con l’utilizzo. Questa scelta garantisce una certa profondità visto che le armi lasciate a riposo si ricaricano. Il problema sta nel fatto che il cambio di arma avviene in tempo reale, e non si può proprio dire che sia pratico. Troppe volte si perde energia in questa fase e l’unica possibilità è sfruttare i rari tempi morti per fare il cambio.

La maratonaDopo cinque minuti di gioco ci si rende conto, oltre che della difficoltà nella gestione dei comandi (consiglio sempre il Classic Controller) anche dell’incredibile brevità dei livelli. L’avventura si dipana attraverso venticinque livelli davvero molto corti e al termine di ogni breve fase a scorrimento Epsilon deve affrontare un magnifico boss di fine livello. Con una attenta analisi si capisce come tutto il gioco sia stato costruito intorno allo scontro con i terribili boss. Queste fasi, nelle quali è necessario conoscere alla perfezione lo scatto fulmineo, ricordano i picchiaduro o alcuni scontri con i nemici di titoli quali Mega Man. La scelta è interessante, ma anche molto invadente. Il continuo obbligo di affrontare boss alla lunga mi ha un po’ stancato.Tecnicamente il gioco fa una gran bella figura. Lo stile grafico cibernetico è supportato da ottime animazioni, sprite di generoose dimensioni e discreti fondali. Musiche ed effetti sono invece trascurabili. Parlando della giocabilità va segnalato un livello di difficoltà piuttosto alto ed un ritmo di gioco frenetico ma, come dicevo prima, un po’ spezzettato dai molti boss. Il titolo è abbastanza coinvolgente ed invoglia il giocatore a non abbandonarlo. In definitiva Alien Soldier è un solido prodotto uscito da mani sapienti. Personalmente ritengo Super Probotector e Gunstar Heroes un gradino sopra, ma questo è un gusto personale. Forse non sarà certo il titolo più noto per Megadrive ma merita almeno un’occhiata.

– Struttura molto originale

– Piacevole tecnicamente

– Troppi boss

– Richiede pratica

7.5

Alien Soldier è un titolo di buon livello. L’ho scaricato senza conoscerlo e ne sono rimasto piacevolmente stupito. Il prodotto è valido sia tecnicamente che a livello di giocabilità, pur richiedendo una certa pratica col particolare sistema di controllo. Credo che un gioco del genere possa ritagliarsi più che degnamente uno spazio nei Nintendo Wii degli appassionati del frenetico genere degli sparatutto “run and gun”. Sconsigliato decisamente a chi odia i boss di fine livello.

Voto Recensione di Alien Soldier - Recensione


7.5