Recensione

Age of Conan: Rise of the Godslayer

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a cura di Pregianza

Nel 2008 World of Warcraft aveva ormai 3 anni e dominava stabilmente il mercato dei MMORPG. Nessuno era stato in grado di scalfirlo. Decine di titoli avevano tentato inutilmente di prendersi una fetta di quell’enorme torta da quasi 10 milioni di giocatori mesmerizzati da mamma Blizzard, ma erano al massimo riusciti a fregarsi un po’ di panna. In questa sanguinosa guerra all’ultimo abbonato, un gruppo di sviluppatori norvegesi, Funcom riuscì a distinguersi dalla massa con un titolo che aveva dalla sua un gameplay completamente diverso dal solito e una mitologia enorme e complessa, quella dei romanzi di Robert E. Howard con protagonista Conan il barbaro. WoW aveva finalmente il suo primo vero rivale, ma un’uscita un po’ affrettata e un’iniziale scarsezza di contenuti portò Age of Conan ad avere un successo inferiore alle aspettative. L’assalto di Conan a Azeroth fallì, ciononostante numerosi giocatori scelsero il buon barbaro, attratti dall’ambientazione adulta e dalle novità introdotte dal gioco. Abbastanza da permettere a Funcom di sviluppare un’espansione del gioco originale, Age of Conan: Rise of the Godslayer.

Il mio re ha steso un cammello con un pugno mentre era ubriaco, sono fiero di essere suo suddito.Age of Conan comincia, come tutti i MMO, con la creazione del proprio personaggio. L’editor iniziale è molto preciso e permette di modificare i dettagli del volto e della corporatura, la classe e la provenienza del vostro alter ego virtuale. Rise of the Godslayer non aggiunge molto a questo processo, ma permette di creare un personaggio originario della terra del Khitai, l’equivalente dell’Asia nel mondo creato da Howard.È proprio l’impero del Khitai la cornice dell’espansione, e si dà il caso che il popolo khitano non veda di buon occhio il muscoloso regnante barbaro di Aquilonia. Infatti Conan, prima di diventare un re temuto e potente, era solito vagare per il mondo in cerca di avventure e gingilli da rubare. Durante una missione nell’impero dell’est per impadronirsi di una gigantesca gemma, incontrò un saggio alieno di nome Yag-Kosha. La creatura, venerata come una divinità dai khitani, da secoli imprigionata e ormai ridotta a una carcassa senza forza, chiese al guerriero di ucciderla. In un impeto di bontà, Conan decise di porre fine alle sue sofferenze. Gli abitanti dell’impero d’oriente non la presero molto bene, soprannominarono Conan “il Deicida” e gli giurarono odio eterno. Non bastasse, Yag-Kosha teneva a bada le energie maligne del luogo e, ora che l’alieno è morto, mostri di ogni tipo hanno iniziato a risvegliarsi.

Ciclone di spade: “su, diagonale destra, diagonale sinistra, mezzaluna avanti, Hadouken!”Il sistema di controllo di Age of Conan è rimasto invariato nell’espansione e questa è un’ ottima cosa. Il combattimento è molto complesso e ben strutturato: il corpo a corpo si basa su un sistema di combo direzionali che applicano status di vario tipo ai nemici, mentre i maghi sfruttano serie di incantesimi che hanno effetti diversi a seconda dell’ordine in cui vengono utilizzati. Il numero di abilità e magie è enorme e offre numerosissime possibilità di specializzazione delle varie classi. Invariato anche il sistema di difesa che richiede di spostare 3 barriere singolarmente per migliorare la protezione contro certi tipi di attacchi. Nemmeno il livello massimo è aumentato, il limite è, infatti, sempre 80.L’unica variante reale nel gameplay introdotta da Rise of the Godslayer è l’aggiunta di un sistema di crescita alternativa del personaggio. In pratica, oltre alle normali abilità, ogni classe ha guadagnato una serie di talenti che non vengono sbloccati per livello ma con specifici punti accumulati completando obiettivi in PvE o, alternativamente, con le uccisioni in PvP. Le nuove abilità si possono anche livellare con uno speciale sviluppo “a tempo” che permette di potenziare, in modo direttamente proporzionale alle ore che passano, un’abilità selezionata. Quest’ultima possibilità è pensata per i casual gamer che non giocano molte ore al giorno. Non fatevi ingannare, né l’uno né l’altro metodo vi permetteranno di ottenere i talenti rapidamente; sono necessarie quasi una ventina di ore per guadagnare un solo punto col metodo temporale e una miriade di punti esperienza per fare la stessa cosa con il metodo di base. Impiegherete mesi per sbloccare tutto. Il nuovo sistema aggiunge grande flessibilità al gioco. I talenti aggiuntivi si dividono in tre categorie e vanno attivati su una speciale barra per essere utilizzati. Grazie all’avanzamento alternativo è possibile settare, in qualunque momento, serie di abilità specifiche per facilitarsi la vita in PvE o, eventualmente, concentrarsi sui talenti utili per il PvP in modo da avere un marginale vantaggio sugli avversari. Le possibilità di personalizzazione del proprio personaggio erano già enormi in Age of Conan, con questa espansione sono ulteriormente aumentate.

Regola numero 74 del perfetto barbaro “sii fazioso”I ragazzi di Funcom non hanno pensato solo ai veterani in Rise of the Godslayer. Una delle peculiarità dell’espansione è la presenza della zona del passaggio per il Khitai, pensata per giocatori fra il livello 20 e il 40. Abbiamo esplorato quasi tutta la zona con il nostro barbaro di nome Burbero e, nonostante buona parte delle missioni siano quelle di uccisione e raccolta tipiche dei MMORPG, l’abbiamo trovata molto ben strutturata e più divertente da esplorare se paragonata al contenuto per personaggi di livello medio presente negli altri rappresentanti del genere.Ai giocatori di livello 80 l’espansione offre 4 enormi nuove regioni: le steppe del nord, la provincia del Chosain, la corrotta Kara Korum e Paikang. Tutte ricchissime di missioni, dungeon da affrontare in gruppo e, soprattutto, fazioni.Se avete avuto difficoltà a scegliere tra gli Scryers e gli Aldor in World of Warcraft, Rise of the Godslayer vi manderà in totale confusione. Nel Khitai le fazioni tra cui scegliere sono addirittura una decina, tutte dotate di lunghe e complesse serie di missioni e ricompense specifiche. Non potrete servire ogni organizzazione: sceglierne una significa entrare in conflitto con il gruppo rivale, quindi valutate bene chi aiutare.Volete che il vostro templare oscuro sia il più malvagio possibile? I Preti Gialli di Yun e la Fragile Spada fanno sicuramente per voi con la loro curiosa abitudine di sacrificare esseri umani alle divinità. Volete fare gli eroi a tutti i costi? Potreste dare una mano alla prole di Yag-Kosha, gruppo composto da individui piuttosto pacifici, oppure agli sfortunati scolari di Cheng-Ho che aspirano a ritrovare la libertà perduta. La linea di condotta morale delle fazioni non è tuttavia divisa chiaramente in bene e male. Gruppi apparentemente malvagi potrebbero rivelare buone intenzioni durante le missioni finali, mentre gruppi che predicano la calma e la fratellanza si scopriranno essere tutt’altro che pacifici. Non preoccupatevi, se l’organizzazione scelta non dovesse rivelarsi soddisfacente, avete sempre l’opzione di tradirla.Due fazioni in particolare offrono una ghiotta ricompensa. Una volta ottenuto il rispetto necessario, le Tigri di Tamarin e i Lupi della Steppa vi consegneranno un cucciolo di tigre o di lupo da crescere amorevolmente. Ovviamente, una volta cresciuto, il piccino diventerà una bestia enorme che vi aiuterà a squartare i nemici o una ancor più enorme cavalcatura.

Quel guerriero è muscolosissimo. Mi sa che è dopatoRise of the Godslayer è un’ottima espansione, ma non è perfetta. In primo luogo l’enorme quantitativo di contenuti non è esente da bachi. Si tratta prevalentemente di inezie che non infastidiscono molto, come muri invisibili o piccoli sbalzi grafici, ma alcune sono davvero evidenti. Eventualità gravi come crash del gioco o personaggi bloccati negli elementi del paesaggio capitano, ma sono comunque estremamente rare. Fortunatamente la maggior parte di questi problemi sono già stati corretti dagli svilupatori durante la fase beta ed il team è continuamente al lavoro per sistemare rapidamente ogni possibile problema.Il PvP è un altro punto dolente dell’espansione. Nonostante il nuovo sistema di avanzamento alternativo lo abbia migliorato e ne abbia aumentato la complessità, nel Khitai gli sviluppatori non hanno aggiunto nemmeno un minigioco aggiuntivo per il player versus player. I programmatori hanno però promesso che le prossime patch saranno dedicate quasi esclusivamente alle sfide tra giocatori.

Quell’ascia che sta per tagliarmi in due è davvero splendidaIl motore grafico che muove Age of Conan è tra i migliori nel campo dei MMORPG. I modelli di mostri e personaggi sono estremamente dettagliati e le texture sono di alta qualità. Le animazioni, in particolare, sono il fiore all’occhiello del gioco. I ragazzi di Funcom hanno fatto un buon lavoro col motion capture e tutto si muove in modo molto fluido. Il look di armi e armature è molto crudo e realistico e anche le ambientazioni si difendono decisamente bene. I palazzi del Khitai sono uno spettacolo per gli occhi e i paesaggi sono piuttosto vari ed originali. Un’altra piccola ma gradita aggiunta è la possibilità di vedere parzialmente le aree confinanti. Lo spostamento tra una zona e l’altra è sempre accompagnato da un caricamento, ma prima le regioni erano completamente distaccate tra loro e l’esplorazione del mondo aveva un che di innaturale.Certo, si tratta pur sempre di un MMORPG, quindi qualche elemento sotto tono o modelli alle volte non molto dettagliati non mancano. In questi giochi l’affidabilità e la leggerezza del motore grafico vengono prima di tutto. Age of Conan da questo punto di vista si difende discretamente ma, visto il dettaglio grafico, è necessario un PC piuttosto performante per poter giocare senza intoppi.Il sonoro si attesta su buoni livelli. Le musiche sono d’atmosfera e i suoni convincenti, peccato che ci siano NPC dotati di doppiaggio solo sull’isola di Tortage. La mancanza di personaggi parlanti da lì in poi stona un pochino.

HARDWARE

Configurazione minima:– Windows XP Service Pack 2, Windows Vista o Windows 7– 1 GB di RAM– NVidia GeForce 6600 o equivalente con 128 MB di memoria video– Intel Pentium 4 3ghz o equivalente– 35 gb di spazio su disco

– Sistema di combattimento divertente e difficile da padroneggiare

– Grafica notevole per un MMO

– Grande quantitativo di contenuti aggiuntivi

– Enormi possibilità di personalizzazione del proprio alter ego

– Qualche bug

– La complessità del sistema di gioco potrebbe scoraggiare i più

– Per ora nessun contenuto aggiuntivo per il PvP

8.5

Rise of the Godslayer perfeziona uno dei migliori MMORPG attualmente in circolazione, risolvendo il problema della mancanza di contenuti che ne ha decretato l’iniziale declino. Il Khitai offre moltissime ore di gioco agli aspiranti barbari e lo sviluppo alternativo aumenta ulteriormente le già enormi possibilità di personalizzare il proprio guerriero. Inoltre, gli sviluppatori hanno pensato anche ai neofiti inserendo una regione per personaggi di livello medio-basso. Questa espansione merita di essere acquistata, che siate fan del re barbaro o meno. Peccato per la mancanza di chicche aggiuntive per il PvP e di novità di grosso spessore. Con qualche aggiunta originale in più ora Conan sarebbe un capolavoro assoluto tra i MMORPG.

Voto Recensione di Age of Conan: Rise of the Godslayer - Recensione


8.5