Anteprima

1-2 Switch

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a cura di Matteo Bussani

Ogni volta che esce una console Nintendo, non si può stare mai tranquilli su quale ritrovato tecnologico riescano a infilarci dentro. Prima i sensori di movimento con Wii, poi il pad gigantesco su Wii U e infine questi Joy-con, che sono tanto piccoli quanto ricchi di interessanti funzioni. Entrambi, destro e sinistro, sono completi di giroscopio, accelerometro e un corredo di tasti sufficiente a renderli in alcuni giochi addirittura indipendenti (analogico, direzionali, quattro dorsali, definibili tali a seconda del punto di vista da cui li si condidera). Non è tutto, questi intriganti controller sono stati anche dotati di un sistema di vibrazione molto particolare, stiamo parlando del comunemente detto HD Rumble. Durante la conferenza questa informazione è passata quasi inosservata, non riuscendo a destare l’interesse del pubblico. In realtà al momento della prova si è rilevata una grande sorpresa, perchè è ben di più di un semplice miglioramento della comunissima vibrazione. In pratica essa ridistribuisce sul corpo del controller un feeling tridimensionale utile a percepire tattilmente elementi virtuali simulati dalla console. La cosa più sorprendente è che essa funziona, e anche dannatamente bene. 
Un arricchimento del medium videoludico
Questo lungo preambolo per introdurvi alle novità tecniche di cui 1-2 Switch fungerà da demo, similmente a quanto fatto dal leggendario Wii Sports qualche anno fa. Una serie molto lunga di mini giochi, anche se di preciso non ci è stato rivelato quanti, noi ne abbiamo provati solamente sei, con l’unico obiettivo di creare una continua sfida contro un nostro amico, anche se a questo punto sarebbe più giusto definirlo “nemico”. L’aspetto che convince, nonostante la scarsa profondità ludica del progetto, è che il gameplay tramite il feedback sonoro e aptico dei Joy-con di Switch slega il videogame dallo schermo pur mantenendone l’aspetto ludico. Quello che quindi a livello pratico potrebbe essere semplicemente un party-game, da un’altra prospettiva diventa manifesto di un’innovativa forma videoludica. Nintendo così ritratta completamente il suo modo di inserire la fisicità del videogioco rispetto a quanto fatto con Wii e la ribilancia attorno a una struttura ponderata dove il controllo non si sposta in maniera totale al movimento, ma si fonde con il sistema classico a tasti. Ovviamente queste sono le carte messe a disposizione da Nintendo, ma saranno gli sviluppatori ad aver il controllo sul se e come giocarle.
Le diverse capacità attraverso i diversi mini giochi
I minigiochi che abbiamo potuto vedere erano 6. Nel primo che abbiamo provato, ammettiamo con un certo imbarazzo, dovevamo mungere una mucca con un cappello da allevatore in testa e un joy-con in mano. La sequenza di tasti era composta, parallelamente a un movimento dall’alto verso il basso, da dorsale alto e poi, poco dopo, dal dorsale in basso, mantenendo schiacciato quello sopra. Più facile a farsi che a dirsi, in ogni caso il Joy-con forniva tutte le informazioni su quanto latte stavamo producendo senza richiederci di guardare lo schermo, solo con la vibrazione. Una volta finita la sfida io e lo sfidante ci siamo girati e abbiamo visto chi dei due l’aveva spuntata mungendo la mucca nella maniera più efficace.Il secondo gioco prevedeva di prendere in mano il joycon che simulava una scatola di legno contenente delle palline. Una volta mosso la vibrazione simulava lo sbattere delle palline sulle varie pareti. Vince chi riesce a capire quante palline ci sono dentro la scatola. Inutile dire che, effettivamente, si riusciva a sentire esattamente le palline che colpivano i lati con intensità diversa a seconda dei nostri movimenti, rivelandosi forse la dimostrazione più impressionante tra quelle presenti. Allo stesso modo abbiamo sfidato il brand manager di nintendo, che avete avuto modo di conoscere durante la live di Super Mario Run, con il terzo minigioco che consisteva nello sbloccare una cassaforte girando il Joy-con. Arrivati al grado di rotazione utile ad aprirla, un click della vibrazione leggermente diverso ci avrebbe indicato come aprirla. Ammettiamo che a una prima vittoria è seguita una sconfitta, però l’elemento di competizione si è rivelato fin da subito importante.

Gli ultimi minigiochi
Il quarto è stato una sfida tra samurai. Un giocatore con la spada alta sopra la propria testa deve affondare un fendente, mentre l’altro, al momento opportuno l’altro deve riuscire a bloccarla applaudendo con le mani. Il gioco diventa una sfida di sguardi e, tra finte e contro finte avrà la meglio il più lucido fra i due. Il quinto invece consisteva nel copiare le mosse di danza dell’avversario, con risultati a dir poco imbarazzanti che fanno rimpiangere giochi in scatola sulla falsariga di Twist.Il sesto invece, forse il più sponsorizzato dal trailer che abbiamo visto durante la conferenza, è stato il duello western. Un countdown e poi un rapidissimo movimento, con il joy-con che non solo deve registrare la pressione del grilletto nel tempo più rapido possibile, ma anche la propria inclinazione, in modo da riuscire effettivamente a colpire bersaglio.

– Un manifesto di un’innovativa forma videoludica

– HD Rumble è una gran sorpresa

1-2 Switch dimostra le potenzialità dei Joy-con che, con queste funzionalità tra cui annoveriamo soprattutto l’HD Rumble, diventano in maniera concreta degli ulteriori veicoli per il medium videoludico. La natura di party-game e il tipo di sfida non sono fatti per appassionare, ma per incuriosire e stuzzicare il giocatore sulle possibilità che Nintendo Switch è in grado di fornire, perchè solo provandole si è in grado di comprenderle in maniera più profonda. Non dimentichiamo poi che i mini giochi disponibili al lancio saranno molti di più dei sei che abbiamo provato e di cui abbiamo avuto solo un assaggio.