Sony verso la censura di rappresentazioni violente nei suoi giochi?

Una scelta piuttosto strana, a fronte dei più bei titoli disponibili su console PlayStation.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

La violenza nei videogiochi è sempre stato un aspetto piuttosto controverso. Si discute spesso del fatto che alcuni titoli dovrebbero contenere al loro interno meno scene truculente, in modo da renderli accessibili a un pubblico più ampio.

Nonostante questa regola "non scritta", molti sviluppatori non riescono proprio a dire no a tematiche mature e sequenze davvero sanguinolente, spesso presenti all'interno di titoli realmente profondi e narrativamente adulti.

Ora, stando a un rapporto apparso su GameSpark Japan (via ResetEra), sembra che Sony abbia espressamente chiesto ad alcuni sviluppatori di rimuovere raffigurazioni violente nei loro videogiochi.

Il presidente e CEO dello studio di sviluppo giapponese Cyberconnect2, Hiroshi Matsuyama, ha affermato che Sony starebbe "costringendo" alcuni developer ad apportare modifiche alla serie Naruto Ultimate. In particolare, a uno dei personaggi del gioco - Minato Namikaze - mancava un braccio nella storia originale. Nella versione finale, il braccio è magicamente tornato al suo posto, proprio per rispettare le nuove politiche di Sony.

Matsuyama ha inoltre affermato che la "perdita di arti" nei personaggi dall'aspetto umano è una cosa a cui Sony Interactive Entertainment non ha mai dato l'ok, a differenza del CERO (ossia l'organizzazione responsabile della classificazione dei videogiochi in Giappone).

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Hiroshi-san ha inoltre dichiarato che in Dragon Ball Z Kakarot vi è una sequenza in cui il braccio di Nappa viene letteralmente smembrato. Sorprendentemente, questa scena non è stato omesso dal gioco perché - pare - la serie dedicata a Goku e soci non abbia gli stessi tratti "realistici" di Naruto.

La posizione di Sony su questo argomento è quindi piuttosto atipica, considerando il fatto che alcuni dei suoi prodotti hanno stabilito un vero e proprio punto di riferimento per quanto riguarda le tematiche mature nei videogiochi. Impossibile non citare infatti l'ormai celebre The Last of Us Parte II, il titolo Naughty Dog scandito da un numero realmente impressionante di momenti brutali e cruenti.

Staremo a vedere se Sony deciderà di applicare questa sua nuova politica anche nei suoi prossimi Tripla A in uscita su PS5, come ad esempio God of War Ragnarok (titolo provvisorio).

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