Xbox Game Studios e acquisizioni: Microsoft ha ricevuto dei "no"

Matt Booty si scambiava messaggi e foto di colazioni con Tim Schafer di Double Fine fino a quando non si è fatto avanti in prima persona dicendogli "sarebbe bello fare colazione insieme uno di questi giorni..."

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a cura di Paolo Sirio

Quando un gigante come Microsoft si fa avanti per acquisirti è molto, molto difficile rifiutare, ma ciò non toglie che la casa di Redmond abbia ricevuto dei ‘no’ nel percorso di fondazione e crescita di Xbox Game Studios.

Parlando ai microfoni di Game Informer, Matt Booty, responsabile di XGS, ha rivelato che gran parte delle operazioni sono portate avanti su un lungo lasso di tempo da un team di business development preposto (che ha “sempre le orecchie tese”).

Tuttavia, i canali sono aperti principalmente grazie a relazioni personali di Phil Spencer costruite negli anni.

Anche lo stesso Booty si scambiava messaggi e foto di colazioni con Tim Schafer di Double Fine Productions, fino a quando non si è fatto avanti in prima persona dicendogli “sarebbe bello fare colazione insieme uno di questi giorni…” come in un vero e proprio corteggiamento e dando il là all’ingresso in Xbox Game Studios.

Sui rifiuti, il dirigente ha svelato che “non abbiamo bussato alla porta di qualcuno e ricevuto ‘no’ diretti, ma ci sono state conversazioni in cui delle persone ci hanno detto ‘in realtà, in questo momento, ha più senso per noi continuare a fare quello che stiamo facendo'”.

Probabilmente non sapremo in tempi brevi quali team abbiano avuto l’ardire di rifiutare la corte di Microsoft, ma considerando i tanti sviluppatori indie in circolazione possiamo farci un’idea del tipo di studi approcciati, e anche delle conseguenze nel caso in cui qualcosa non dovesse andare nella maniera giusta.