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The Last of Us e il quadro premonitore - Il Dettaglio

Il viaggio verso la violenza intrapreso da Ellie comincia in un momento preciso: nei primi attimi di gioco.

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a cura di Francesco Ursino

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Last of Us
The Last of Us
  • Sviluppatore: Naughty Dog
  • Produttore: Sony Interactive Entertainment
  • Distributore: Sony
  • Piattaforme: PS3
  • Generi: Azione , Avventura
  • Data di uscita: 14 Giugno 2013

Attenzione: l’articolo include spoiler su The Last of Us e il DLC Left Behind

In un universo parallelo il secondo capitolo di The Last of Us è già uscito e i giocatori di mezzo mondo hanno avuto modo di scoprire il destino di Ellie. In questo universo, invece, toccherà aspettare il 29 maggio, ma non è detto che sia del tutto un male.

I mesi che ci separano dall’uscita del gioco consentono di concentrarsi nuovamente su alcuni dettagli del primo capitolo, che possono aiutare a capire cosa ci aspetterà in The Last of – Part II. C’è un particolare, infatti, che mi è tornato alla mente, un piccolo spiraglio che potrebbe anche anticipare i temi che verranno trattati nel prossimo titolo Naughty Dog.

Quando The Last of Us non era violento

Nel nostro recap di The Last of Us – Part II, dedicato a tutti i dettagli al momento noti sul gioco, abbiamo sottolineato che le nuove avventure di Ellie si concentreranno sul tema della violenza. Anzi, sul “ciclo della violenza”, ovvero sul fatto che le azioni crudeli di una parte costringano l’altra a compiere atti altrettanto brutali. Ellie, quindi, non avrà paura di sporcarsi le mani, ma non è sempre stato così.

Torniamo indietro alle prime sequenze di The Last of Us. Quando le ho giocate per la prima volta, non avevo idea di dove il titolo volesse andare a parare. Sappiamo fin troppo bene, ora, che la prima ora di gioco si è rivelata invece un’esperienza intensa, per non dire straziante. Ma non voglio soffermarmi su questo.

Quello che mi interessa è portarvi in una piccola sequenza di inizio gioco, dove Sarah, la figlia di Joel, gira spaventata per casa. Arrivata nella camera da letto del padre, si poteva osservare un quadro. Il soggetto era un paesaggio innevato, con un cervo in primo piano.

E questo quadro, se ci si ragiona un po’ su, raffigura il momento in cui The Last of Us inizia, pian piano, a diventare un gioco violento.

Dove inizia l’inverno di Ellie

Nel mondo di The Last of Us, la figlia di Joel rappresenta la purezza, l’innocenza. Un po’ come le giraffe, altro simbolo di candore in un mondo ormai compromesso. Sarah non è altro che una povera ragazzina che muore tra le braccia del padre. Il paragone con Ellie è immediato, ed è giusto farlo. Perché anche la piccola protagonista è innocente, ma quando il giocatore la incontra per la prima volta ne ha già passate davvero tante.

Il DLC Left Behind ci ha spiegato a cosa è dovuta andare incontro Ellie, e anche come la ragazzina ha saputo reagire alle avversità. Nonostante ciò, all’inizio del gioco principale la protagonista non è ancora sopraffatta dalla violenza. Fa scherzi sciocchi, commenti ironici, è una presenza se si vuole leggera, in contrasto con Joel.

Poi, però, qualcosa cambia, e c’entra proprio quel quadro. La scena innevata con il cervo, infatti, ricorda senza alcun dubbio la sequenza di caccia dove Ellie tenta di uccidere un cervo. E lo deve fare da sola, perché Joel è ferito, ed è lei a doversi procurare il cibo.

Da quel momento in poi, cambieranno diverse cose. L’incontro con David metterà a dura prova la ragazza, che dovrà salvare se stessa e soprattutto Joel, compiendo probabilmente azioni che mai si sarebbe sognata di fare. Come massacrare lo stesso David, per poi scoppiare in lacrime tra le braccia di Joel, in una delle sequenze più intense del gioco.

Dopo la tempesta torna il sereno, ma non per Ellie

Dopo l’inverno, e gli avvenimenti che in qualche modo erano stati anticipati dal quadro nella stanza di Sarah, Ellie non è più la stessa. La ritroviamo in primavera, e il suo personaggio è più cupo, quasi fatalista. La violenza a cui ha assistito, e di cui lei stessa è stata protagonista, sembra essere definitivamente entrata a far parte della sua vita.

Ed è curioso pensare che sia proprio il burbero e scontroso Joel a cercare di tirarla su di morale, promettendo di insegnarle a suonare la chitarra (cosa che, come sappiamo dai trailer di The Last of Us – Part II, pare sia successa davvero). Questo scambio di ruoli sembra essere permanente, perché anche nelle poche sequenze mostrate del secondo capitolo, Ellie sembra essere feroce nei suoi propositi di vendetta, con un Joel invecchiato a cercare di sostenerla.

La crudeltà di cui si parlerà tanto in The Last of Us – Part II, pertanto, sembra nascere proprio da quella sequenza sulla neve. E chissà che qualcuno, o qualcosa, non riesca a distogliere Ellie da quel circolo di violenza da cui non sembra destinata a uscire. Forse sarà merito di Dina (o forse il possibile addio dalla ragazza farà scivolare la protagonista in uno stato di rabbia ancora maggiore). Insomma, è presto per dirlo.

L’attesa per The Last of Us – Part II dà modo di concentrarsi su particolari del primo capitolo che potrebbero risultare fondamentali per capire al meglio il prossimo titolo di Naughty Dog. Il quadro premonitore, ad esempio, potrebbe aver anticipato il momento in cui la violenza è entrata definitivamente a far parte del personaggio di Ellie, con conseguenze che potremo verificare solo nel gioco in uscita a maggio. Voi avevate fatto caso al dipinto durante le prime sequenze del gioco?

Voto Recensione di The Last of Us - Recensione


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Commento

L’attesa per The Last of Us – Part II dà modo di concentrarsi su particolari del primo capitolo che potrebbero risultare fondamentali per capire al meglio il prossimo titolo di Naughty Dog. Il quadro premonitore, ad esempio, potrebbe aver anticipato il momento in cui la violenza è entrata definitivamente a far parte del personaggio di Ellie, con conseguenze che potremo verificare solo nel gioco in uscita a maggio. Voi avevate fatto caso al dipinto durante le prime sequenze del gioco?