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Quali sono le 15 differenze tra Silksong e Hollow Knight?

Dopo anni di attesa Silksong è realtà: Hornet porta con sé un mondo più vasto, ma quali sono le differenze col primo capitolo?

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Avatar di Patrizio Coccia

a cura di Patrizio Coccia

Staff Writer

Pubblicato il 08/09/2025 alle 09:50

Dopo anni di attesa (il progetto era nato addirittura come un DLC del primo Hollow Knight), Silksong è finalmente realtà. Pur mantenendo intatti l’atmosfera onirica e il fascino di Nidosacro, il nuovo capitolo introduce un mare di novità nel gameplay e nell’esplorazione.

Vi attendono nuove abilità, nuovi tipi di nemici e boss, modalità di movimento inedite e - sopra ogni altra cosa - una protagonista finalmente dotata di voce propria. È solo la punta dell’ago: scopriamo insieme quindici grandi differenze tra Hollow Knight: Silksong e il suo illustre predecessore.

Ascendere vs discendere

Una prima differenza fondamentale sta nell’impostazione del viaggio: mentre in Hollow Knight il Cavaliere scendeva progressivamente nelle profondità sotterranee di Nidosacro, in Silksong Hornet deve ascendere verso la vetta di un nuovo regno maledetto.

Hornet da Nidosacro si ritrova infatti prigioniera a Lungitela, un vasto reame dedicato al pellegrinaggio e alla fede, dove l’obiettivo è scalare fino alla cittadella splendente in cima al mondo. 

Ciò non significa che Silksong sia privo di aree sotterranee da esplorare - così come Hollow Knight includeva zone sopraelevate - ma l’idea di fondo è capovolta: Hornet risale un mondo nuovo per liberarlo dalla sua piaga, invertendo il percorso discendente compiuto dal Cavaliere nel primo capitolo.

Numero di panchine

Lungitela si rivela un regno grande più di Nidosacro, Team Cherry ha inserito più villaggi e aree estese - Greymoor, ad esempio, è stata definita “la zona più grande che abbiano mai creato”. 

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Un dato concreto per farsi un’idea della maggiore ampiezza del mondo di gioco è il numero di panchine (i punti di salvataggio): in Silksong ce ne sono circa 100, quasi il doppio rispetto alle 51 presenti nel Hollow Knight originale al lancio. Ciò si traduce non solo in una mappa più vasta, ma anche in un mondo più denso e variegato da esplorare.

Già il primo titolo ha visto aggiunte post-lancio che ne hanno arricchito la geografia, ma Silksong parte subito con l’ambizione di superare la portata di Nidosacro in termini di ambienti, attività e segreti da scoprire.

La voce di Hornet

Nel primo Hollow Knight il protagonista era muto per motivi di lore, limitandosi a versi durante i combattimenti. In Silksong, invece, Hornet non è affatto silenziosa.

Nei filmati e nelle sezioni di gioco la sentiamo emettere grida di battaglia caratteristiche come “Shaw!”, ma soprattutto Hornet parla con gli NPC condividendo osservazioni e pensieri, cosa impossibile per il Cavaliere. 

Avere una protagonista dotata di voce cambia sensibilmente la narrazione: dialoghi diretti arricchiscono la storia e danno maggior caratterizzazione al personaggio di Hornet. Non ci sono scelte multiple nei dialoghi, ma la sensazione è di una narrazione più esplicita e immediata rispetto al silenzioso eroe del capitolo precedente.

Equipaggiamento vs Amuleti

Nel primo Hollow Knight la personalizzazione del Cavaliere passava attraverso gli Amuleti, che offrivano bonus e modificatori di vario tipo. In Silksong, invece, il sistema di progressione è stato rivisto: Hornet non utilizza amuleti, ma può fare affidamento su una serie di strumenti (Tools).

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Questi oggetti, introdotti ufficialmente da Team Cherry nei trailer e nelle demo, comprendono armi, congegni e potenziamenti che si consumano con l’uso e che possono essere riparati tramite specifiche risorse. Il loro funzionamento ricorda quello di equipaggiamenti intercambiabili e offre una maggiore varietà rispetto al primo capitolo, ma senza ricalcare direttamente la struttura a tacche degli Amuleti di Nidosacro.

Al momento non esiste una conferma di slot o colori legati a un sistema di “Stemmi”, ma ciò che è certo è che i Tools permettono ad Hornet di ampliare notevolmente il ventaglio di approcci a combattimento ed esplorazione.

Effetti passivi degli Stemmi

Gli Stemmi non si limitano a fornire slot per equipaggiare strumenti: alcuni modificano anche le abilità base di Hornet conferendo effetti passivi unici. Ad esempio, il Claw Crest (Stemma dell’Artiglio) altera gli attacchi standard di Hornet, trasformando il suo fendente base in un colpo simile a un artiglio e la mossa in picchiata in un attacco rotante a mo’ di sega.

Ciò significa che cambiando lo stemma equipaggiato non si modificano solo i tool inseriti, ma anche lo stile di combattimento stesso di Hornet. Considerando il gran numero di Stemmi e di strumenti a disposizione, Silksong offre una varietà di build e approcci ancora più ampia rispetto alle combinazioni di amuleti del primo Hollow Knight.

I giocatori possono sperimentare diverse sinergie tra effetti passivi degli stemmi e strumenti attivi, adattando Hornet al proprio stile di gioco in maniera molto flessibile.

Mantelli multipli

Nel titolo originale l’equipaggiamento era piuttosto statico: il Cavaliere aveva un unico mantello e migliorava le proprie capacità ottenendo abilità di movimento (come il mantello del re per il doppio salto, il frammento d’ala ecc.), senza cambiare mai armatura.

In Silksong, invece, troviamo i mantelli multipli. Nei filmati e nelle sezioni di gioco Hornet ottiene varie abilità di movimento - ad esempio spicca ali per un doppio salto, fluttua planando in aria o scatta via su quattro zampe come un ragno - e questi poteri sono associati a differenti mantelli o costumi.

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Il mantello standard di Hornet è infatti trattato come un oggetto nell’inventario, confermando la possibilità di sostituirlo con altri. Non è possibile utilizzare due abilità di movimento diverse contemporaneamente, il che obbliga a scegliere quale mantello indossare in base alla situazione, aggiungendo un ulteriore livello di strategia nell’esplorazione.

Seta vs Anima

Anche le risorse energetiche a disposizione del personaggio cambiano tra i due titoli. In Hollow Knight il Cavaliere raccoglieva Anima dai nemici colpendoli, immagazzinandola in un globo bianco, e la usava sia per curarsi sia per lanciare incantesimi.

Hornet invece attinge potere dalla Seta, in linea con il tema del filo che la contraddistingue. La meccanica di base è simile - la Seta si accumula danneggiando i nemici e può essere potenziata aumentando la capienza massima - ma il suo utilizzo presenta differenze importanti.

Ad esempio, Hornet consuma un’intera riserva di Seta per effettuare una guarigione istantanea che ripristina salute in combattimento. Questo metodo di cura è più rapido rispetto a quello del Cavaliere (che doveva concentrare l’Anima per qualche secondo per curarsi gradualmente), ma è anche più rischioso: se Hornet viene colpita mentre esegue il bendaggio, perde tutta la Seta spesa e la cura viene annullata. 

In sostanza, Silksong incoraggia un approccio aggressivo per ricaricare la Seta e utilizzarla al momento giusto, rendendo il ritmo di gioco più veloce e spingendo i giocatori a non restare sulla difensiva per troppo tempo.

Incantesimi di seta vs incantesimi dell’Anima

Così come l’energia che li alimenta, anche gli incantesimi offensivi di Hornet differiscono da quelli del Cavaliere. In Hollow Knight avevamo abilità come Spirito Vendicativo (proiettile a distanza), Spettri Urlanti (attacco ad area verso l’alto) o Impeto Devastante (schianto a terra), tutte alimentate dall’Anima e potenziabili in versioni oscure avanzate.

In Silksong, Hornet impara nuovi incantesimi di Seta che rispecchiano in parte quelle funzioni ma con il suo stile. Alcuni esempi includono Silk Spear, una lancia di seta che perfora più nemici di fila, Gossamer Storm, un turbine di fili di seta che colpisce in area tutt’intorno a Hornet, e Silk Dash, uno scatto d’attacco in avanti che rende invulnerabili per un breve istante.

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Anche l’uso degli incantesimi in Silksong è legato alla seta disponibile: Hornet deve valutare se usare la preziosa risorsa per curarsi o per scatenare queste mosse speciali. Esistono inoltre potenziamenti e varianti avanzate, analoghe ai poteri Ombra del primo gioco.

Parata

Nel gioco originale esisteva una sorta di parry implicito: colpendo un nemico esattamente nello stesso istante in cui attaccava, il Cavaliere poteva deflettere il colpo senza subire danni. Si trattava però di una dinamica non esplicitata, più simile a un caso di tempismo perfetto che a una mossa dedicata. In Hollow Knight: Silksong, invece, la parata diventa un’abilità vera e propria a disposizione di Hornet.

La cacciatrice utilizza un filo di seta per bloccare un attacco in arrivo e controbattere subito dopo. Ciò rende la meccanica del parry più accessibile e centrale nel combattimento rispetto al primo titolo.

I giocatori possono così padroneggiare parate intenzionali, aggiungendo un elemento tecnico in più negli scontri: un tempismo ben calibrato annulla l’offensiva nemica e apre una finestra per colpire, premiando i riflessi e la conoscenza dei pattern avversari.

Strumenti rossi

La categoria dei Tools (strumenti) è una novità di Silksong che va a integrare e ampliare l’arsenale di Hornet. Gli strumenti rossi rappresentano i tool offensivi attivi: vere e proprie armi e gadget d’attacco che Hornet può utilizzare, soggetti però a consumo.

Ogni strumento rosso infatti si rompe dopo un certo numero di utilizzi, costringendo il giocatore a ripararlo spendendo frammenti di conchiglia per poterne disporre nuovamente. Questa meccanica ricorda la durabilità, ma bilanciata dal fatto che gli strumenti possono essere riparati e riutilizzati.

La varietà di strumenti rossi confermata è notevole: si va da armi da lancio come i Tricardi (tri-pin) che colpiscono a distanza, a bombe come il Pimpillo che esplode all’impatto, fino ad attacchi speciali come un trapano roteante verso il basso.

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Questi tool ampliano le opzioni offensive di Hornet ben oltre il semplice ago, soddisfacendo chi nel primo Hollow Knight desiderava più armi ed oggetti tipici del genere Metroidvania. Bisogna però gestirli con criterio, riparandoli quando necessario, per non restare sprovvisti dell’arma secondaria proprio nei momenti critici.

Strumenti blu e gialli

Accanto agli strumenti offensivi, Silksong introduce anche strumenti blu e gialli, che forniscono effetti di supporto o di utilità invece di attacchi diretti.

Questi strumenti arricchiscono la personalizzazione di Hornet e permettono di affrontare le sfide con approcci diversi. Alcuni esempi concreti mostrati nel gioco includono la Campana di Magma, che riduce i danni da calore e lava nelle aree delle Deep Docks, oppure oggetti che aumentano la velocità di movimento, facilitano la raccolta di risorse o migliorano la rigenerazione della Seta.

La loro gestione è legata agli Stemmi, ciascuno con slot specifici per ospitare strumenti di determinati colori. Questo sistema obbliga il giocatore a fare scelte strategiche: puntare su un approccio aggressivo, potenziare la difesa o privilegiare la praticità nell’esplorazione, a seconda della combinazione di strumenti blu e gialli che si decide di equipaggiare.

Nemici più complessi

Hollow Knight: Silksong vanta non solo più nemici, ma nemici anche più evoluti nel comportamento. Il sequel include oltre 200 nuovi tipi di avversari, superando così i circa 140 presenti nel primo gioco.

Questo aumento di varietà è accompagnato da un’intelligenza e complessità maggiori: i nemici sono più “intelligenti” e reattivi, in grado di tenere testa alla maggiore mobilità di Hornet. Alcuni esempi si vedono nelle boss fight: durante uno scontro, l’avversaria Lace può essere buttata nella lava, ma invece di subire passivamente il danno riemerge rapidamente fuori dal liquido incandescente, pronta a continuare la battaglia.

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Situazioni simili indicano che i nemici di Silksong hanno schemi di attacco più articolati e failsafe per evitare di essere sfruttati con tattiche facili. Insomma, ci troviamo davanti a creature che sfruttano meglio l’ambiente e reagiscono con astuzia, rendendo l’esplorazione di Lungitela ancora più pericolosa e coinvolgente.

Più impegnativo di Hollow Knight

Tutta questa rapidità e complessità in più si traducono, prevedibilmente, in un’esperienza ancora più impegnativa rispetto al primo Hollow Knight.

Molti giocatori che hanno provato Silksong riportano che il sequel li ha messi alla prova sin dalle prime aree: nemici più aggressivi già nelle zone iniziali, trappole ambientali mortali e boss che richiedono di padroneggiare presto le nuove meccaniche. Parte dell’aumento di difficoltà sta proprio nell’adattarsi al gameplay di Hornet, più veloce e tecnico, e nell’imparare a usare strumenti e seta in modo efficace.

Inoltre Team Cherry ha rimosso il pogo infinito sui nemici - la tecnica nel primo gioco che permetteva al Cavaliere di rimbalzare indefinitamente sulla testa dei nemici colpendoli verso il basso. In Silksong questo trucco non è più attuabile senza limiti, il che obbliga i giocatori a trovare strategie alternative.

Nonostante tutto, gli sviluppatori hanno mantenuto il gioco accessibile ai nuovi arrivati, bilanciando la sfida con accorgimenti per non scoraggiare i principianti. Silksong offre dunque sia un’esperienza tosta ai veterani, sia un ingresso graduale ai neofiti.

Needolin vs Aculeo dei sogni

Nel primo Hollow Knight uno degli strumenti chiave era l’Aculeo dei sogni (Dream Nail), un artefatto mistico che permetteva al Cavaliere di entrare nel mondo dei sogni, leggere i pensieri delle creature e affrontare guerrieri onirici nascosti.

In Silksong, Hornet ottiene un oggetto chiamato Needolin: il nome (crasi di needle e violin) fa capire che si tratta di utilizzare il suo fidato ago come uno strumento musicale. Durante il gioco Needolin compare nell’inventario ma il suo effetto rimane avvolto nel mistero fino ad un certo punto del gioco. 

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Ad esempio, si tratta di canzoni da eseguire in specifici punti per far accadere qualcosa nel mondo di gioco – oppure di una meccanica per interagire con determinati NPC sensibili alla musica. D’altronde Silksong significa proprio “Canto di seta”: non è sorprendente che Hornet debba letteralmente suonare la “canzone” della seta per progredire in alcuni frangenti. 

Disattivare l’HUD

Un’ultima differenza, piccola ma gradita, è la possibilità in Silksong di disattivare l’interfaccia (HUD) con un’opzione dedicata. In Hollow Knight, senza l’ausilio di mod, non era possibile nascondere gli indicatori a schermo - come maschere della salute, globi dell’Anima, geo e così via - cosa comprensibile dato che sapere quanta energia si aveva a disposizione era cruciale.

Tuttavia, per chi ama l’immersione totale nell’atmosfera, Silksong offre la scelta di giocare senza HUD. In questo modo si può esplorare Lungitela godendosi appieno la splendida grafica disegnata a mano e l’impatto artistico degli scenari, senza alcun elemento sovraimpresso.

Certo, rinunciare alle informazioni a schermo rende l’avventura più ostica - non si ha sott’occhio quanta Seta è rimasta o quanta salute è disponibile - ma è un’opzione pensata per i puristi dell’estetica e per chi vuole vivere l’esperienza in maniera più cinematografica.

Fonte dell'articolo: gamingbolt.com

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