Non ho (ancora) giocato il gioco in questione, ma il mio pensiero sulla questione difficoltà è relativo: una cosa non ha lo stesso livello di difficoltà per tutti, quindi per alcuni una cosa per me ostica potrebbe essere invece accessibile. Detto questo, però, la difficoltà è anche un'arma a doppio taglio e calibrarla in modo sensato è una cosa difficile.
Non sono (del tutto) d'accordo con il «siamo noi che siamo diventati troppo facili», che (per carità) in parte è certamente vero, ma in parte è (anche) una "scusa" per "giustificare" le esagerazioni. Perché la difficoltà estrema non è solo «il brivido di un ostacolo superato quando ormai non ci credevamo più», è anche frustrazione, noia o l'errore della progettazione di un gioco. Si, perché non sempre si può attribuire la difficoltà alla "pigrizia" del giocatore. Ci sarà sempre chi supererà il livello X o il boss Y, magari dopo centinaia di tentativi, ma questo non è per forza segno di sfidante giocabilità, anzi.
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Non ho (ancora) giocato il gioco in questione, ma il mio pensiero sulla questione difficoltà è relativo: una cosa non ha lo stesso livello di difficoltà per tutti, quindi per alcuni una cosa per me ostica potrebbe essere invece accessibile. Detto questo, però, la difficoltà è anche un'arma a doppio taglio e calibrarla in modo sensato è una cosa difficile. Non sono (del tutto) d'accordo con il «siamo noi che siamo diventati troppo facili», che (per carità) in parte è certamente vero, ma in parte è (anche) una "scusa" per "giustificare" le esagerazioni. Perché la difficoltà estrema non è solo «il brivido di un ostacolo superato quando ormai non ci credevamo più», è anche frustrazione, noia o l'errore della progettazione di un gioco. Si, perché non sempre si può attribuire la difficoltà alla "pigrizia" del giocatore. Ci sarà sempre chi supererà il livello X o il boss Y, magari dopo centinaia di tentativi, ma questo non è per forza segno di sfidante giocabilità, anzi.
Il rischio è confondere la “sfida ben pensata” con la “punitività gratuita”. Una boss fight che ti costringe a osservare pattern, a migliorare il timing e a crescere come giocatore può essere appagante. Ma un livello che ti obbliga a ripetere per ore un segmento noioso o a subire colpi imprevedibili che non puoi evitare nemmeno con abilità, quello sì che scivola nella frustrazione. Non è questione di “pigrizia”, ma di coerenza progettuale: il gioco deve metterti davanti un ostacolo che tu puoi superare usando ciò che hai imparato, non ostacolarti per il semplice gusto di dirti “sei morto di nuovo”.

Sul “siamo diventati troppo facili”: vero, i tempi sono cambiati e l’approccio dei giocatori si è evoluto. Ma non è un alibi per giustificare design mal costruiti. La difficoltà rimane un linguaggio, un modo per comunicare con chi gioca, e come ogni linguaggio può essere usato con intelligenza o con superficialità.
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la recensione non arriva più?
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la recensione non arriva più?
Questa settimana, ma non la scriverò io.
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E' il risultato di anni di vernice gialla, purtroppo.
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E' il risultato di anni di vernice gialla, purtroppo.
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Totalmente d'accordo.
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In questo caso non sono assolutamente d'accordo e spiego perchè.

Chiaramente resta una mia opinione ma tengo a precisare che gioco tantissimi Metridvania anche difficili e nello specifico ho giocato il primo Hollow Knight e lo amo a tal punto da essere il mio Metroidvania preferito, ho fatto il 110% e ci ho giocato circa 100 ore, mi mancano solo gli ultimi due pantheon e poi ho fatto tutto, anche il cammino del dolore e boss facoltativi come Grimm dell'incubo, quindi non sono uno che a giocato a cose solo semplici.

A differenza del primo quì trovo e come delle forzature nella difficoltà, alcune anche artificiose, soprattutto 3:

- troppi colpi ai nemici

- il doppio danno, anche solo toccando certi boss

- i boss/assedi con pattern troppo randomici.


Il primo (troppi colpi ai nemici) lo tollero, non è un grosso problema se non fosse quando si lega altri due che trovo davvero eccessivi e spiego perchè.

Nel primo titolo la curva di difficoltà l'ho trovavo perfetta, divertentissimo girare in mappa con nemici più o meno ostici e parti platforming idem, e le boss fight erano epiche, anche quelle molto difficili.

Quì invece anche solo girare in mappa richiede un'estrema attenzione con diversi punti che trovo frustranti e quando devi rifare i boss in certi passaggi è davvero snervante rifare quei tratti di strada, non ne capisco il senso se non appunto generare frustrazione.

Ma soprattutto quando mi vedo arrivare ad un boss che solo se mi tocca mi fa due danni lo trovo davvero esagerato, soprattutto se non è un boss trial and errore. Nel primo capitolo solo i boss ascesi facevano due danni, quì anche alcuni nemici normali. Mi poteva stare bene se il doppio danno lo si prendeva con certe mosse, come noi abbiamo mosse più potenti le possono avere anche i nemici, ma con quello che ne consegue, ad esempio mosse più lente o che ti lasciano scoperto, no che tocco un boss e mi becco due danni anche se non mi ha attaccato. Per non parlare che la finestra di invulnerabilità è quasi nulla a volte vengo colpito due volte consecutive che manco me ne accorgo.

Ma soprattutto ho superato dei boss anche dopo 20-30 tentativi ma non mi sono divertito, perchè li ho superati senza aver davvero masterato il nemico ma PER CASO e non perchè l'ho fatto meglio di prima, se li riprovassi perderei di sicuro ancora diverse volte e questo lo trovo davvero fatto male(Non mi è capitato con tutti i boss ma già con troppi e sono a circa 14 ore).

Nel primo capitolo era una goduria fare le boss fight, ad ogni try diventavi più bravo e sentivi un senso di appagamento anche se perdevi per poi godere alla grande quando battevi il boss, non c'era mai frustrazione perchè appunto ad ogni tentativo imparavi qalcosa, anche se ci volevano 2-3 ore o più.

Alla fine quando superavi il boss eri davvero più forte di lui e da quel momento lo potevi rifare tutte le volte e a stento ti toccava o neanche, una curva davvero perfetta e appagante ad ogni tentativo.

Questa è la differenza di esperienza che riscontro tra il primo e il secondo capitolo, e non mi sono ammorbidito perchè nel frattempo ho giocato diversi titoli tosti.

Questo resta il MIO parere quindi TOTALMENTE SOGGETTIVO, ma vedo nei commenti che sto leggendo quà e là molte persone che condividono queste problematiche. E'chiaro che questi non sono difetti oggettivi appunto, ma scelte volute dal team, che però onestamente faccio davvero fatica a capire e che personalmente non mi stanno minimanete facendo godere il titolo come il primo.
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Finalmente hai fatto un articolo interessante!Non sono i giochi difficili,ma la nuova generazione incapace di applicarsi.
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Non mi trovo particolarmente d'accordo.
Non si può sempre ricorrere alla polemica evergreen del 'eh, ma ci siamo inflacciditi', ci sono volte in cui una sfida per essere valida dev'essere opportunamente calibrata e non mi pare affatto questo il caso.
Dev'essere sempre una combinazione (difficile da ottenere, eh, se no sviluppare sarebbe molto facile) tra sfida e scorrevolezza, un ritmo che tiene incollati pur richiedendo una certa abilità e crescita delle capacità.
Chiudere un occhio, in questo caso, personalmente non mi sembra diverso dallo stringersi ulteriormente il cilicio - mi fa male, mi snerva, ma lo accetto perché 'gli sviluppatori hanno voluto così'.
Salvo poi andare incontro ad esiti opposti a quelli sperati (come fa notare più di una persona) nel momento della vittoria, segnale inopinabile del fatto che qualcosa non stia girando nel verso giusto.
Ci siamo abituati male? Può darsi, ma allo stesso tempo una sfida dev'essere resa appetibile, altrimenti è solo masochismo.
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In questo caso non sono assolutamente d'accordo e spiego perchè. Chiaramente resta una mia opinione ma tengo a precisare che gioco tantissimi Metridvania anche difficili e nello specifico ho giocato il primo Hollow Knight e lo amo a tal punto da essere il mio Metroidvania preferito, ho fatto il 110% e ci ho giocato circa 100 ore, mi mancano solo gli ultimi due pantheon e poi ho fatto tutto, anche il cammino del dolore e boss facoltativi come Grimm dell'incubo, quindi non sono uno che a giocato a cose solo semplici. A differenza del primo quì trovo e come delle forzature nella difficoltà, alcune anche artificiose, soprattutto 3: - troppi colpi ai nemici - il doppio danno, anche solo toccando certi boss - i boss/assedi con pattern troppo randomici. Il primo (troppi colpi ai nemici) lo tollero, non è un grosso problema se non fosse quando si lega altri due che trovo davvero eccessivi e spiego perchè. Nel primo titolo la curva di difficoltà l'ho trovavo perfetta, divertentissimo girare in mappa con nemici più o meno ostici e parti platforming idem, e le boss fight erano epiche, anche quelle molto difficili. Quì invece anche solo girare in mappa richiede un'estrema attenzione con diversi punti che trovo frustranti e quando devi rifare i boss in certi passaggi è davvero snervante rifare quei tratti di strada, non ne capisco il senso se non appunto generare frustrazione. Ma soprattutto quando mi vedo arrivare ad un boss che solo se mi tocca mi fa due danni lo trovo davvero esagerato, soprattutto se non è un boss trial and errore. Nel primo capitolo solo i boss ascesi facevano due danni, quì anche alcuni nemici normali. Mi poteva stare bene se il doppio danno lo si prendeva con certe mosse, come noi abbiamo mosse più potenti le possono avere anche i nemici, ma con quello che ne consegue, ad esempio mosse più lente o che ti lasciano scoperto, no che tocco un boss e mi becco due danni anche se non mi ha attaccato. Per non parlare che la finestra di invulnerabilità è quasi nulla a volte vengo colpito due volte consecutive che manco me ne accorgo. Ma soprattutto ho superato dei boss anche dopo 20-30 tentativi ma non mi sono divertito, perchè li ho superati senza aver davvero masterato il nemico ma PER CASO e non perchè l'ho fatto meglio di prima, se li riprovassi perderei di sicuro ancora diverse volte e questo lo trovo davvero fatto male(Non mi è capitato con tutti i boss ma già con troppi e sono a circa 14 ore). Nel primo capitolo era una goduria fare le boss fight, ad ogni try diventavi più bravo e sentivi un senso di appagamento anche se perdevi per poi godere alla grande quando battevi il boss, non c'era mai frustrazione perchè appunto ad ogni tentativo imparavi qalcosa, anche se ci volevano 2-3 ore o più. Alla fine quando superavi il boss eri davvero più forte di lui e da quel momento lo potevi rifare tutte le volte e a stento ti toccava o neanche, una curva davvero perfetta e appagante ad ogni tentativo. Questa è la differenza di esperienza che riscontro tra il primo e il secondo capitolo, e non mi sono ammorbidito perchè nel frattempo ho giocato diversi titoli tosti. Questo resta il MIO parere quindi TOTALMENTE SOGGETTIVO, ma vedo nei commenti che sto leggendo quà e là molte persone che condividono queste problematiche. E'chiaro che questi non sono difetti oggettivi appunto, ma scelte volute dal team, che però onestamente faccio davvero fatica a capire e che personalmente non mi stanno minimanete facendo godere il titolo come il primo.
Tldr
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Mammamia che finaccia che ha fatto questo sito ragazzi…
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Esatto, quello che ho detto io (tu però lo hai scritto decisamente meglio): la colpa non è “solo” o “sempre” del giocatore.
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Come ho detto, non ho (ancora) giocato a questo gioco, ed ho poca esperienza del primo (ma ora mi rimetto sotto…), comunque penso che il problema stia anche nel fatto che ora abbiano spostato tutto sul “subito e velocemente” (pensate solo al modo di fruire le serie televisive oggi…) e le persone non hanno più “voglia” di stare dietro alle cose più di quello che loro ritengono necessario, perché sono subito “distratte” da quel nuovo titolo (o telefilm, o quello che volete). Questo indipendentemente dall’osticità del gioco. Ovviamente non parlo degli appassionati, ma del pubblico medio che, piaccia o meno, è quello che (purtroppo) fa il mercato.
Questo, ovviamente, al netto della tua analisi sul titolo in questione del quale, tra l’altro, anche un mio conoscente dice più o meno quello che hai scritto tu.
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La domanda giusta è "perché dopo una giornata di lavoro, famiglia, impegni e rompimenti vari, devo soffrire per un videogioco"?
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Io lo trovo bellissimo. La difficoltà è proprio il succo del gioco, faticare un po' per crescere ed arrivare in alto. E ho anche reiniziato Hollow Knight. I souls per me sono difficili, ma soltanto perché bisogna dedicarci il tempo giusto per capire come proseguire . Man mano che si prende la mano si prosegue. Come è stato detto nel articolo è come la vita: bisogna faticare per salire in alto.
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Tldr
Sì, ma almeno rispondi.
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Basterebbe inserire la possibilità di scegliere, appena installato il gioco, fra facile medio e difficile, così ognuno se lo gioca come vuole (e può).
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