ASUS ROG Ally è qui per restare: vi raccontiamo com'è

Abbiamo appreso da ASUS tutti i dettagli di ROG Ally, la console/PC che vuole lanciare la sfida a Steam Deck: vi raccontiamo le prime impressioni.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Diciamoci pure la verità: quando ASUS ha tirato fuori dal cilindro ROG Ally, abbiamo un po' tutti pensato a un elaborato pesce d'aprile, considerando la data dell'annuncio. Invece la sua nuova console (ma in realtà è un PC) handheld, che punta forte al mercato occupato da esponenti di spicco come Steam Deck, non solo esiste davvero – ma è anche determinata a fare la parte del leone.

Siamo stati invitati da ASUS a una presentazione digitale che ci ha svelato tutto quello che c'è da sapere, per ora, su Ally – mentre il nostro direttore Andrea Ferrario ha avuto la possibilità di provarla con mano.

ROG Ally ha tutte le carte in regola per conquistare i videogiocatori? Cosa si nasconde sotto alla sua livrea bianca? Facciamo il punto su tutto quello che c'è da sapere.

ASUS ROG Ally e specifiche tecniche

Per darvi da subito un'idea più chiara del progetto che ha in mente ASUS, sottolineiamo alcune delle specifiche tecniche che sono state già rese note, a partire dalla CPU. Il produttore ci ha spiegato che Ally monterà un processore custom AMD Ryzen Z1 (o in alternativa Z1 Extreme, probabilmente in una variante più costosa) che è stato elaborato con AMD specificamente per il gioco in portabilità.

Il chip in questione ha 6 core (o 8 core nella versione Extreme) e un'architettura Zen4 RDNA 3. Animerà i videogiochi che saranno mossi anche da 16 GB di RAM LPDDR5 e che saranno mostrati su un display touchscreen che vuole fare da fiore all'occhiello.

Se, ad esempio, una delle cose che lasciavano più perplessi di Steam Deck era proprio il suo display (1280x800), in questo caso avremo un 7" full HD (fino a 1920x1080) con refresh rate a 120 Hz, tempo di risposta di 7ms e, soprattutto, un rapporto di 16:9.

I 16:10 di Steam Deck, ricorderete, lasciavano delle fastidiose bande nere in alto e in basso qualora il gioco non prevedesse, dalle impostazioni, il supporto a quel rapporto: un problema che Ally dovrebbe risolvere, mantenendo i tradizionali 16:9 e permettendovi così di giocare con comodità a 1920x1080 o 1280x720, senza bande nere di sorta.

Visto di persona, come ci ha raccontato il nostro direttore, il display lascia qualche riserva sulla gestione dei riflessi alla luce: ASUS ha assicurato che sarà trattato a dovere (con una finitura Corning DXC) e che è uno dei punti chiave della sua proposta – permettervi di giocare anche al sole –, quindi aspettiamo di vedere un sample della versione finale per esprimerci in modo definitivo, in tal senso.

Per quanto riguarda lo spazio di archiviazione, durante la presentazione si è parlato di PCI Express 4.0 SSD da 512 GB (che dovrebbe raggiungere fino a 4.5 GB/s), oltre che della possibilità di utilizzo di Micro SD UHS-II (in questo caso, fino a 312 MB/s). Secondo i dati forniti dal produttore, da SSD Ally dovrebbe caricare Cyberpunk 2077 in 26,86 secondi, in 27,92 dallo slot Micro SD. Per quanto riguarda Control, caricherebbe in 33,05 secondi da SSD e in 34,52 secondi da Micro SD.

In caso Ally dovesse arrivare sul mercato in più varianti, rimane da capire se e come potrebbero cambiare le dimensioni dello spazio di archiviazione e se seguiranno un modello simile a quello di Deck.

In merito al comparto audio, invece, ASUS ha anticipato che avremo due speaker frontali con supporto a Dolby Atmos e Hi-Res Audio.

Di seguito, riassumiamo tutte le specifiche già note.

Sistema operativo Windows 11 (con Armoury Crate SE)
CPU AMD Ryzen Z1 (o Z1 Extreme) con architettura Zen 4 RDNA 3 4NM
Display
  • touchscreen 7" 1080p a 120Hz con Free-Sync
  • 16:9
  • tempo di risposta di 7 ms
  • sRGB 100%, 1000:1 di contrasto, 500 nits
  • Gorilla Glass DXC Victus
Memoria 16 GB LPDDR5
Archiviazione
  • PCI Express 4.0 SSD M.2-2230 512 GB (fino a 4.5 GB/s)
  • Slot Micro SD UHS-II (fino a 312 MB/s)
Connessione Wi-Fi 6E
Audio Doppio speaker frontale con Hi-Res Audio e Dolby Atmos
Peso 608 grammi

Sì, ma è comoda?

Per un motivo o per un altro, le piattaforme handheld spesso non riescono ad accontentare tutti, in termini di ergonomia. In merito a Nintendo Switch, ad esempio, alcuni giocatori lamentano il design molto regolare e poco "accogliente" dei Joy-Con, mentre per Steam Deck si è discusso tanto dell'impugnatura e dello spessore del corpo del dispositivo.

A tal proposito, durante la presentazione ASUS ha sottolineato a più riprese di aver progettato Ally a partire dalle mani dei videogiocatori. Nella nostra prova, Andrea Ferrario ha effettivamente trovato piuttosto comoda l'impugnatura – ma va detto che la sessione di gioco è durata non più di mezz'ora e bisognerà testarla molto più a lungo per farsi un'idea più precisa.

Sul corpo di Ally, comunque, sono presenti delle curvature e delle inclinazioni pensate proprio per accogliere la presa del giocatore, con i pulsanti disposti a misura di pollice: abbiamo il pattern del controller di Xbox, sia nei pulsanti figura (A, B, X, Y) sia nella disposizione degli stick analogici asimmetrici. Abbiamo anche un d-pad circolare, i grilletti piuttosto solidi e con una buona texture e due tasti macro sul retro programmabili, più sporgenti e pronunciati rispetto a quelli che troviamo su Deck.

Il produttore ci ha spiegato che sarà possibile personalizzare alcuni aspetti del controller, come corsa dei grilletti, zona morta degli stick e forza del feedback aptico, per adattarli al gioco che stiamo affrontando. Sul retro di Ally, in termini di ergonomia, si fa poi apprezzare anche la texture diamantata nell'impugnatura, che rende la presa più salda. 

ASUS ha evidenziato a più riprese il peso di 608 grammi (leggermente di meno rispetto ai circa 669 grammi di Deck, circa il doppio rispetto a Switch OLED, per darvi una proporzione), sottolineando come sia riuscita a tenerlo più o meno contenuto pur inserendo anche un sistema di dissipazione del calore con doppia ventola che genera poco rumore (si parla di circa 20 db, ma anche qui verificheremo al momento opportuno in sedute di gioco più lunghe e più probanti).

Il risultato, insomma, sembra quello di una piattaforma handheld dalla presa solida ma comunque familiare, che non pesa significativamente di meno rispetto ad altre proposte sul mercato ma che dà già alla prima occhiata una sensazione di grande solidità.

Al fronte ergonomico si somma poi, come noterete, anche un design nello stile ROG, con inserti che richiamano il logo della linea gaming di ASUS e alcuni dettagli RGB, sul retro e sotto gli stick analogici, che provano a dare all'occhio la sua non sottovalutabile parte.

Un PC da tenere in mano

Evidenziamo che, un po' come altre proposte sul mercato, anche Ally è in realtà un PC adattato alla forma di una console portatile. Riprende il concetto di Nintendo Switch nel fatto che sia possibile dotarlo di una base opzionale (un dock, un po' come quello lanciato di recente per Steam Deck) per la trasmissione a uno schermo esterno e la ricarica. Essendo Ally dotata di una sola porta USB, inoltre, la base può essere comoda anche per il collegamento di altri accessori, come mouse o tastiera – qualora lo si desiderasse.

ASUS ci ha già confermato anche che ci saranno degli accessori specifici per strizzare l'occhio a giocatori diversi: qualcuno sarà interessato solo a giocare in solitudine e a farlo stando comodamente sul divano, qualcuno potrebbe voler spingere la grafica al massimo compromettendo la portabilità – e, in quel caso, è previsto l'affiancamento di ROG XG Mobile, che rende Ally un vero e proprio computer, con performance che arrivano fino a quelle di una GPU 4090 laptop.

Insomma, l'idea che emerge è quella di un'esperienza che vuole essere il più scalabile possibile, ma per la quale gli accessori rappresentano un extra. Il giocatore che vorrà solo comprare Ally e giocarci sul divano potrà farlo senza il bisogno di aggiungere altro a quello che troverà già incluso nella confezione.

Ma a cosa giocheremo su ROG Ally?

Perché abbiamo ribadito tante volte che parliamo di un PC nel corpo di una console? Perché in questo caso il sistema operativo su cui girerà Ally è proprio Windows 11. Su questo sarà disponibile anche Armoury Crate SE, una versione speciale dell'hub di ASUS che permetterà fin dall'avvio di trovare tutti i giochi installati ed eseguirli in pochi click, senza la necessità di gironzolare per le schermate di Windows.

Volendo, però, si può accedere al sistema operativo completo (non comodissimo su uno schermo touch da 7", come immaginerete: meglio collegare un mouse). Questo significa che Ally vuole essere compatibile con qualsiasi client per videogiochi che può girare normalmente su Windows. ASUS ci ha confermato che includerà tre mesi di Game Pass Ultimate con il suo acquisto, a sottolineare l'idillio trovato con Microsoft.

La possibilità di accedere ai giochi di PC Game Pass (oltre a quelli in cloud) si sposa alla conferma che sarà possibile giocare anche ai giochi di Steam, ad esempio, a quelli di Epic Games Store, di Battle.Net, di Origin di EA, di Ubisoft e così via. Idealmente, insomma, non ci sono limiti perché Ally ragiona e funziona come un PC. D'altro canto, questo potrebbe significare il bisogno di essere un po' più scaltri nelle impostazioni dei singoli giochi, per permettere loro di girare al meglio delle possibilità rispetto a quanto accade con una piattaforma più centralizzata come Steam Deck.

Il nostro direttore durante l'evento in presenza ha potuto testare solo Doom e ha apprezzato il fatto che Ally scalasse bene la risoluzione, favorendo un alto frame rate. Per impressioni più dettagliate, però, bisognerà attendere una prova più articolata.

In definitiva

Se, insomma, eravamo partiti dall'idea che potesse essere uno scherzo piuttosto affascinante, ASUS ROG Ally è invece pronta ad affacciarsi sul mercato con l'intenzione di fare la parte del leone in quella "nicchia" di mercato che Steam Deck ha reso seducente per molti.

A tal proposito, ovviamente, molto farà il prezzo. Per ora ASUS non si è sbilanciata (si dice che dovrebbe comunque rimanere sotto i $1.000), ma presentarsi con un costo di listino concorrenziale rispetto a quello delle altre proposte potrebbe convincere molti giocatori a dirigersi verso Ally, visto l'alto numero di client supportati.

L'idea che un player storico del mondo del gaming PC stia provando a strizzare l'occhio con decisione anche a chi cerca una piattaforma da gioco molto più simile a quella di una console, insomma, potrebbe dare un'ulteriore scossa al panorama delle handheld. E se ci sono molte proposte che si danno battaglia per migliorarsi e offrire grandi esperienze, per i videogiocatori non può che essere un bene.

Rimaniamo in attesa di riferirvi ulteriori dettagli su prezzi e lancio di ROG Ally, quando ASUS li renderà noti.