SpazioGames Logo
Vai a Cultura POP
  • News
    News Recensioni Anteprime Rubriche Speciali Guide Prossime Uscite
  • Recensioni
    • EA Sports FC 26 è il gioco di calcio per tutti? | Recensione EA Sports FC 26 | Recens...
      XSX , PS5 , SWITCH2 , PC , XONE , PS4 , SWITCH
      8.2
    • Patchwork | Recensione - Il duello tra pezze e bottoni Patchwork
      9.0
    • Dying Light: The Beast, si torna agli albori? | Recensione Dying Light: The Beast |...
      PC , PS5 , XSX
      8.0
    • Towa And The Guardians Of The Sacred Tree è un roguelite che sorprende | Recensione Towa and the Guardians o...
      PC , SWITCH , XSX , PS5
      8.3
    • Com'è Star Wars: Outlaws su Nintendo Switch 2? | Recensione Star Wars: Outlaws
      SWITCH2
      7.8
    Mostra tutti i giochi Mostra tutti i prodotti
  • Originals
  • Quiz
  • Forum
  • Social
      Youtube Facebook Twitter Threads Tiktok Twitch Instagram Telegram Feed

Novità!

Prova la nuova modalità di navigazione con le storie!

Vai a Cultura POP
Accedi a Xenforo

Social Media, Videogiochi e Death Stranding: La Spina Dorsale del Restar Connessi

Advertisement

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Redazione SpazioGames

a cura di Redazione SpazioGames

Pubblicato il 26/02/2018 alle 00:00

Articolo a cura di Michelangelo “SnakePleesken07” De Cesare

Dall’alba dei tempi il progresso umano è stato contraddistinto dal superamento di barriere, distanze fisiche distinte tra il pensare qualcosa e poterlo mettere in pratica. Significativo è stato l’avvicinamento fra le persone, il raggrupparsi dietro vessilli comuni in nome di un unico scopo: i primi uomini si unirono in comunità per poter sopravvivere e progredire, e per oltre due millenni hanno cercato di espandere quel legame e restare sempre insieme.Un pezzettino alla volta, gradino dopo gradino, hanno dato alla luce idee e strumenti votati a quella volontà di poter restare vicini anche quando lontani; oggi tale inventiva ha raggiunto vette inimmaginabili fino a pochi anni fa, dando vita a  tecnologie fuori dal comune che stanno ridisegnando l’orizzonte della comunicazione: fra queste luci quella dello smartphone è quella che oggi brilla di più, accesa dell’intensità di tutte le altre che coadiuva al suo interno.Un oggetto così piccolo eppure così versatile, in grado non solo di comunicare ma, soprattutto, di connettere  persone agli antipodi, che siano essi distanze geografiche o culturali.La realtà contemporanea è sempre più soggetta all’influenza esercitata dalle possibilità dello smartphone e dai nuovi modi di comunicare dei social network e, di conseguenza, lo è anche il medium videoludico.Di recente Norman Reedus ha avuto modo di esprimersi su cosa potremo aspettarci dal prossimo lavoro di Hideo Kojima, quel Death Stranding di cui lo stesso attore americano sarà protagonista. Nelle sue dichiarazioni, la star di The Walking Dead ha fatto riferimento a come il gameplay del progetto di Kojima Productions sarà intimamente legato a elementi Social: in particolare, il buon Reedus ha posto l’accento sulla necessità di ristabilire i legami fra gli individui, di ritrovare quella connessione “fisica” che l’era della tecnologia e dei Social ha messo un po’ in secondo piano.

Conoscendo Kojima è evidente che per avere una fotografia più nitida riguardo ciò che rappresenterà Death Stranding è ancora troppo presto; quello che è certo, però, è che l’aspetto dei legami, intesi come connessioni, sarà la chiave di volta per la lettura dell’opera.Guardando a cosa offre oggi il panorama videoludico abbiamo già a disposizione esempi tangibili dell’ascendente che il mondo dei Social ha avuto sui videogiochi.Insieme è meglioNegli anni il peso della componente multiplayer e social ha guadagnato un peso sempre maggiore nelle scelte di game design che hanno guidato le ultime due generazioni videoludiche, consacrando nuove tipologie di gameplay fondate su questi principi. Basti pensare al filone dei MMO con i loro mondi persistenti perennemente “loggati”, in cui ogni giorno si ritrovano migliaia di giocatori attirati dal fascino magnetico di vere e proprie realtà parallele.

Differenti sono stati invece gli influssi dei social sugli aspetti del mero Single Player. Con GTA IV Rockstar aveva dato al suo protagonista Nico un pratico cellulare da usare come surrogato del classico menù di gioco. Sistema evoluto successivamente in Grand Theft Auto V, dove lo smartphone dei protagonisti diventa parte integrante del gameplay, trasformandosi nella piattaforma di comando per interagire con il mondo di gioco, i suoi Png e, soprattutto, gli altri giocatori nella componente online.Nella serie Ubisoft Watch Dogs, invece, lo smartphone diventa una vera e propria arma nelle mani del giocatore. Uno strumento di controllo sul mondo circostante, più affilato di una lama e più efficace di una pistola nell’economia di gioco. Come nelle nostre giornate “vere”, anche nell’esperienza offerta da questi titoli lo smartphone diventa  l’Hub del quotidiano, l’antenna che riceve e invia i nostri segnali a ciò che ci circonda, indifferentemente che si tratta di una parte del codice o che sia un altro giocatore.

La fama ti precede

Input che creano output quindi, legati al nostro account, al nostro nome e alla nostra immagine. Da questo presupposto prende forma la Web Reputation, ovvero l’insieme delle informazioni riguardo i singoli individui che circolano più o meno liberamente in rete. Si tratta di una carta d’identità digitale, costruita dalle nostre info e dalle nostre azioni precedenti, riepilogate e catalogate in bacheche virtuali dai nomi più disparati. Nei videogiochi il concetto di Web Reputation ha assunto svariate sfumature, andando a legare traguardi e successi ottenuti giocando con numeri, statistiche e trofei/obbiettivi cuciti addosso ai nostri alias di videoludici.Ma anche lato gameplay ci sono stati spunti concreti. Un esempio simpatico, oltre che recente, c’è lo offre South Park: Scontri Di-Retti, ultima iterazione videoludica dell’omonimo cartoon. Fra le attività proposte in questo gioco di ruolo figura anche la necessità di accrescere la fama del nostro alter ego, in un’irriverente e sconclusionata continua ricerca di nuovi followers a tutti i costi.Un’interpretazione satirica di un tema estremamente concreto quella offerta da questa produzione Ubisoft.Più canonica e pragmatica è invece quella proposta da Capcom con il nuovo Monster Hunter: sin dal primo titolo della saga rilasciato nel 2004, il gameplay di Monster Hunter è sempre stato basato sulla collaborazione fra i giocatori. In World vediamo la piena maturazione di questa linea di pensiero, con la possibilità per i giocatori di distribuire le proprie tessere del cacciatore (schede dettagliate che riassumono caratteristiche, equipaggiamento e grado dei giocatori), come fossero biglietti da visita o curricula; il fine è quello di espandere il network in cui si è già inseriti, presentandosi a nuovi giocatori e possibili alleati per la caccia con cui fare squadra.

Messaggi in bottiglia

A questo punto merita un cenno anche l’idea social che guida il cosiddetto multiplayer asincrono: ricevere aiuti indiretti, suggerimenti e indicazioni da altri mondi, connessi e sovrapposti fra loro allo stesso tempo. From Software e suoi Souls Like hanno realizzato da questo principio così affascinante e fugace una meccanica di interazione fra i giocatori che non solo sposa in pompa magna l’avvincente gameplay in cui viene calata, ma addirittura ne riscrive la struttura spingendo gli utenti a comunicare a distanza fra i mondi in cui si trovano. Un po’ come lanciare messaggi dietro uno specchio d’acqua dove viene riflesso qualcos’altro, una realtà simile ma non uguale a quella che ci circonda. Collaborazione espressa come condivisione della propria esperienza.Si tratta di quella stessa volontà di condivisione a cui accennavamo in apertura, ma significa anche comunicare con il mondo che ci circonda aprendo una finestra verso i nostri successi, sconfitte e sul resto delle nostre attività, letteralmente. Una tendenza portata in trionfo dalle nuove vie di comunicazione dei Social Network e accolta a braccia aperte dall’industria videoludica, che ha plasmato l’attuale generazione di console per renderle ready-to-share, sempre e comunque.

Se è vero che il panorama delle tecnologie attuali sta andando nella direzione dell’unificazione dei sistemi, è altrettanto vero che il legame fra Social e Videogiochi diventa ogni giorno più forte, stretto a doppia mandata dall’inossidabile binomio comunicazione-interazione; abbiamo passato in rassegna una manciata di esempi di questo vincolo, vedendo come il medium videoludico possa proporsi come estensione della definizione stessa di Social Media e come i servizi e le strutture che li reggono siano ormai un organo vitale per l’industria, tanto per gli addetto ai lavori quanto per i consumatori.

In attesa di vedere come Kojima-San sfrutterà le possibilità di questo connubio, l’augurio che ci diamo è quello di veder nascere dall’accoppiata Social (Comunicazione) Videogiochi (Interazione) soluzioni e proposte innovative, che si proiettino in un futuro di idee e generi freschi e il più possibile rivoluzionari.

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca quadrati

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione
Articolo 1 di 5

God of War, il nuovo capitolo in Egitto? C'è una "prova"

God of War: il prossimo capitolo vedrà Kratos brandire una vera “spada egizia”? Leggi tutti i dettagli nella nostra notizia.

Immagine di God of War, il nuovo capitolo in Egitto? C'è una "prova"
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5

Un presunto leak svela l'aspetto di Leon in RE Requiem

Il ritorno di uno dei volti storici della serie Capcom è quasi dato per certo. In rete è comparsa una possibile prima immagine del personaggio.

Immagine di Un presunto leak svela l'aspetto di Leon in RE Requiem
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5

I migliori Halo | La classifica

La saga di Halo ha ridefinito il genere degli sparatutto in prima persona su console. Ma quali sono i capitoli migliori?

Immagine di I migliori Halo | La classifica
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5

EA Sports FC 26, video confronto tra Switch 2, PS4 e PS5

Ottimo aspetto e risultati soddisfacenti per un look curato. Questo ciò che emerge dal confronto video di EA Sports FC 26 su PlayStation e Switch 2.

Immagine di EA Sports FC 26, video confronto tra Switch 2, PS4 e PS5
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5

EA Sports FC 26 è il gioco di calcio per tutti? | Recensione

Tiriamo le somme sul nuovo capitolo calcistico di EA, tra nuove certezze e vecchi dubbi: leggi la recensione di EA Sports FC 26!

Immagine di EA Sports FC 26 è il gioco di calcio per tutti? | Recensione
Leggi questo articolo
Advertisement

I più letti

  • #1
    Migliori TV gaming 4K del 2025
  • #2
    Offerte lampo di Amazon: le migliori del giorno!
  • #3
    Miglior Arcade Stick: classifica settembre 2025
  • #4
    Miglior volante PS5: classifica settembre 2025
  • #5
    Miglior volante Xbox: classifica settembre 2025
Advertisement

Advertisement

Footer
SpazioGames Logo

Tutto sul mondo dei videogiochi. Troverai tantissime anteprime, recensioni, notizie dei giochi per tutte le console, PC, iPhone e Android.

 
Contatti
  • Redazione
  • Pubblicità
  • RSS
  • Collabora con noi
Legale
  • Privacy
  • Cookie
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay
  • CoinLabs

SpazioGames.it - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Monza dal 22/02/2008 con autorizzazione n.1907. Iscrizione al ROC n. 24486. Direttore: Andrea Ferrario.

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 • REA: MI - 1729249 • Capitale Sociale - 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.