I Samsung Morning Stars non si fermano: i videogiochi ci uniscono nei tempi della pandemia

Nonostante la pandemia, gli eSport vanno avanti – e con loro anche i Samsung Morning Stars, che hanno fatto ulteriormente squadra anche in tempi di smart working

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Il 2020 è un anno che ha costretto moltissimi di noi a reinventare le loro abitudini, sia nella vita privata che in quella lavorativa. Vi abbiamo raccontato proprio di recente come anche la redazione di SpazioGames abbia dovuto assistere al mutare di tanti elementi della routine professionale – in un processo che ha coinvolto per prime, ovviamente, le compagnie autrici e distributrici di videogiochi.

In mezzo a questo contesto improvvisamente mutato, anche gli eSport si sono dovuti confrontare con la pandemia da COVID-19 e, sebbene le misure di sicurezza non abbiano consentito di popolare palazzetti di appassionati e di vivere le relative emozioni, il team dei Samsung Morning Stars (SMS) non si è mai fermato.

Se, quindi, gli sport tradizionalmente intesi si sono visti costretti a entrare in una fase di pausa a tempo indeterminato, gli eSport hanno la fortuna di poter essere giocati online – con il pubblico che, seppur non fisicamente in praesentia, può comunque essere parte delle competizioni e godersi da remoto le gesta dei suoi pro player preferiti.

Come raccontato da SMS in una nota stampa, l’emergenza coronavirus ha rappresentato in qualche anche un’opportunità: tre anni dopo la sua nascita, la squadra competitiva di Samsung – seppur costretta ad abbandonare l’eSport Palace di Bergamo, sua casa, sede di allenamento e ambiente che incarna al meglio la vena professionale dei giocatori del team – è rimasta tale, più che mai, anche in tempi di divisioni e distanziamenti.

«Questo periodo di emergenza ci ha apparentemente diviso, ma una squadra resta una squadra anche quando si è distanti. L’eSport è per i nostri ragazzi e ragazze una professione ma prima di tutto una grande passione, che seguono ogni giorno con serietà e costanza» ha spiegato Martino Mombrini, marketing director IT Division di Samsung Electronics Italia. «Questa particolare situazione ha insegnato che resilienza può essere una parola chiave per superare momenti di difficoltà, aiutando le nostre squadre a non fermarsi, a mantenersi allenate e pronte ad affrontare le prossime sfide.»

E così, nell’impaziente attesa che le porte dell’eSport Palace di Bergamo si riaprano per dare casa ai SMS e ai loro tifosi, anche gli eSport hanno guardato allo smart working. Il team ha continuato ad allenarsi come avrebbe fatto normalmente, tenendo invariati tempi e monte ore – in uno sforzo collettivo che ha anche consentito ai giocatori professionisti di rimanere in contatto in un momento in cui proprio il contatto, per quanto digitale, è diventato ancora più prezioso del solito.

A testimoniarlo c’è il video, che trovate nella nostra notizia, in cui i diversi membri della squadra, ciascuno dalla propria abitazione, raccontano il loro punto di vista su questa esperienza di consolidamento a distanza: un messaggio che guarda allo spirito di gruppo e all’impegno per ogni sfida, virtuale e reale.

Sicuramente ci vorrà ancora un po’ di tempo per tornare sui grandi palchi competitivi – anche perché attualmente l’infrastruttura tecnica a disposizione delle case produttrici dei giochi non potrebbe garantire le migliori delle performance per un possibile mondiale, visto l’utilizzo delle Reti – ma, nel frattempo, i fari degli appassionati si sono sempre più puntati sugli eSport.

Canali come Twitch o YouTube hanno visto ampliarsi la platea dei loro spettatori e dei loro broadcaster, con anche personaggi popolari e atleti che hanno interagito in digitale, sfidandosi magari al loro eSport preferito. Si è trattato di un altro modo di tenersi vicini rimanendo lontani, in tempi di lockdown, uniti e aiutati dalle passioni in comune per il mondo dei videogiochi.

Dopotutto, gli eSport sono affini a molti dei valori imprescindibili dello sport tradizionalmente inteso: che si tratti dello spirito di squadra, della disciplina, del rispetto delle regole che rendono possibile il gioco, del saper accettare la sconfitta o del rispettare sempre l’avversario, parliamo di un’opportunità di crescita ed educazione anche per i più giovani, con il videogioco che – scevro di barriere fisiche, di genere, di età o culturali – se utilizzato consapevolmente si è rivelato essere uno dei grandi collanti dell’umanità in tempi di coronavirus.

«Viviamo in un mondo in cui siamo tutti interconnessi, gli uni con gli altri, oggi questa connessione nel periodo di massima difficoltà che stiamo vivendo sembra stringersi ancora di più. Benvenuti nel nostro mondo, dove basta un click per sentirsi parte di qualcosa. Questo è l’eSport, questo è quello che facciamo ogni giorno. Restiamo connessi per farci forza a vicenda nonostante ci sia uno schermo a separarci gli uni dagli altri» hanno osservato i Samsung Morning Stars, in una nota ufficiale.

«Davanti a sfide difficili come quelle di questi giorni, noi non ci arrendiamo, noi andiamo avanti a testa alta. Siamo abituati alle sfide online, perché è lì che la nostra passione prende vita. Abbiamo sconfitto boss giganteschi, orde di zombie, terroristi e mostri di ogni genere nelle nostre avventure in gioco. Questa è solo un’altra minaccia che supereremo, sempre insieme. Benvenuti nel nostro mondo, che non si ferma mai che è in continua crescita e che ci unisce sempre di più.»

E il pensiero va subito al continuare a fare, a migliorarsi, a vivere i videogiochi senza barriera alcuna: «l’eSport non si ferma. Noi tutti attraverso al nostro schermo possiamo continuare ad emozionarci, tifare e tenere viva la nostra passione. Noi giocatori possiamo continuare a rincorrere nuove vittorie anche da casa, ora che è importante farlo! L’eSport e il gaming non hanno barriere, non hanno limiti né differenze di età o di sesso. Noi non ci fermiamo.»

Fonte: Comunicato stampa