Immagine di Ride 4 | Recensione - Si torna in sella!
Recensione

Ride 4 | Recensione - Si torna in sella!

Sempre meglio, sempre uguale.

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a cura di Matteo Bussani

Informazioni sul prodotto

Immagine di RIDE 4
RIDE 4
  • Sviluppatore: Milestone
  • Produttore: Milestone
  • Distributore: Koch Media
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Simulazione
  • Data di uscita: 8 ottobre 2020
Ride 4, frutto degli sforzi dell’italiana Milestone, è in dirittura d’arrivo nei salotti degli appassionati, quasi a due anni di distanza dal precedessore. Il titolo senza allontanarsi dal sentiero battuto dalla serie rimane fedele all’eredità dello storico Tourist Trophy di Poliphony Digital, cercando di soddisfare la fetta di giocatori affezionata alle corse su moto stradali.

In questo sottogenere Ride non ha competitor, ma cerca comunque di definire percorsi di miglioramento tali da migliorare per quanto possibile la propria creatura. I risultati non sono sempre convincenti come ci si aspetterebbe, ma le attenzioni al proprio prodotto in funzione dei propri fan, spesso motociclisti a tutto tondo, ci sono tutte. Ride 4, a fronte della nostra lunga prova, non si discosta molto da questa filosofia. I contenuti ci sono e crescono rispetto al terzo capitolo in maniera massiccia.

Quello che non convince è l’integrazione delle novità con il substrato di gioco, che non cessa di mostrare il fianco a problemi che sarebbero da risolvere prima di proseguire con lo sviluppo e non da ignorare fino a data da destinarsi. Eccoci dunque alle prese con la recensione di Ride 4.

Ritorno a due ruote

Ride 4, al di là dei parallelismi con le precedenti iterazioni, offre una modalità carriera estremamente classica. La si definisce non lineare, in quanto la competizione da svolgere viene sempre scelta dal giocatore tra quelle sbloccate, ma al di là dell’affrontare sfide di difficoltà crescente dopo aver sbloccato le moto necessarie con i crediti maturati in gara, non rimane poi molto. Non che la mole di gare sia ridotta, anzi.

Il gioco offre un numero consistente di gare, divise in tre macro-fasi: le leghe continentali, le competizioni mondiali e poi due peculiari world League, la World Superbike League e la World Endurance League. Il legame tra pilota e brand può portare le case automobilistiche a sceglierlo per svolgere per loro dei test, o addirittura assumere il ruolo di pilota ufficiale in alcune competizioni. Il legame con una moto, invece può portare a ottenere ricompense estetiche uniche. Possiamo riassumere il tutto in un “gareggiare” per sbloccare ulteriori gare, crediti e ampliare la quantità di contenuti a disposizione.

Le competizioni endurance sono la più importante novità del gioco, anche perché il modello di guida è una semplice evoluzione del precedente capitolo. Consistono in gare molto lunghe comprensive di pit-stop e, oltre a essere particolarmente godibili a patto che abbiate il giusto tempo a disposizione, danno modo all’engine di mettere in mostra due importanti novità: la gestione interamente dinamica del meteo e degli pneumatici.

Rosso di sera bel tempo si spera

Il meteo è in continua evoluzione e il ciclo giorno e notte è riproposto senza sconti in Ride 4. Oltre a un mero fattore estetico, reso valido dagli ottimi algoritmi di illuminazione di UE4, il cambio di temperature dei diversi climi rende le gomme più o meno soggette a usura. Bisogna stare attenti alla scelta della mescola fin da prima della gara, oltre ad adottare il giusto stile di guida a seconda della situazione, ancora di più che in passato.

La proposta è stimolante, ma lo sarebbe ancor di più se la non linearità dell’usura degli pneumatici e l’incisività apparentemente aleatoria di alcuni elementi concorressero a definire un quadro più leggibile. La questione si mitiga nelle gare di endurance in cui i problemi della gestione gomme sono arginabili in base all’esperienza maturata nei giri sul circuito.

Da questa modalità esce generalmente sconfitta l’intelligenza artificiale A.N.N.A., che definisce le scelte dei piloti dalla guida effettiva alla gestione delle gare. I meriti molto limitati difatti appartengono principalmente al secondo aspetto (che comunque non brilla), perché la guida dei piloti virtuali offerta da Milestone risulta ancora fin troppo artificiosa a partire dai livelli difficoltà medio-alti in giù.

Curve impossibili seguono rettilinei percorsi a velocità ridottissima, mentre l’incoscienza di alcune entrate dei piloti IA (spesso e volentieri all’interno delle curve lente, ma ci è capitato anche sul rettilineo di partenza) rende d’obbligo l’utilizzo del tasto rewind (sempre che siate in una modalità che ne consenta l’uso). Si ringrazia che non esistono ritardi nell’attivazione di questa funzionalità, che quantomeno dimostra di essere stata integrata alla perfezione con il motore di gioco.

Un piano di contenuti oltre il day one

Il concessionario di Ride 4 offre un parco moto di tutto rispetto. Al day 1 troveremo 176 veicoli che saranno integrati con ulteriori 81: 16 saranno distribuiti tramite DLC gratuiti e 65 a pagamento. La conta dei mezzi a questo punto dovrebbe superare i 250, distribuiti tra 22 case produttrici, al termine degli undici mesi di supporto preventivati da Milestone.

I tracciati sono sia circuiti sia stradali per un totale di 30 elementi al day one che diventeranno 34 a chiusura del ciclo vitale del titolo. Il piano completo del season pass è visionabile al seguente link .

La riproposizione di moto e tracciati per Ride 4 è di indubbia qualità. Il lavoro certosino con scansioni, fotografie e disegni meccanici per raggiungere la massima fedeltà traspare dai modelli poligonali e della resa nei menù di gioco; è l’ottimizzazione di Unreal Engine che non rende giustizia a questi elementi.

Su PS4 Pro la modalità qualità alza l’asticella grafica mostrando texture dettagliate e una resa della moto impeccabile, ma richiede un sacrificio alla fluidità troppo importante per essere ritenuta godibile. Dall’altro lato la modalità performance offre 60fps consistenti, esigendo però una netta riduzione della qualità dell’immagine.

Il compromesso è particolarmente visibile sulle texture e sulla risoluzione di alcuni elementi di gioco, come sui frame di animazione delle ruote e altri piccoli dettagli, per non soffermarci sull’evidente aliasing. In Ride 4 c’è anche un selettore per il motion blur, che promette un maggiore effetto velocità in cambio di una manciata di FPS. Vi consigliamo di disattivarlo senza pensarci nella configurazione a Massima Qualità. Per fortuna l’illuminazione rimane tale da garantire un colpo d’occhio sufficiente, soprattutto nella modalità Foto che limita nella resa molti dei problemi dell'engine in corsa. Dobbiamo infine constatare con piacere ridotti tempi di caricamento, uno dei problemi che i giocatori dei primi Ride ricorderanno senza dubbio.

Non vien difficile pensare, visto l'annuncio, che la migliore versione di Ride la giocheranno i giocatori PC e, a partire dal 21 gennaio 2021, anche coloro che passeranno alla next-gen. L’upgrade sarà gratuito su Xbox Series tramite smart delivery, e su PlayStation entro il 30 aprile seguendo la procedura dedicata per il download.

Multiplayer e modifiche

L’esperienza eSport di Milestone maturata con la fortuna del campionato di MotoGP è stata completamente sfruttata per Ride 4. I server dedicati per il multiplayer e la modalità race-director consentono a tutti di trasformare una partita online in qualcosina di più. Il numero esiguo di giocatori al momento della recensione non ci consente di dare sentenze definitive, ma vista l’esperienza con le tecnologie della software house, abbiamo ragione di credere che la qualità si manterrà sullo stesso buon livello.

L’altro aspetto online fortemente apprezzato dalla community è quello legato alla condivisione di livree e grafiche da applicare a moto, tute e accessori. L’editor è ricchissimo, offre ogni genere di personalizzazione e consente al pubblico di sbizzarrirsi con la fantasia o rievocare moto storiche e livree leggendarie. Quanto già era fatto bene in passato ritorna con ancora più capacità in questo quarto capitolo della serie.

Ricordiamo infine che al di là dell’editor estetico Ride 4 dà spazio anche anche a un’officina completa per mettere a punto la propria moto. Il giocatore può acquistare nuovi componenti e aggiustare i valori di quelli già comprati prima di entrare in gara, secondo una schema classico, ma non per questo poco efficace.

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Voto Recensione di RIDE 4 - Recensione


7.4

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Meteo dinamico

  • Tante moto e tracciati

  • Editor ricco

  • Modalità endurance

Contro

  • Intelligenza artificiale ancora grezza

  • Tecnicamente non sembra il canto del cigno generazionale, anzi

Commento

Ride 4 è la nuova fatica di Milestone, il nuovo capitolo mette ulteriore carne al fuoco a disposizione della serie, come l’introduzione di una modalità carriera più ricca, il ciclo giorno notte, la gestione dinamica delle gomme e molto altro. La software house continua così a soddisfare la nicchia di giocatori affezionata alle due ruote con l’attenzione di chi di quel mondo ne fa parte. È anche vero che, nonostante gli sforzi, Milestone non sia riuscita a risolvere alcune annose questioni riscontrate dopo l’introduzione rispettivamente del motore di gioco Unreal e dell’intelligenza artificiale A.N.N.A. nelle sue IP – e questo influisce inevitabilmente sulla valutazione finale del gioco.