Remedy aiuta anche i dipendenti russi: "non incolpiamo chi non c'entra"

Remedy Entertainment fa una dichiarazione pubblica in cui sostiene che aiuterà i propri dipendenti ucraini, ma anche quelli russi.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Remedy Entertainment continua il flusso di personalità, aziende e brand del mondo dei videogiochi che prendono posizione nei confronti del conflitto tra Russia ed Ucraina.

L'azienda finlandese responsabile di Alan Wake ha voluto fare la propria parte, e dire la sua riguardo questa situazione grottesca.

A stretto giro con Xbox, che ha accolto l'appello dell'Ucraina di qualche ora fa, che era rivolto anche a PlayStation (rimasta in silenzio per ora).

Un appello a dir poco accorato, rivolto alle due esponenti tra le più importanti del settore videoludico, per dare un segnale alla Russia in ogni modo possibile.

Anche Remedy si è voluta impegnare per fare qualcosa, con l'obiettivo di alleviare le sofferenze dei popoli in guerra, annunciando su Twitter la propria iniziativa.

Un comunicato che, per citare la stessa Remedy, non è solita fare riguardo gli eventi esterni del mondo. Ma, in questo caso, "l'ingiusta invasione" dell'Ucraina ha sconvolto così tanto la dirigenza dal volersi mettere in evidenza in qualche modo.

Come prima cosa, l'azienda farà una donazione di €50mila alla Croce Rossa, per aiutare le vittime della guerra. Poi si è anche schierata a fianco dei propri dipendenti, in un modo particolare.

Successivamente, Remedy ha commentato riguardo i propri dipendenti, sia provenienti dall'Ucraina che dalla Russia:

«Abbiamo dato un supporto diretto a tutto i nostri impiegati ucraini, e siamo pronti ad entrare in azione per aiutare le loro famiglie e i loro cari a casa. Stiamo anche provvedendo a supportare i nostri impiegati russi, che sono sconvolti da questa guerra brutale. Non incolpiamo coloro i quali non sono responsabili.»

Parole molto lungimiranti quelle di Remedy, che cercano di portare equilibrio in un modo o nell'altro, in questo momento caotico.

Tanti team di sviluppo sono coinvolti, in tanti modi, in questo momento storico così tragico. Tra cui il team di STALKER 2, decisamente coinvolto nella vicenda.

C'è chi da il supporto a modo suo, come George Romero che ha pubblicato un nuovo livello di DOOM 2 venduto per beneficienza.

Anche i Pokémon hanno voluto fare la loro parte, facendo una donazione a delle organizzazioni umanitarie no-profit.

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