Solium Infernum | Recensione - Un 4X demoniaco
Solium Infernum è uno degli strategici migliori apparsi di recente, con una formula capace di distaccarsi dai vecchi canoni dei 4X.
a cura di Daniele Spelta
Redattore
In sintesi
- Un 4X ben diverso dai suoi simili.
- Un ottimo board game da giocare in compagnia.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: League of Geeks
- Produttore: League of Geeks
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC
- Generi: Strategico
- Data di uscita: 22 febbraio 2024
I 4X hanno un evidente problema: Civilization. La celebre serie di strategici a turni ora in mano a Firaxis è il metro di paragone contro cui ogni titolo appartenente a questo genere deve scontrarsi.
Il confronto avviene un po’ per gli innegabili meriti dell’opera ideata da Sid Meier, un po’ perché spesso la concorrenza preferisce adagiarsi su standard sicuri e replicare meccaniche di gioco ben consolidate, senza però aggiungere quel quid che potrebbe far preferire il nuovo arrivato al già citato Civilization.
Certo, alcuni sono ambientati in mondi fantasy o nello spazio come per gli Endless, Humankind e Old World - e hanno provato ad aggiungere qualche interessante variazione sul tema, ma alla fine siamo sempre lì: ricerca nuove tecnologie, fai progredire la tua fazione, conquista qualche casella ed elimina i rivali presenti sulla mappa.
Poi c’è Solium Infernum, un titolo che racchiude la sua essenza diabolica e spietata già nel suo nome, un 4X sviluppato da League of Geeks davvero peculiare e ambientato nelle remote profondità dell’inferno.
Un po' di storia
Molti di voi non lo sapranno, ma Solium Infernum non è una prima volta in senso stretto: nel 2009 venne infatti pubblicata la versione originale e decisamente oscura, tanto da non approdare su Steam, nemmeno negli anni successivi.
Si tratta di un vero e proprio oggetto di culto per quei pochi fan che hanno apprezzato le sue oscure meccaniche di gioco, quella grafica decisamente minimalista e quel tocco old school dettato da uno sviluppato basato su Lingo, un linguaggio di programmazione desueto anche per l’epoca.
Fra la nicchia di devoti c’era anche Ty Carey, attuale creative director nel nuovo Solium Infernum, che ha deciso di riproporre in una versione nuova, più aggiornata e al passo con i tempi quell’opera che lo ha folgorato oltre dieci anni fa.
Una gara senza esclusione di colpi
Senza troppi giri di parole, possiamo subito affermare che Ty Carey ci aveva visto giusto e che anche noi abbiamo subito il diabolico fascino di Solium Infernum, un 4X capace di lasciare spiazzati inizialmente per la sua diversità rispetto alla concorrenza - e anche un titolo che non ci vergogniamo ad etichettare come uno fra i migliori boardgame attualmente presenti sul mercato, soprattutto se si hanno amici con cui giocarlo online.
Le premesse narrative sono abbastanza semplici, utili giusto per dare il via ad una battaglia senza esclusione di colpi. Il trono dell’inferno è vacante, Satana è sparito e non c’è occasione migliore per gli altri demoni di usurparne il posto.
Nonostante una grafica semplice e senza troppi fronzoli, Solium Infernum riesce a fare un’interessante diapositiva di un oltretomba che pesca a piene mani da più fonti, che siano antichi rimandi a culture del passato più remoto, citazioni bibliche evidenti e anche poemi come il Paradise Lost di John Milton.
In questa landa remota, desolata e fuori dal tempo e dallo spazio, il giocatore veste per l’appunto i panni di uno degli arcidemoni, come Belial, Erzsebet o, ancora, Andromalius, tutti nomi che gli amanti dell’occulto conoscono bene.
Ciascuno dei personaggi ha ovviamente delle caratteristiche uniche e anche truppe peculiari ad inizio partita, fattori che indirizzano - ma non obbligano - le scelte future del giocatore.
Ad esempio, Andromalius può contare su i suoi prescelti ed è perfetto per delle partite impostate sulla diplomazia e sull’arte dell’inganno. Al contrario, Astaroth è perfetto per chi preferisce l’acciaio ai sotterfugi, a chi non bada molto al dialogo e sceglie la strada della conquista e della guerra.
Al di là di questa scelta iniziale, lo scopo principale di Solium Infernum è quello di giungere con il punteggio maggiore di prestigio al cospetto del Consiglio e di ottenere così, almeno sulla carta, il trono di Satana in persona.
Ovviamente nulla vi vieta di fare una strage di tutti i rivali, ma è molto più complicato di quanto sembri. A dispetto della sua nomea, l’inferno è infatti un luogo con delle regole ben precise e per raggiungere l'obiettivo finale è necessario giocare con attenzione le proprie carte e capire bene quale strada percorrere per giungere alla gloria.
Dimenticate tutto ciò a cui siete abituati
Solium Infernum si differenzia sin da subito dalla concorrenza per svariati motivi. Innanzitutto, le scelte che il giocatore si trova a compiere hanno un reale peso.
Far muove una propria unità? Riscuotere dei tributi? Reclutare nuove truppe? Assegnare un generale? Questa impostazione penalizza ogni singolo errore e soprattutto evita quei classici effetti a valanga dove nell’end game ci si trova a gestire una fazione fin troppo avvantaggiata rispetto alla concorrenza e con una sfida così del tutto vuoto.
Anche l’economia è gestita in modo del tutto unico. In Solium Infernum non ci sono edifici da costruire, strade da tracciare o campi da coltivare. Il principale metodo per guadagnare materiali è quello di spendere una delle mosse a disposizione per riscuotere dei tributi, che crescono a seconda del potere del demone guidato.
Ci sono svariati tipi di “monete”, che spesso vanno combinate per poter acquistare le unità migliori o per ottenere un generale capace di guidare l’esercito sul campo. Anche in questo ambito non si hanno mai a disposizione infinite risorse e svuotare le casse con delle decisioni scellerate è il miglior modo per venire spazzati via dall’inferno.
Infine, anche il prestigio stesso fa parte dell'economia e si accumula conquistando luoghi di potere, vincendo battaglie o avendo la meglio nelle dispute diplomatiche. La scelta consiste quindi se spendere questi punti per salire di grado - e quindi ottenere maggiori bonus - oppure se conservarli per avere maggiori possibilità di vittoria finale. Entrambe le opzioni sono giuste, nessuna delle due è quella perfetta.
Battaglie infernali
Come per le altre componenti analizzate, anche quella relativa alle battaglie è ben differente da quanto proposto di solito dagli altri 4X.
In Solium infernum si gestiscono infatti pochissime unità e questo le rende decisamente più preziose e non la solita carne da macello da lanciare al fronte e da reclutare senza troppi pensieri. Al contrario, una singola pedina con tanta esperienza e guidata da un valido generale può rivelarsi vitale per la vittoria.
Gli scontri sono poi gestiti in modo molto interessante, con un confronto tra i tre punteggi - attacco dalla distanza, corpo a corpo e demoniaco - che caratterizzano ciascuna unità. Non tutte le caratteristiche sono però visibili, perché un plotone può essere dotato di pergamene e manufatti segreti e sono questi assi nella manica che spesso ribaltano le sorti di una sfida.
Le battaglie sono il perfetto esempio del perché Solium Infernum sia un gioco davvero machiavellico. Il titolo di League of Geeks si basa infatti su poche meccaniche di gioco ed evita soprattutto quel lungo elenco di abilità e tecnologie che magari aumentano di un paio di decimali qualche statistica, elementi che annacquano l’esperienza di gioco e che danno solo una illusione di reale validità dal punto di vista strategico.
Il vero valore aggiunto di Solium Infernum sono proprio quelle macchinazioni, quei segreti tenuti all’oscuro dei rivali, quelle relazioni tradite al momento giusto che aggiungono un sapore inedito a questo 4X. Come in un vero boardgame, le carte devono essere tenute ben nascoste e giocate al momento giusto - anche letteralmente in alcune sezioni - e per via di queste dinamiche: non a caso, il titolo brilla proprio nelle partite con gli altri giocatori umani, dove alleanze e pugnalate alle spalle si susseguono senza sosta.
Qualche imperfezione
Bisogna comunque dire che l’AI di Solium Infernum si è rivelata sempre decisamente ostica, alle volte anche troppo, visto che in quasi tutte le partite spesso dovevamo far fronte a delle guerre dichiarate da tutti i nemici in pochissimo tempo.
Infine, l’unico vero difetto riscontrabile - e figlio forse di una versione ancora non pulita - sono stati alcuni bug decisamente fastidiosi, come quando abbiamo dovuto abbandonare una partita a causa di una UI sparita nel nulla dopo un caricamento. Speriamo si tratti di inciampi tecnici che possano trovare rapida soluzione in delle patch correttive.
Voto Recensione di Solium Infernum | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Ogni scelta ha il suo reale peso
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Non si adagia su meccaniche prese in prestito da tutti gli altri 4X
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Davvero machiavellico
Contro
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Qualche incertezza tecnica
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L'AI necessita di qualche bilanciamento