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Need for Speed: Heat - Recensione

Need for Speed: Heat tenta di rilanciare la serie ed elimina alcuni degli elementi più controversi del precedente capitolo. Basterà? Scopritelo nella nostra recensione.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Informazioni sul prodotto

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Need for Speed: Heat
  • Sviluppatore: Ghost Games
  • Produttore: Electronic Arts
  • Distributore: EA
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Guida Arcade
  • Data di uscita: 8 novembre 2019

Il rilancio di Need for Speed è stato costellato da diversi errori di Electronic Arts, i quali hanno impedito alla serie di raggiungere i fasti di un tempo e hanno aperto in modo evidente un periodo di crisi creativa. Se con Payback il buon lavoro fatto era in parte condizionato dalla presenza di casse premio e da un fastidioso effetto fionda degli avversari che si esibivano in recuperi prodigiosi davvero poco credibili, nel nuovo Need for Speed: Heat queste criticità sono sostanzialmente sparite. Tirate dunque un sospiro di sollievo, ma sappiate anche che questo nuovo capitolo si lascia frenare dalla gestione non proprio inappuntabile di alcune dinamiche di gioco di primo piano.

Heat – La Sfida

Need for Speed: Heat vi dà il benvenuto nella tropicale Palm City, che ricorda in tutto e per tutto Miami e più in generale le grandi località costiere americane della Florida. È una città che vivrete tanto di giorno, quanto di notte, che vi darà modo di affrontare una doppia vita dove le corse clandestine e quelle regolamentari faranno crescere rispettivamente la vostra reputazione e il vostro conto in banca. Entrambi risultano essere fondamentali per l’avanzamento lungo la storia e per migliorare i bolidi grazie ai quali potrete farvi strada tra le crew del movimentato mondo notturno, dove non esistono regole e dove anche il braccio della legge diventa violento.

La storia di Need for Speed: Heat è quanto di più classico si sia visto nella serie: vestirete i panni di un individuo qualunque che ha le fattezze di uno degli avatar che deciderete di scegliere tra quelli disponibili, ed entrerete inizialmente in contatto con con personaggi che imparerete ben presto a inquadrare. Di giorno vi chiederanno di fare soldi con gare autorizzate, comprare auto potenti, modificare quelle che avete in garage ed essere il dominatore delle corse; di notte invece vi chiederanno di guadagnarvi il rispetto tra le crew underground, sfidando i migliori piloti e i gruppi rivali, coinvolgendovi in prima persona in alcune fosche storie e questioni irrisolte. Non ci sono particolari guizzi narrativi e in effetti anche Need for Speed: Heat, esattamente come i suoi ultimi due predecessori, dimostra che lo sforzo in tal senso è davvero minimo, con esiti anche piuttosto scontati e largamente prevedibili.

+ Gare di giorno e di notte, con obiettivi legati al denaro e alla reputazione

+ Buona varietà di veicoli e discreta attenzione al tuning e al pimping

- Gestione dei danni fantasiosa, usata come pretesto per forzare il giocatore a fare grinding

- Aggressività della polizia troppo artificiosa e innaturale, mirata a sottrarre forzatamente denaro e punti reputazione

- Storia banale, missioni troppo simili tra loro, grande piattezza e ripetitività di fondo

6.7

Need for Speed: Heat testimonia come Ghost Games abbia ormai esaurito tutte le idee per il franchise, che sebbene non abbia più le casse premio e non includa più il fastidioso e irrealistico effetto fionda degli avversari, deve fare i conti con una cattiva e pretestuosa gestione di alcuni elementi di gioco che obbligano al grinding in modo poco ortodosso. La serie ha indubbiamente bisogno di una pausa di riflessione e di cercare nuove soluzioni per rendersi accattivante a un pubblico che ha a disposizione titoli del genere ben più attrezzati di quello EA.

Voto Recensione di Need for Speed: Heat - Recensione


6.7

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Gare di giorno e di notte, con obiettivi legati al denaro e alla reputazione

  • Buona varietà di veicoli e discreta attenzione al tuning e al pimping

Contro

  • Gestione dei danni fantasiosa, usata come pretesto per forzare il giocatore a fare grinding

  • Aggressività della polizia troppo artificiosa e innaturale, mirata a sottrarre forzatamente denaro e punti reputazione

  • Storia banale, missioni troppo simili tra loro, grande piattezza e ripetitività di fondo

Commento

Need for Speed: Heat testimonia come Ghost Games abbia ormai esaurito tutte le idee per il franchise, che sebbene non abbia più le casse premio e non includa più il fastidioso e irrealistico effetto fionda degli avversari, deve fare i conti con una cattiva e pretestuosa gestione di alcuni elementi di gioco che obbligano al grinding in modo poco ortodosso. La serie ha indubbiamente bisogno di una pausa di riflessione e di cercare nuove soluzioni per rendersi accattivante a un pubblico che ha a disposizione titoli del genere ben più attrezzati di quello EA.