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Recensione

Monster Hunter Stories 1+2 HD | Recensione - Il pacchetto giusto?

Una raccolta di Monster Hunter Stories conservativa, ma che propone due giochi ancora validi e del tutto inediti per la platea Sony: vediamo la recensione.

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

In sintesi

  • Un cofanetto che propone due titoli e tante ore di divertimento.
  • Interventi minimi da parte degli sviluppatori rispetto agli originali.
  • Una delle opzioni più valide per i fan dei Pokémon su PlayStation e PC.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Monster Hunter Stories 1+2
Monster Hunter Stories 1+2
  • Sviluppatore: Marvelous, Capcom
  • Produttore: Capcom
  • Distributore: Plaion
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: SWITCH , PS4 , PC
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 14 giugno 2024

Consci che la nostra anteprima di qualche settimana fa possa avervi fatto aumentare l'acquolina in bocca invece di saziarvi, torniamo sul luogo del delitto per fornirvi la nostra recensione completa della versione in alta definizione del franchise Monster Hunter Stories, in arrivo a brevissimo su PlayStation (proprio questa è la versione da noi recensita), Switch e PC.

Quanto è cambiato rispetto al debutto sul mercato? A quale pubblico si rivolgono questi due titoli? Quanto serve aver giocato alla saga principale per apprezzare questi spin-off?

Per le risposte a queste (e altre) domande, non vi resta che continuare a leggere.

Monster Hunter Stories

Lanciato in esclusiva su Nintendo 3DS nel 2017, e sbarcato meno di un anno dopo anche sul mercato mobile, con una conversione che innalzava la risoluzione ma lasciava immutati tutti gli altri aspetti, Monster Hunter Stories rappresenta il definitivo sdoganamento del franchise Monster Hunter, passato negli ultimi anni da brand di nicchia per appassionati di giochi made in Japan a fenomeno globale, capace di vendere milioni di copie su tutte le piattaforme anche in Occidente.

Così tante da spingere Capcom a sperimentare, peraltro con un genere che non ha sempre incontrato i gusti del grande pubblico odierno come quello dei giochi di ruolo a turni.

Ma quando entra in scena il "fattore Pokémon", non c'è nulla di scontato: Monster Hunter Stories non era semplicemente un JRPG a turni, ma poggiava sulle meccaniche "collezionistiche" che hanno reso immortali i mostriciattoli di GameFreak, sfruttando le generose dimensioni del bestiario del franchise madre.

Monster Hunter Stories si apre anche a chi non cerca certo una sfida proibitiva, proponendo un'avventura piena di esplorazione, situazioni buffe e combattimenti a base di mostri.
Inquadrata in una cornice narrativa leggera e piuttosto spensierata, che riflette il pubblico a cui il prodotto si rivolge, la struttura di gioco ricalca quella che milioni di appassionati di Pikachu e compagnia hanno imparato ad amare nel corso degli anni, dalla ricerca alla cattura degli esemplari da schierare poi in battaglia, passando per la plasmatura del loro percorso di crescita.

Con un party completamente personalizzabile e verosimilmente in continuo mutamento, il giocatore è chiamato a un viaggio avventuroso, zeppo di combattimenti, situazioni buffe ed esplorazione, in cui gli stereotipi del genere incontrano un pubblico nuovo, alienando magari i fan storici del franchise, complice un livello di difficoltà tarato verso il basso, ma attirandone schiere di nuovi, soprattutto tra i più giovani.

Ma Capcom non si è qui limitata alla pedissequa imitazione: i Monstie possono essere cavalcati e le loro abilità sfruttate in varie zone dello scenario, per aprire nuove strade, raggiungere segreti altrimenti inaccessibili e magari evitare zone pericolose, come pozze di lava o terreni velenosi.

Il sistema di combattimento poggia su un triangolo in stile Carta, Forbici, Sasso, che vede Potenza, Velocità e Tecnica battersi a vicenda, aumentando il tasso strategico degli scontri e premiando i giocatori capaci di schierare una squadra non solo capace ma anche il più versatile possibile.

E ancora: il gioco genera proceduralmente il posizionamento della tane dei mostri, che contengono al loro interno le uova, così preziose per rimpolpare il nostro esercito di Monstie, e si guarda bene dal punire le sperimentazioni e le build approssimative: incappare nella schermata del game over è difficile se si è giocato ad almeno un paio di giochi di ruolo prima di questo, e nessun giocatore è potenzialmente escluso dal divertimento.

La fonte di ispirazione è evidente, insomma, eppure il risultato non risulta in un semplice scimmiottamento: oggi come sette anni fa, Monster Hunter Stories è un JRPG ideale non solo per quanti non conoscessero il franchise, ma anche per chi intendesse entrare in punta di piedi nel fantastico mondo dei giochi di ruolo giapponesi a turni.

Monster Hunter Stories 2

Monster Hunter Stories 2 fu lanciato nel 2021, quattro anni dopo il predecessore, ancora in esclusiva per le macchine Nintendo, e rappresentò la più naturale delle evoluzioni per il franchise, riprendendo ed affinando la gran parte delle meccaniche viste nel primo capitolo ed approfittando della maggiore libertà concessa al team di sviluppo dall'accresciuta potenza della console ospite, con il passaggio da 3DS a Switch.

Le novità rispetto al predecessore non sono poi così tante, ma vanno tutte nella direzione di ampliare e migliorare la formula base, come ad esempio la possibilità di farsi aiutare da un secondo Rider umano (e dal suo Monstie) in certi combattimenti, o l'accresciuta influenza che il giocatore può esercitare sulle uova e sulla composizione del proprio party, per non parlare dell'aumento dei Monstie schierabili in battaglia, che passa dalla settantina vista in Monster Hunter Stories agli oltre cento di questo seguito.

Come nel primo episodio, il giocatore passa dal ruolo di cacciatore a quello di allevatore, con tutto ciò che ne consegue in termini di ricerca ed accrescimento del proprio esercito, gestione dei mostri catturati e mescolanza di razze, al fine di ottenere esemplari sempre più performanti sul campo di battaglia.

Torna anche in versione potenziata l'elemento crafting, che semplifica quello visto nella serie originale ma consente comunque di ottenere il meglio dai combattimenti, riutilizzando i materiali ottenuti dai mostri per comporre armi, armature ed altri tipi di equipaggiamento utili a fronteggiare le minacce che la corposa campagna ci costringerà a fronteggiare.

Qualora sentiste il bisogno di un approfondimento ulteriore sulle meccaniche di gioco di questo sequel, vi rimandiamo alla nostra recensione di tre anni or sono, che rimane ancora del tutto valida in quanto nulla è stato modificato in termini di meccaniche di gioco.

Varie ed eventuali

Come avevamo già avuto modo si sottolineare nella nostra anteprima, i rimaneggiamenti operati sui due giochi non sono sconvolgenti, eppure fanno la loro parte nell'avvicinare questi titoli, soprattutto il primo, agli standard fissati dai loro congeneri più recenti in termini di presentazione audiovisiva – che comunque vengono mantenuti solo in parte, come vedremo.

Se il primo titolo, complici le limitazioni di spazio e memoria collegate al supporto delle cartucce di Nintendo 3DS, non presentava il doppiaggio, la nuova versione permette di scegliere tra la traccia inglese e quella giapponese, aggiunge una galleria che contiene artwork, bozzetti preparatori ed un jukebox con tutte le tracce del gioco e, dulcis in fundo, tutti i DLC arrivati post-lancio tra missioni aggiuntive, mostri inediti ed elementi cosmetici.

L'elemento che salta maggiormente all'occhio è rappresentato, ovviamente, dall'innalzamento della risoluzione e dalla maggiore nitidezza degli elementi a schermo. Eppure, soprattutto giocando su un televisore di grosse dimensioni, le umili origini portatili del titolo sono evidenti e lo collocano un gradino sotto ai suoi congeneri più recenti, nonostante una buona direzione artistica.

Nota di merito anche per il riadattamento dei menu e dell'interfaccia alla modalità a singolo schermo tipica della fruizione su console Sony e PC: i menu sono intuitivi e veloci, e la loro navigazione non ha mai richiesto più tempo del dovuto durante le nostre ore di test.

Ancora meno impattanti sembrano gli interventi su Monster Hunter Stories 2, che avendo debuttato nel 2021 su Switch qui appare potenziato ed abbellito, ma assai più vicino alla sua precedente versione di quanto non sia il primo capitolo.

La differenza più grossa, e non è da sottovalutare, risiede nel fram erate, raddoppiato e decisamente più stabile rispetto alle numerose incertezze viste sulla piattaforma ibrida Nintendo al lancio.

I giocatori su PlayStation e PC daranno a questo cofanetto un valore diverso rispetto a quello che ha per utenti Switch.
I giochi sono acquistabili anche separatamente, ma data la continuità di meccaniche tra i due ed il prezzo ribassato nel caso di acquisto in bundle, consigliamo a chi non possedesse già una copia fisica o digitale di uno dei due titoli (e ritenga che possano fare al caso suo) di valutare eventualmente l'acquisto multiplo.

La console su cui i titoli verranno fruiti, poi, va inevitabilmente ad impattare sul valore percepito del pacchetto e sull'imprescindibilità dei titoli: se su Nintendo Switch è possibile trovare il secondo capitolo in offerta, spendendo meno ma rinunciando alle migliorie al frame rate e alle performance portate in dote dalle versione PlayStation e PC, è pur vero che la concorrenza della saga Pokémon è forte, tanto forse da rendere questi titoli una seconda scelta.

D'altro canto, per i giocatori PS4 (PS5) e PC che avessero un debole per i giochi in cui si collezionano mostri, le alternative (soprattutto quelle di qualità) si assottigliano notevolmente, e il pacchetto – impreziosito dai miglioramenti tecnici qui più evidenti che su Switch – assume sicuramente valore, in particolar modo per i giocatori più giovani.

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Voto Recensione di Monster Hunter Stories 1+2 HD | Recensione


7.7

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Due titoli godibili ed accessibili

  • Debutto assoluto su PlayStation, dove la concorrenza latita

  • Il doppiaggio e l'upgrade grafico sono apprezzabili...

Contro

  • ... ma forse qualcosa in più poteva essere fatto

  • Pacchetto meno attraente per i possessori di Switch

Commento

Nonostante si tratti di un pacchetto composto da due titoli estremente user-friendly e votati all'inclusività anche in termini di sfida, è sorprendentemente difficile esprimere un giudizio univoco su Monster Hunter Stories 1+2 HD, perché differenti utenti avranno una percezione molto diversa del valore della raccolta pubblicata da Capcom.
Di certo l'utenza PS4 (e conseguentemente PS5) apprezzerà le accresciute migliorie visive, il debutto assoluto di entrambi i titoli su questi lidi e la loro natura Pokémon-like, che li rende più unici che rari all'interno della pur nutrita ludoteca delle due macchine Sony.
D'altro canto, chi gioca prevalentemente su Nintendo Switch potrebbe al massimo spingersi ad acquistare solamente il primo capitolo, visto che il secondo è disponibile su questa piattaforma da tre anni e, a tutt'oggi, pur rappresentando un validissimo JRPG, è limitato da problemi di performance piuttosto visibili. In ogni caso, siamo dinanzi a due buoni giochi di ruolo, che rappresentano un punto d'ingresso ideale per le nuove generazioni tanto nell'universo dei JRPG a turni, quanto in quello di Monster Hunter.
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