Recensione

Wizard of Legend, recensione del dungeon crawler basato sulle magie

Avatar

a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

La genesi di Wizard of Legend è lontana, quasi cristallizzata nel tempo: da quando due ragazzi di Los Angeles hanno deciso di collaborare insieme dopo il liceo, hanno da sempre pensato a un videogioco che risultasse in linea con lo spirito dei titoli per SNES, senza tralasciare alcuni elementi più affini alle opere di questo preciso periodo storico. Dopo diversi prototipi, idee e una campagna Kickstarter, il duo californiano sembra proprio aver trovato la quadratura del cerchio, indirizzando la propria creatura verso il dungeon crawling con combattimenti ad alta velocità.
Wizard of Magic
La blanda premessa narrativa è davvero minimalista, e tutto sommato non rappresenta un traino per chi volesse avere una sorta di giustificazione per lanciarsi all’interno di un’avventura quasi interamente basata sul dungeon crawling. Da questo punto di vista, tutto appare molto bizzarro e non-sense, anche il nostro scopo: nei panni di un mago dovremo infatti superare le cosiddette “Chaos Trials” al fine di diventare il prossimo Wizard of Legend. Ogni anno, nella città di Lanova, attraverso il Consiglio della Magia, le prove servono per determinare chi possa ambire a questo ruolo. I livelli riflettono spesso le personalità e le affinità elementali dei singoli membri del consiglio, pertanto proseguendo nell’avventura incapperete in aree ben diversificate per aspetto e strutture.
Come spesso accade in molti dei giochi moderni, soprattutto per evitare grandi carichi di lavoro e per un lassismo creativo che è di fatto l’anti game design, i livelli sono creati proceduralmente. Si tratta dunque di un difetto piuttosto grosso, sbandierato invece come il vanto di chi è convinto di offrire alla propria utenza delle sfide sempre nuove. Non è affatto così, perché i cambiamenti sono minimi e la casualità si fa davvero sentire e fa perdere mordente all’intero gioco, che viene esautorato e lasciato in balia della casualità. I due sviluppatori hanno però tentato una via di mezzo: mescolare la proceduralità con delle stanze “pre-confezionate”, riuscendo solo in parte a limitare le brutture che un sistema procedurale porta con sé. Lo stesso vale per il posizionamento e il numero dei nemici presenti, anch’essi casuali. Peccato davvero, perché per ogni partita che potrebbe andare liscia ce n’è sempre un’altra disastrosa per via dei capricci della casualità.
Al di là della presenza della co-op locale, che di certo aiuta ad affrontare con meno problemi i complessi dungeon pieni d’insidie, dovrete lanciare la moneta e sperare che vi vada bene. In ogni caso, più tempo passerete su Wizard of Legend e più riuscirete a trovare il vostro stile di gioco ideale, perché ad onor del vero il titolo di Contingent 99 ha da questo punto di vista  un enorme pregio: lasciarvi personalizzare tutto il ben di Dio di magie che troverete e farvi sbizzarrire ad ogni occasione.
Lords of Magic
I combattimenti in Wizard of Legend sono un misto tra rapidi movimenti e magie, con quest’ultime che possono essere combinate, concatenate ed essere trasformate e vere e proprie combo. Ne viene fuori un combat system sulla carta brillante, che deve però fare i conti con alcune problematiche legate all’immobilità durante il lancio degli incantensimi. 
Si tratta di un gioco veloce, dove bisogna spostarsi con grande rapidità, agire e al contempo stare attenti a non subire danni; ma quando sarete accerchiati e tenterete di fare del vostro meglio, è facile che non riusciate a uscire esattamente incolumi. Accade, in sostanza, che nonostante stiate attaccando un nemico senza in teoria lasciargli scampo di reagire, egli sia incurante del danno subito e continui ad aggredirvi. La problematica viene parzialmente aggirata con gli incantesimi a lunga gittata, da abbinare con le continue schivate. 
Le magie sono oltre un centinaio, sono legate agli elementi, hanno diversa potenza, portata ed effetti, e starà al giocatore capire quali sono le combinazioni migliori per uscire dalle situazioni più complicate. 
Giusto per fare un paio di esempi, immaginate di usare la “Freezing Lunge“, capace al contempo di mantenere a debita distanza i nemici e bloccarli in un involucro di ghiaccio, per poi emanare una magia dello stesso elemento che ha un tempo di carica maggiore ma che, una volta colpiti gli obiettivi, sgretola l’involucro e infligge una serie di danni aggiuntivi. O ancora, di eseguire una combo rapida di attacchi brevilinei di elemento vento, scattare in avanti, ripetere la combo e tramortire ulteriormente gli avversari con un tornado o una sfera di fuoco. Le combinazioni sono davvero parecchie, lasciano spazio alla creatività e di fatto non lasciano mai spazio alla noia. Alla fine dei dungeon, oltretutto, ne riceverete altre, così come potrete acquistarne dai rivenditori. Ma attenzione, gli spazi sono limitati e oltre ai quattro slot standard più due aggiuntivi, dovrete fare sempre una cernita e adattarvi alle diverse situazioni.
Graficamente Wizard of Legend sfoggia una squisita pixel art, la fluidità su Switch (versione provata) è sempre encomiabile e il titolo è di certo un buon esponente del genere, soprattutto se consideriamo che la forza lavoro è stata rappresentata da due soli uomini.

– Divertente, immediato e veloce

– Buon sistema di combattimento basato sulla combinazione di oltre 100 magie

– Livelli generati in maniera procedurale

– La storia è praticamente assente

– Gestione non proprio perfetta degli attacchi nemici durante gli scontri ravvicinati

7.0

Wizard of Legend è un dungeon crawler con elementi rogue-lite molto rapido e con un buon combat system basato sulla combinazione delle magie. Peccato davvero per la creazione procedurale dei livelli, che dimostrano (qualora ce ne fosse ancora bisogno) come si fa a essere meno creativi e più pigri in termini di level e game design.

Voto Recensione di Wizard of Legend, recensione del dungeon crawler basato sulle magie - Recensione


7