Recensione

Tropico

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a cura di Maxnikk

Tutto ha avuto inizio da un colpo di genio di Phil Steinmeyer, valente programmatore della Pop Top, una piccola software house situata nel Midwest degli Stati Uniti. Dopo aver vissuto per molti anni in Sud America decise infatti di realizzare un gioco basato sulla politica tipica di quella zona, caratterizzata da un’instabilità di governo a dir poco eccessiva e da problemi economici sensibilmente marcati.Così ha preso vita il progetto Tropico che, pur nella diversità della sua ambientazione, presenta una struttura di gioco molto simile al capolavoro di Maxis, Sim City.Dopo un discreto filmato iniziale che ci trasporta immediatamente nell’atmosfera sonnacchiosa e, allo stesso tempo, caotica, tipica di molte località sudamericane, dove macchine importate dagli Stati Uniti sfrecciano per le strade, mentre la popolazione è dedita alle proprie attività e i turisti yankees si soffermano ad osservare le vetrine dei negozi, veniamo catapultati direttamente nella stanza dei bottoni del presidente dove, tra un sigaro fumante ed un ventilatore acceso, possiamo accedere a diverse modalità di gioco.Oltre al classico tutorial, indispensabile per acquisire familiarità con i molteplici comandi e funzioni a nostra disposizione, possiamo decidere se giocare in uno scenario predefinito, oppure in una mappa casuale dove, selezionando diversi parametri quali il livello di vegetazione, di minerali, la copertura d’acqua e il numero di abitanti della nostra isola, andremo ad incidere in maniera più o meno sensibile sul livello di difficoltà globale del gioco.Il gioco purtroppo non presenta una modalità campagna, ma comunque mette a nostra disposizione ben 8 scenari diversi con differenti gradi di difficoltà e obbiettivi da raggiungere. Potremo così scegliere se tentare di soddisfare le mire della potente multinazionale alimentare Fruitas Ltd, oppure ridonare prosperità ad un’isola ex colonia penale. I più intraprendenti potranno cercare di invadere il mercato mondiale dei sigari dedicandosi anima e corpo a questa coltura, mentre i più ambiziosi avranno la possibilità di vestire i panni di Roman Ignacio Castro, terzo cugino del grande Fidel, per creare il proprio personale dominio.Nella modalità mappa casuale particolarmente divertente è la scelta del dittatore da impersonare: oltre ai classici Che Guevara e Fidel Castro potremo vestire i panni di Manuel Noriega, Evita Peron, Augusto Pinochet e, udite udite, Lou Bega (cosa centri un cantante non l’abbiamo molto capito) e personalizzarne ogni aspetto a nostro piacimento.Il nostro dittatore potrà così essere un barone dell’alcool o un autore di sinistra, un classico figlio di papà oppure un cantante pop in vetta alle classifiche mondiali con la sua canzone “Quien se comio mi pollo”, salito magari al potere in seguito ad una ribellione comunista o capitalista, eletto regolarmente come socialista o messo al suo posto di comando da un colpo di stato militare.Saranno selezionabili anche qualità e difetti in modo tale che il nostro dittatore sarà carismatico o diplomatico, erudito o incorruttibile, donnaiolo (con frequenti visite alle case di piacere), petomane (in questo caso è prevista paga doppia per le guardie del palazzo…) o affetto dalla sindrome di Tourette (in pratica si riterrà superiore ai propri concittadini e non perderà occasione di farlo notare).Una volta effettuate tutte queste scelte, riassunte in una comoda scheda, inizia la partita vera e propria.L’isola è ripresa con una classica visuale in 3D isometrico con la possibilità di ruotare la telecamera a 360° con scatti da 90° e diversi livelli di zoom che spaziano dalla visuale completa dell’isola fino all’inquadratura ravvicinata degli stessi abitanti.All’inizio del gioco i problemi più urgenti da risolvere saranno quelli di costruire abitazioni decenti per la popolazione e provvedere al suo sostentamento con un’assennata e mirata politica agricola.Le colture a nostra disposizione saranno di diverso tipo (grano, tabacco, zucchero e banane) ed ognuna di esse richiederà un determinato tipo di terreno, altezza sul livello del mare, drenaggio, quantità di pioggia, ecc. I colori rosso e verde ci indicheranno sempre se e dove è possibile impiantare un determinato tipo di coltivazione con successo.Fatto questo avremo davvero la possibilità di sbizzarrirci dal momento che Tropico presenta un ampio ventaglio di edifici da costruire (oltre 80) come ospedali, fabbriche, scuole, chiese, hotel, caserme, centrali elettriche.Ovviamente la scelta degli edifici da costruire dovrà essere necessaria conseguenza della linea da noi adottata e dallo scopo che dobbiamo raggiungere: ad esempio, qualora fosse necessario puntare tutto sul turismo dovremo fare in modo che la nostra isola sia munita di un aeroporto per accogliere i turisti, di belle spiagge, hotel di vari livelli per ogni esigenza, locali di svago come pub, casinò e così via.Direi che una differenza sostanziale tra il titolo della Pop Top e Sim City risiede nel fatto che qui gli edifici non appaiono già completati, ma sono caratterizzati da un processo di costruzione che si protrae nel tempo fino alla sua ultimazione.Una volta che avremo selezionato il nostro edificio comparirà così una sorta di immagine fantasma dello stesso ed inizieremo a sentire il rumore tipico delle maestranze incaricate della sua costruzione. Al termine dei lavori l’immagine cederà il posto all’edificio vero e proprio che potrà così essere ammirato in tutta la sua bellezza.Da sottolineare che particolari edifici richiedono lavoratori con un certo grado di istruzione superiore, mentre altri richiedono addirittura dei laureati. Per questo motivo dovremo prendere in considerazione anche la necessità di costruire delle scuole nelle quali formare i nostri lavoratori. Nel frattempo potremo comunque assumere uno straniero che abbia il grado di istruzione necessariaOltre a tutto ciò dovremo sempre fare i conti con tutto quel ventaglio di possibilità e di azioni che caratterizzano la vita di ogni governante: avremo, ad esempio, la facoltà di promulgare nuove leggi, magari in maniera mirata per incassare mazzette che andremo a depositare oculatamente sul nostro conto svizzero (non si sa mai cosa può succedere…), di intervenire anche in campo più marcatamente religioso ordinando un falò dei libri più pericolosi, stabilendo il tribunale dell’inquisizione, organizzando una storica visita del Papa sulla nostra isola oppure decidendo quali mosse attuare sullo scacchiere politico internazionale scegliendo se collocarci in nell’area d’influenza russa o americana.Ad ogni nostra azione comunque corrisponderà sempre una reazione da parte del popolo: ecco allora la necessità di tenere costantemente sotto controllo il nostro indice di gradimento onde evitare pericolose insurrezioni che magari saremo costretti a sedare nel sangue.Per fare questo possiamo cliccare sui singoli abitanti dell’isola e visualizzare così una scheda personale fatta di tante sotto-directory ricche di informazioni importanti.Cicchiamo ad esempio su Pepe Martin e scopriremo che è nato a San Cristobal, ha 50 anni, fa il soldato ed ha una moglie ed un figlio. Diverse barre colorate ci daranno indicazione sui suoi diversi bisogni (cibo, riposo, religione, divertimento, cure mediche): quando tali barre raggiungeranno il loro minimo ogni cittadino tenterà di soddisfare le proprie necessità in modo autonomo andando a casa (cibo e riposo), in chiesa (religione), al pub o al casino (divertimento), in clinica (cure mediche).Dopo questa scheda generale ne avremo una espressamente dedicata al livello di felicità del singolo personaggio che presenta due indicazioni: il livello di felicità globale e le 10 categorie specifiche in cui questo si articola. Altre schede poi ci daranno utili informazioni sulle idee politiche, la casa, il lavoro, la famiglia e le abilità personali. Ma la più importante è quella che ci permette di scoprire quali siano i pensieri che stanno passando per la mente dei nostri concittadini in modo tale da poter intervenire rapidamente prima che un eventuale malcontento abbia conseguenze più rilevanti.Ricordiamo che non si possono dare a piacimento ordini ai lavoratori poiché le persone, giustamente, hanno i propri desideri e le proprie aspirazioni. La via più indicata resta quindi quella della persuasione, magari con un bell’aumento di stipendio che non guasta mai… Nel caso in cui ciò causasse una massiccia affluenza di lavoratori ci sarà comunque sempre la possibilità di ricorrere ad un bel licenziamento: basta premere il tasto Maiusc mentre si clicca sull’icona del lavoratore.L’interfaccia di gioco si presenta pulita e facilmente fruibile. Sulla sinistra dello schermo troviamo una mappa dell’isola con i tasti più e meno per selezionare il livello di zoom e quelli per ruotare la mappa stessa. Al centro dello schermo ci sono tre icone che rappresentano le modalità principali del gioco: leggi, costruzioni ed informazioni. Sulla destra, invece, abbiamo un obbiettivo che inquadra la visuale principale, il tasto che consente di visualizzare l’almanacco (una sorta di “summa” che ci restituisce tutti i dati inerenti la partita in svolgimento) ed un box che ci permette di tenere sempre sotto controllo lo status delle finanze, la data, l’ammontare del nostro conto svizzero e la popolazione.La grafica, interamente in 3D, è accattivante e piacevole. La possibilità di zoomare fino ad inquadrare i particolari più raffinati e stucchevoli è davvero apprezzabile, così come le animazioni che caratterizzano le diverse tipologie di lavoratori..Il vero punto di forza resta però la colonna sonora, ricca di musiche latine che favoriscono un’immedesimazione totale nel gioco e che accompagnano volentieri il giocatore durante le sue partite.La longevità si attesta su livelli medio-alti, soprattutto in virtù del fatto che, prima di imparare ad utilizzare correttamente e proficuamente tutte le opzioni di cui Tropico è ricco, passeranno parecchie ore.Un gioco quindi che mi sento di consigliare a tutti, sia agli appassionati dei gestionali, sia ai neofiti che vogliono avvicinarsi a questo genere e cercano un titolo accattivante, coinvolgente, divertente e con un’ambientazione carica d’atmosfera.

Divertente, coinvolgente e con un’atmosfera davvero particolare

Può causare dipendenza

8

Tropico è senza dubbio un titolo interessante che ci garantirà un buon numero di ore di divertimento. L’ambientazione caraibica, accompagnata da musiche perfettamente a tema, ci introdurrà in un mondo ricco di finezze e sfumature che potremo apprezzare realmente solo dopo un buon numero di partite. Un acquisto più che valido non solo per i veterani del genere, ma anche per chi vuole avvicinarsi ai gestionali e cerca un titolo coinvolgente ed immediatamente fruibile. Hasta el videojuego siempre!

Voto Recensione di Tropico - Recensione


8