Recensione

TMNT

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a cura di Minguzz

Il mercato videoludico sta diventando, inutile negarlo, sempre più grande e simile a quello immenso del cinema, grazie a costi di produzione sempre più elevati e prodotti dedicati ad un pubblico ancora più vasto. Come se non bastasse, è ormai legge quello di associare, ad un film in uscita nelle sale cinematografiche, un videogioco dalla stessa ambientazione, con gli stessi personaggi ed una trama analoga. Teenage Mutant Ninja Turtles (o più comunemente Tartarughe Ninja) è, infatti, un tie-in del film uscito di recente nei cinema italiani creato interamente in computer grafica, e il compito della trasposizione sulle console di nuova e vecchia generazione, è toccato questa volta alle esperte mani dei ragazzi francesi di Ubisoft Montreal. Proprio per questo, si pensava a un gioco che non avrebbe deluso quasi nessuno, visti i precedenti della casa sviluppatrice in questione, ma che invece pecca di molti difetti su diversi fronti… Andiamo a vedere nel dettaglio cosa questi quattro eroi dai gusci di ferro hanno da raccontarci.

Tartarughe all’attacco!Teenage Mutant Ninja Turtles è un gioco di avventura basato principalmente su elementi esplorativi e platform, dove i combattimenti faranno solo da contorno e non saranno il fulcro del gioco. La trama racconta che le nostre tartarughe si sono divise, prendendo strade separate: Leonardo è in Sud America per recuperare un medaglione dotato di poteri mistici, Raffaello rimane a New York vestendo segretamente i panni di un nuovo super eroe chiamato Nightwatcher, mentre Donatello e Michelangelo organizzano feste per bambini. Tutto questo fino a quando, l’immancabile maestro-topo Sprinter, li richiama a rapporto per indagare e combattere la recente comparsa di mostri in città. Il tutto ci è raccontato attraverso una sorta di flash-back facendoci rivivere, livello dopo livello, le avventure dei nostri quattro eroi. Gli stages sono in totale sedici, ma non in tutti useremo le quattro tartarughe al completo: infatti, la maggior parte delle volte, saremo costretti a utilizzare solo un personaggio, tra cui anche Nightwatcher, vale a dire Raffaello con un nuovo look e qualche abilità speciale. Quando avremo a disposizione in un livello tutti e quattro i componenti, potremo cambiare in ogni momento il ninja che vogliamo usare, in base alle nostre preferenze o magari per sfruttare qualche mossa speciale per superare determinati ostacoli. Infatti, ciascuna tartaruga ninja possiede diverse caratteristiche e mosse, che si riveleranno utili sia in combattimento e non. Potranno anche cooperare tra di loro attraverso diverse possibilità, fondamentali per il proseguo del gioco.Ogni livello è un’alternanza di fasi esplorative e di combattimento. I momenti esplorativi si limitano a seguire una strada forzata e predefinita, dove dovremo, nella maggior parte delle volte, saltare e arrampicarci da una piattaforma ad un’altra, in cui gli unici ostacoli sono rappresentati dal classico cadere nel vuoto e, al massimo, da scariche elettriche o ondate di fumo bollente. I combattimenti invece, che avvengono esclusivamente in ampi spazi e solo quattro o cinque volte a livello, sono banali e superficiali: i nemici, nonostante arrivino in massa e numerosi, peccano di gravi lacune nella intelligenza artificiale, attaccando quindi poche volte e risultando incapaci di difendersi, molte volte, dai nostri attacchi. Di conseguenza, i combattimenti saranno facili e senza stimoli. E come se non bastasse, avremo un ulteriore vantaggio quando riempiremo un indicatore a stella, che si riempie sconfiggendo i vari nemici che si presentano: quando è pieno, entreremo in una sorta di bullet-time, già potuto apprezzare in diversi titoli, in cui il tempo si rallenta e la nostra forza raddoppierà, diventando di fatto quasi invincibili. Complessivamente, saranno più uniche che rare le occasioni in cui perderemo, complice una I.A. molto lacunosa e ostacoli praticamente assenti una volta che impareremo i meccanismi del gioco. L’impedimento più grande, forse, è rappresentato da una non proprio precisissima telecamera automatica, che spesso e volentieri taglierà fuori dalla vostra visuale elementi importanti o che non sarà in grado di garantire, in certe circostanze, una certa sicurezza utile per superare determinati ostacoli. Anche i classici boss di fine livello (che comunque non troveremo sempre), non rappresenteranno realmente un grave pericolo; nella peggiore delle ipotesi, basterà sostituire la tartaruga ninja che ha avuto la peggio, che nel frattempo riacquisterà forza e salute. Di conseguenza, tutta questa estrema facilità, porterà alla conclusione di ciascun livello in una manciata di minuti, portando la longevità globale del gioco nettamente sotto la sufficienza, grazie anche alla mancanza di stimoli che avrete nel rigiocare i livelli. Alla fine di ciascun quadro, riceverete un voto in base al tempo impiegato, al giudizio sui vostri combattimenti e al numero di monete recuperate. Questo vi darà dei “gusci d’oro”, che vi serviranno per acquistare immagini e filmati inediti o per sbloccare sfide e diverse chicche.

Pizzaaaa, gnam gnam…Dal punto di vista tecnico, Teenage Mutant Ninja Turtles non può essere considerato, di certo, un must-have. La grafica risulta appena sopra la sufficienza, vista la presenza di textures abbastanza spoglie e poco dettagliate, sia degli ambienti che dei personaggi, che peccano anche di una scarso numero di poligoni. Solo la presenza dell’alta definizione riesce a salvare l’impatto visivo che, nonostante tutto, risulta gradevole, anche grazie a diversi effetti grafici e al discreto sistema di illuminazione che rendono il gioco molto “cartonesco” (passatemi il termine) e abbastanza fedele alle ambientazioni del film. Le animazioni, invece, sono fluide e riproducono realisticamente i movimenti delle quattro tartarughe senza alcuna sbavatura. Il reparto audio si presenta discreto: la colonna sonora e i vari effetti sono ben realizzati ed in perfetta sintonia con i vari livelli. Da segnalare anche e sopratutto il doppiaggio interamente in italiano, che riesce ottimamente a far coinvolgere il videogiocatore, salvo qualche esclamazione ripetitiva di troppo; ma rimane comunque uno spasso sentire i vari battibecchi tra le nostre tartarughine tra un salto ed un altro.

Multiplayer? No, grazie.Come facilmente intuibile dalla custodia del gioco, Teenage Mutant Ninja Turtles non supporta in alcun modo nessuna modalità multiplayer ne il download di contenuti aggiuntivi. Questo rappresenta davvero un peccato, visto che una modalità cooperativa (sia on-line che off-line) avrebbe garantito più divertimento e sicuramente un tasso di rigiocabilità più alto.

– Poco impegnativo

– Doppiato in italiano

– Usare le tartarughe ninja è sempre uno spasso

– 1.000 Gamerpoint facili

– Gameplay troppo classico

– A.I. scarsa

– Difficoltà di gioco bassa

– Telecamera non sempre precisa

– Xbox Live non supportato

– Longevità ridotta

5.8

In conclusione, Teenage Mutant Ninja Turtles è l’ennesimo tie-in che non sfrutta a dovere uno dei brand più amati e apprezzati da tutti. Il gioco pecca di una longevità molto limitata a causa di un’intelligenza artificiale inadeguata e ad livello di difficoltà molto basso. In definitiva, un titolo poco impegnativo, divertente solo inizialmente ma capace di scadere ben presto nella monotonia, complici le ambientazioni poco varie e non ben diversificate. Il gioco potrebbe coinvolgere il pubblico più giovane, gli appassionati della serie e chi ha amato il film da cui è tratto… per gli altri, è consigliato prima provarlo, e comunque valutate bene prima di comprare un gioco che potreste finire, volendo, in una serata.

Voto Recensione di TMNT - Recensione


5.8