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Recensione

Super Bomberman R

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Avatar di Gianluca Arena

a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Pubblicato il 07/03/2017 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

7

Che ruolo si appresta a giocare, allora, la nuova avventura di Bomberman nella (numericamente) scarna line up di lancio della nuova console Nintendo?
Ve lo raccontiamo nella nostra recensione.
Compitino
Nel trentatreesimo anniversario della saga, che debuttò nel 1983 in Giappone, per poi arrivare anche in occidente su una quantità spropositata di piattaforme, Bomberman si ripropone uguale a se stesso, con tutto ciò che ne consegue: i novizi, verosimilmente tutti i giocatori più giovani tra gli early adopter della nuova macchina Nintendo, si troveranno per la prima volta a piazzare bombe da soli o in compagnia, mentre i veterani vivranno un paio di pomeriggi di ricordi dorati, prima di notare che la profondità dell’esperienza è dubbia.
Ma andiamo con ordine.
Una campagna single player che comprende una cinquantina di livelli è incaricata di dare il benvenuto al giocatore, acclimatandolo alle dinamiche di gioco e facendo sì che le prime, inevitabili morti siano perlopiù indolore, consumate contro i bot dell’IA e non contro umani che, inevitabilmente, si darebbero al dileggio post sconfitta.
I cinque mondi che compongono l’avventura possono essere completati tutti tra l’ora e mezza e le tre ore massimo, a seconda di quanto tempo impiegherete ad avere la meglio sui boss che sbarreranno la strada periodicamente: il lavoro del team di sviluppo è buono sotto certi aspetti e meno sotto altri.
Se, da un lato, abbiamo apprezzato la varietà di obiettivi, alcuni dei quali secondari, che vivacizza la progressione, dall’altro abbiamo riscontrato un’intelligenza artificiale nemica quantomeno altalenante, che, appaiata con il fatto che la morte sopraggiunge al singolo contatto con i nemici, ha creato situazioni paradossali durante la campagna.
Per quanto concerne il primo aspetto, la necessità di sopravvivere per un certo periodo di tempo con lo schermo affollato di bombe e nemici, quella di raggiungere leve ed interruttori posti in angoli remoti dello stage o di dover salvare personaggi intrappolati ravvivano la progressione, alleggerendo la sensazione di monotonia che ha sempre caratterizzato titoli dall’impronta arcade come questo.
Come anticipato, invece, ci è piaciuto meno l’imprevedibile comportamento dei bot nemici, le cui mosse sono spesso difficilmente leggibili: quando ci si aspetta che vadano a destra, per evitare una trappola, si muovono invece nella direzione del giocatore e viceversa, causando spesso delle morti repentine proprio perché, al minimo contatto, i nemici causano la morte del nostro avatar.
Una ulteriore conferma di routine di IA non particolarmente evolute viene dagli scontri con i boss, che, una volta individuati i pattern di attacco, diventano semplici esercizi di pazienza, senza richiedere abilità particolari per venirne a capo in nessuno dei due stage di cui si compongono gli scontri.
Volendo tirare le somme, quindi, l’offerta single player del prodotto è modesta, e, se questa è una caratteristica che la serie si porta dietro da decenni, il prezzo a cui Super Bomberman R viene proposto avrebbe dovuto comportare un maggiore sforzo in sede di sviluppo da questo punto di vista.
Come prima, ma non più di prima
Il gameplay base di Super Bomberman R è quello, inossidabile, degli esordi: lo scopo, fatte salve le eccezioni summenzionate, rimane quello di distruggere tutto il distruttibile, dai nemici agli ostacoli che limitano il range di movimento del nostro robottino, così da sbloccare l’uscita del livello in corso.
La singola bomba con un raggio limitato con cui si partirà si evolverà presto, ampliando la portata dell’esplosione, consentendo di piazzare più bombe contemporaneamente, finanche di calciarle dopo averle rilasciate così da fare danni anche a distanza: niente che non si fosse già visto in una o più delle precedenti iterazioni, ma il ventaglio di opzioni è tutto sommato soddisfacente, soprattutto una volta sbloccato tutto.
La vera attrazione del pacchetto, analizzata la breve campagna, è rappresentata dalle modalità multigiocatore, non solo perché queste hanno sempre costituito il vero nucleo ludico del franchise, ma anche perché, dei titoli di lancio di Nintendo Switch, Super Bomberman R è l’unico che sfrutta in maniera intensiva l’online e, nel contempo, promuove l’idea di multigiocatore in locale che abbiamo visto in tanti trailer di presentazione della macchina ibrida della grande N.
Anche da questo punto di vista, ci sono alti e bassi, anche se, differentemente dall’esperienza single player, dove prevalevano i secondi, le cose si fanno più interessanti: la campagna può essere affrontata in compagnia di un amico, e da quattro ad otto giocatori possono sfidarsi in tre modalità differenti, ovvero in locale, in wireless e online.
Un po’ per l’effetto nostalgia che Konami intendeva richiamare, un po’ per le caratteristiche intrinseche della console ospite, il multiplayer in locale risulta essere il più convincente del lotto, perché condividere il divano con lo sfidante è sinonimo di sfottò, risate e momenti di involontaria ed esilarante comicità.
Le arene approntate dal team di sviluppo sono inizialmente otto, con ulteriori dodici da sbloccare tramite la valuta in-game, ottenibile giocando e raggiungendo determinati obiettivi all’interno dei livelli: si va da labirinti ristrettissimi, dove la prima sfida è quella di non rimanere invischiati nelle esplosioni causate dalle proprie bombe, ad aree molto più ampie, all’interno delle quali si fatica, in certi frangenti, a leggere l’azione a schermo con chiarezza.
Ci sono poi una serie di variabili da settare per personalizzare le partite il più possibile, come ad esempio il numero di respawn per giocatore, la possibilità per i giocatori deceduti di tirare bombe addosso ai sopravvissuti o la durata complessiva del match.
Nonostante l’azione sia estremamente familiare per quanti abbiano giocato anche solo un episodio passato del brand, le meccaniche di gioco funzionano ancora più che bene, probabilmente più per i neofiti che per i veterani, che potrebbero accusare la mancanza di vere e proprie innovazioni ad una formula che ha sulle spalle un trentennio.
Sebbene non restituisca il piacere e il caos delle modalità locali, l’online ha grandi potenzialità, ma necessita di attenzione da parte di Konami: nei test effettuati dopo l’apertura dei server, al lancio ufficiale di Switch, abbiamo riscontrato diversi fenomeni di input lag, che, in un titolo dal gameplay tanto veloce e frenetico, possono rovinare l’esperienza ed alterare l’esito dei match.
Solo alcune delle partite effettuate ne sono state afflitte, meglio sottolinearlo, e siamo convinti che la situazione migliorerà progressivamente, ma è doveroso segnalare la cosa.
In compenso, non siamo mai stati disconnessi, e questo nonostante il segnale wi-fi della console si sia rivelato abbastanza debole rispetto ad altre macchine sul mercato, con solo due tacche di campo anche a meno di un metro dal router di casa.
Al momento di redigere questo pezzo vanno anche segnalati tempi di attesa un po’ più lunghi del previsto e un numero limitato di utenti online, ma confidiamo nel fatto che entrambe queste criticità vengano meno con l’andare dei giorni.
Saturday morning cartoon
La strada percorsa dagli sviluppatori a livello artistico è, come tutto il resto della produzione, a due facce: se abbiamo adorato, infatti, lo stile da cartone animato del sabato mattina delle buffe cutscene che intervallano gli stage della campagna principale, che, secondo noi, omaggiano il tratto dei Bomberman che furono e, nel contempo, lo attualizzano, dall’altro avremmo preferito che per la grafica in-game si fosse optato per uno stile a sedici bit, o al massimo per un cel shading molto colorato.
Invece, in forte contrasto con i suddetti filmati, la parte giocata viene mostrata con due visuali differenti a seconda della situazione e degli stage, una vicina a quella classica e l’altra isometrica, che concede giochi prospettici che mal si sposano con la giocabilità, e, soprattutto, in entrambi i casi si è optato per una grafica poligonale in due dimensioni e mezzo, tanto anonima quanto lontana dagli standard della serie.
Le tonalità di colore, le esplosioni e gli oggetti dello scenario finiscono così per perdere saturazione e distinguersi meno dagli sfondi, conferendo peraltro un look abbastanza generico al comparto visivo, solo lontanissimo parente di quello che ha portato la saga ad occupare un posto stabile nell’immaginario videoludico degli anni ’80 e ’90.
Il framerate si è rivelato abbastanza stabile, ma a 30 fps e non a 60, mentre, ahinoi, le musiche di accompagnamento impallidiscono se confrontate con quelle dei migliori titoli della serie: poche e poco appassionanti, finiranno con il ripetersi fin troppo spesso ed entrare nella testa dei giocatori per i motivi sbagliati.

– In multiplayer non ha perso il suo fascino…

– Meccaniche di gioco immortali

– L’unico titolo di lancio di Switch che garantisce divertimento anche online…

– …ma senza amici perde moltissimo

– Prezzo fuori parametro per i contenuti proposti

– Stile artistico un po’ anonimo

– …anche se al momento la latenza è un fattore da non trascurare

7.0

Il principale problema di Super Bomberman R risiede nel rapporto tra la quantità e la qualità di contenuti che propone e il prezzo a cui viene proposto, di poco inferiore ai titoli tripla A più blasonati presenti sul mercato.

Il suo focus sul multiplayer, peraltro, comporta ulteriori spese (Joy Con aggiuntivi in primis) per goderne nelle modalità pensate dal team di sviluppo, che si è chiaramente concentrato sulle modalità multigiocatore, includendo una campagna single player breve e poco entusiasmante, utile soprattutto a fare da tutorial alle sfide online e con gli amici.

Se avete conosciuto e amato la serie in passato, sapete benissimo cosa troverete qui, mentre, in caso vi foste avvicinati al medium videoludico solo negli ultimi anni, potreste farci un pensierino solo se amanti dei giochi incentrati sulla socialità.

Non appena il prezzo calerà e verranno risolti i problemi di latenza che affliggono alcune delle partite in rete al momento, Super Bomberman R sarà molto più facile da consigliare all’interno dell’asfittica line up di lancio di Switch.

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