Recensione

Steamworld Heist

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Sbucato fuori dal nulla lo scorso dicembre, giusto un paio di settimane prima di Natale, Steamworld Heist seppe conquistare pubblico e critica al punto da meritarsi un sonoro 8,5 sulle nostre pagine: merito di un combat system molto ben congegnato, di uno stile spiritoso e molto ben riuscito e di una quantità di contenuti invidiabile anche per titoli molto più costosi.Sei mesi dopo, ecco che le avventure del Capitano Faraday sbarcano nell’universo Sony, con una conversione ben fatta e arricchita dalla mai troppo lodata opzione cross buy, che accomuna ancora una volta PS4 e Playstation Vita.Tutti a bordo, si parte per lo spazio.

Maledette tasse
A parte la mania di indossare copricapo da selvaggio west e la grande abbondanza di robot senzienti, il mondo in cui si muovono il Capitano Faraday, il fido secondo Seabrass Stubbs e tutta la cricca che li seguirà non è troppo dissimile dall’Italia contemporanea: entrambi sono gravati da una marea di tasse, solo che, mentre nel Belpaese ad esigerle sono il governo ed Equitalia, nel sistema solare di Steamworld Heist sono i Loyalist, le cui richieste spropositate stanno strozzando gli onesti robot che cercano di guadagnarsi da vivere.Tanti, allora, pensano che il metodo più rapido e semplice (nonché esentasse) di fare soldi sia rappresentato dal rapinare gli altri: ecco perché la galassia brulica di fuorilegge, banditi di mezza tacca e rapinatori da bar, sulle cui teste pendono spesso delle succose taglie.Nonostante l’innegabile fascino del mondo di gioco, che amplia a dismisura il già ottimo lavoro svolto ai tempi di Steamworld Dig, le pretese narrative dell’ultima fatica Image & Form sono modeste, e la trama si lascerà seguire più per lo humour che la pervade (con un paio di siparietti memorabili) che non per la scrittura di personaggi e plot twist.La scelta di proseguire su un binario già tracciato, proponendo però un taglio differente e ramificando ulteriormente l’accoppiata tra tecnologia da quattro soldi ed ambientazione western, si rivela vincente, e, come già sottolineato in occasione della recensione originaria, la speranza (confermata dal team di sviluppo) è che, in futuro, il team di sviluppo nordeuropeo non abbandoni questo universo narrativo, ambientandovi anche i prossimi lavori.L’unico appunto che ci sentiamo di muovere riguarda l’assenza del DLC The Outsider, uscito successivamente al lancio su 3DS e non incluso in questa versione per le console Sony: avrebbe rappresentato un’aggiunta gradita ed avrebbe donato ancora più valore al pacchetto.
Un meccanismo ben oliato
Tutto ciò che di buono c’era nelle meccaniche di gioco su 3DS qualche mese fa viene riproposto in toto in questa versione, che si conferma come un porting puro: se amate gli strategici a turni, in qualunque forma si presentino, nell’ultima fatica di Image & Form troverete pane per i vostri denti.Ci si muove consumando punti azione, i turni sono puri e non possono essere interrotti (complice la mancanza di una feature molto diffusa nel genere come l’overwatch), e il party è composto da quattro personaggi, da scegliere tra una ciurma variegata e strampalata, che comprende infallibili cecchini dalla distanza, robot forti nel corpo a corpo e i classici personaggi buoni per tutte le stagioni, come il capitano Faraday.I ruoli sono ben distinti e ognuno dei bot che assolderemo assolverà a diverse funzioni, con una diversificazione dei compiti apprezzabile e un armamentario che consta di oltre cento armi, favorendo la sperimentazione e la personalizzazione del party.Le due differenze principali in termini di gameplay, rispetto alla grande maggioranza dei congeneri, sono rappresentate dalla visuale con cui l’azione viene inquadrata, più congrua per un platform che per uno strategico, e il fatto che si debba prendere la mira direttamente, calcolando che i colpi rimbalzano sulle superfici metalliche.Ecco che, allora, un colpo mancato clamorosamente, con un pizzico di fortuna può rivelarsi letale per un altro nemico inizialmente non a tiro, e aggiungere ulteriore profondità a un sistema di gioco tanto semplice da assimilare quanto soddisfacente nel livello di sfida offerto.Non manca nemmeno un sistema di copertura, invero utile soprattutto durante le prime missioni, quando i nostri personaggi possono essere distrutti con un paio di colpi ben assestati.In seguito, a seconda di come si decide di equipaggiare il team da portare in battaglia, il rischio di beccare qualche proiettile vagante va messo in conto, perché il gioco tende a punire i giocatori troppo conservativi, con una grande quantità di rinforzi nemici turno dopo turno e un’intelligenza artificiale abbastanza aggressiva, che sfrutta granate e colpi ad area per stanare il giocatore.A parte il gusto di rigiocarlo in alta definizione sul televisore di casa, coloro i quali abbiano già terminato Steamworld Heist su 3DS non hanno particolari motivi per pensare ad un secondo acquisto (al di là della qualità complessiva del prodotto, s’intende).
Squadra che vince…
Il profilo tecnico ed artistico della produzione è rimasto immutato rispetto a sette mesi fa, e questo, vista la splendida caratterizzazione dei personaggi, dei nemici e del mondo di gioco, non rappresenta affatto un problema: certo, l’innalzamento della definizione dona una nuova luce al comparto grafico, ma non è nella costruzione poligonale che Steamworld Heist trovava la sua realizzazione.Sono piuttosto il set di animazioni, la ricercatezza dei mille cappelli indossabili, la cura riposta nei piccoli dettagli e una tavolozza ricchissima a decretare il successo della produzione, accompagnata, peraltro, dalla stessa, inimitabile colonna sonora della versione 3DS, che qui torna in ottima forma (e, per chi ne fosse in possesso, beneficia enormemente di un impianto audio di buona qualità).Alla fine della fiera, ad elevare ulteriormente il valore del prodotto è la mai troppo lodata opzione cross buy, che consente di giocare indifferentemente sia su PS4 sia su Vita con un solo acquisto: gli utenti Nintendo non hanno potuto godere di tanta generosità, e quindi quelli Sony, nonostante il mezzo anno di ritardo, hanno ben donde di ritenersi privilegiati.Delle due versioni, infatti, è proprio quella portatile a spiccare maggiormente, perché la struttura di gioco si presta benissimo a sezioni rapide (nell’ordine dei quindici – venti minuti), perfette per intervallare due lezioni all’università o riempire una pausa pranzo fin troppo lunga.Cionondimeno, gli amanti dell’accoppiata 1080p/60 fps siamo sicuri che propenderanno per la versione casalinga, l’unica a garantire questi valori.

– Lo stesso, divertente gameplay della versione 3DS

– Uno degli strategici a turni migliori su piattaforme Sony

– Colonna sonora di assoluto valore

– C’è il cross buy PS4 – Vita…

– Nessuna novità di rilievo nel passaggio da Nintendo a Sony

– …ma non il DLC The Outsider

8.5

Image & Form avrebbe commesso un imperdonabile delitto a negare la gioia di giocare il suo Steamworld Heist anche a tutti i possessori di Playstation 4 e Vita: dopotutto, parliamo di uno degli strategici a turni più eccentrici e divertenti degli ultimi tempi, che, nonostante sia più a suo agio su console portatile, tirato a lucido a 1080p fa la sua porca figura.

Peccato che il DLC The Outsider non sia compreso nel pacchetto, ma non va sottovalutata l’importanza del cross buy, che vi consente di godere di entrambe le versioni con un solo (limitato) esborso: se non possedete un 3DS e vi siete persi questa piccola perla, adesso non avete più scuse per non rimediare.

Se, invece, avete già giocato e finito il titolo lo scorso dicembre, potreste non trovare ulteriori stimoli per un secondo acquisto.

Voto Recensione di Steamworld Heist - Recensione


8.5