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Recensione

Skylanders Swap Force

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Avatar di LoreSka

a cura di LoreSka

Pubblicato il 24/10/2013 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

8.5

Che bella sorpresa. Quando hai a che fare con un gioco come Skylanders: Swap Force, è difficile non partire prevenuti. Perché l’animo hipster che alberga in ognuno di noi ci porta a ritenere questo prodotto una commercialata, una trappola per i bambini e un esproprio per i genitori. Perché il meccanismo di questa serie è piuttosto perverso: gioca, scopri che per accedere a certe aree ti servono delle nuove statuette, chiedi a mamma e papà di comprartele. Una cosa da geni del male, insomma.
Il punto è che appena inserisci Skylanders: Swap Force nella console e inizi la partita, ti rendi immediatamente conto che questo è un prodotto di qualità. Ed è così che tutti i tuoi pensieri, tutte le tue perplessità vengono spazzate via, e il nostro bambino interiore tira un bel calcio assestato nelle parti basse dell’hipster che è in noi, prendendone il posto. Diciamolo subito: se avessimo sette anni saremmo pazzi di questo gioco, e per molte buone ragioni.
Riepiloghiamo
Se conoscete il gioco, passate al prossimo paragrafo. Se, invece, avete vissuto in un buco Hobbit negli ultimi quattro anni, ecco un riepilogo: Skylanders è una serie di videogiochi rivolta a bambini, che è diventata un vero e proprio fenomeno sin dalla sua prima iterazione. Il gioco fa uso di un portale collegabile alla console, sul quale si possono appoggiare delle statuine vendute nei negozi di videogiochi e di giocattoli. Tali statuine si animano nel gioco in maniera quasi istantanea, ed è possibile scambiarle in continuazione per variare l’esperienza di gioco, talvolta utilizzando l’ingegno. Il bambino, infatti, è chiamato a interpretare la tipologia di nemico incontrata e di utilizzare un personaggio opportuno per superare il livello. Ad esempio, un personaggio di acqua è forte contro un personaggio di fuoco, il quale è a sua volta forte contro un personaggio di erba, il quale è forte contro il personaggio di acqua. Questo schema alla “sasso, carta, forbice” spinge il giocatore a ragionare e, in definitiva, a interagire in continuazione con i pupazzetti. In breve, Skylanders non è un gioco stupido. Tutt’altro.
A questo si aggiunge la possibilità di personalizzare i propri personaggi sia “allenandoli” che vestendoli con copricapi bonus. La statuetta mantiene in memoria tali personalizzazioni, e può essere utilizzata a casa di un amico mantenendone tutte le caratteristiche.
Un portale, tre statuette, un gioco
Anche quest’anno il titolo giunge con uno starter pack, costituito da una copia del gioco, un portale e tre statuette. Questa volta lo starter pack è d’obbligo per tutti i giocatori che intendono iniziare la propria avventura in Skylanders: Swap Force, dato che i vecchi portali dei due precedenti capitoli non sono compatibili. Viceversa, il nuovo portale – e conseguentemente il gioco – supportano tutte le statuette delle precedenti edizioni. Pertanto, anche se il vecchio portale diventerà praticamente inutile, le vecchie statuette potranno continuare ad essere utilizzate sul nuovo portale.
Il motivo della mancata compatibilità con i vecchi portali è da imputarsi alla nuova tecnologia inclusa in Skylanders: Swap Force. Per la prima volta, infatti, il gioco fa uso di una tipologia di personaggi smontabili. Il busto di ognuno dei sedici pupazzetti della serie Swap Force può essere separato dalle gambe e rimontato su di un altro pupazzetto, ottenendo così un mostro ibrido. Di coneguenza, vi sono ben 256 combinazioni possibili, ognuna delle quali viene perfettamente riprodotta in gioco e dotata di un nome unico. In breve, a fronte di un piccolo investimento in personaggi Swap Force, il giocatore può disporre di un numero considerevole di combinazioni. Nello Starter Pack sono inclusi due personaggi Swap Force, uno di acqua e uno di fuoco, che possono dar vita a quattro diverse combinazioni (di cui due ibride).
In termini di gameplay, la cosa si traduce in tre elementi importanti. In primo luogo, i personaggi ibridi sono più versatili, e permettono di affrontare un maggior numero di situazioni. In secondo luogo, esistono alcune sezioni bonus accessibili soltanto da personaggi ibridi, ed è evidente che il giocatore è costantemente spinto a sperimentare le combinazioni dei propri personaggi. Infine, busto e gambe possono essere livellate separatamente, ed è possibile ottenere delle abilità speciali per le due diverse parti del corpo. Così, il nostro personaggio di acqua può ottenere un attacco che immobilizza l’avversario nel busto, mentre nelle gambe (o, in questo caso, nei tentacoli) un attacco che permette di colpire i nemici travolgendoli.
Le possibilità di personalizzare l’esperienza crescono in maniera quasi esponenziale, e possono permettere di scatenare la creatività del giocatore. Senza contare il fatto che, con ogni probabilità, tutte queste funzionalità allungano ulteriormente la già corposa longevità di questo gioco.
Tante novità
La prima novità introdotta da Skylanders Swap Force fa sorridere. Perché, difficile a credersi, stiamo parlando nientepopodimenoche… del salto. Nei due precedenti capitoli della saga i personaggi non potevano saltare, mentre in Swap Force vi è il salto (che diventa doppio salto nella versione 3DS). Questa aggiunta apparentemente banale modifica in maniera radicale il gameplay, che ora permette livelli sviluppati anche verticalmente e, soprattutto, qualche sezione platform davvero ben fatta. Ciò è possibile grazie a una telecamera automatica quasi sempre perfetta durante le fasi esplorative, che si pone nella posizione corretta e impedisce al giocatore di sbagliare dei salti altrimenti complessi. La telecamera, al contempo, è meno incisiva durante i combattimenti, e può portare a qualche momento confusionario.
Al contempo, sono state introdotte le cosiddette Swap Zone, che attivano dei minigiochi nel bel mezzo del livello. Tali minigiochi si discostano in maniera significativa dal gameplay del gioco principale, e ci portano – ad esempio – a volare attraverso un percorso ad anelli o a salire fra le nuvole a bordo di un razzo. Sono momenti di puro svago, piacevoli, ben fatti e divertenti. Al contempo, però, sono accessibili sotanto da una certa tipologia di personaggi Swap Force, e con i due personaggi inclusi nello starter pack si può fare ben poco.
E HD fu
Questo è il primo gioco della saga ad essere stato sviluppato nativamente in alta definizione (le versioni Wii e 3DS, infatti, sono affidate a diversi team di sviluppo). Il risultato su Xbox 360, PS3 e Wii U è davvero buono in termini grafici. Rispetto ai due precedenti capitoli, Skylanders Swap Force compie un balzo in avanti davvero notevole.
Ottimo anche il doppiaggio: ogni linea di dialogo è stata opportunamente dotata di una voce in italiano, che consente anche ai bambini in età prescolare di potersi godere il gioco, senza la necessità di avere un adulto a fare da interprete. Eppure, crediamo che gli adulti accompagneranno i bambini in questa avventura – non tanto nel multiplayer (che è comunque molto divertente) ma nella campagna principale, caratterizzata da livelli della durata superiore alla mezz’ora e da una qualità sempre molto alta.

– Reparto tecnico notevolmente migliorato

– Belle meccaniche mai noiose

– Doppiaggio curato

– Multiplayer divertente

– Un salasso per il portafoglio

– Perfide meccaniche che spingono a comprare più statuette

8.5

Il fatto che Skylanders: Swap Force sia una grossa trappola per soldi non può essere messo in discussione. Perché, anche se il gioco può essere finito con i soli tre personaggi inclusi nella confezione, è evidente che prima o poi i genitori si ritroveranno sommersi di richieste da parte dei propri bambini, spinti dal gioco stesso ad allargare la propria collezione. Per scoprire tutti i segreti e trovare tutti i percorsi alternativi all’interno dei livelli, infatti, è necessario disporre almeno di un personaggio per ognuno degli otto tipi presenti. E con le statuette Swap Force vendute a un prezzo di poco inferiore ai 17 euro, l’investimento è certamente molto significativo.

Al contempo, Skylanders: Swap Force è inattaccabile da un punto di vista qualitativo. Insomma, è un bel gioco, perfetto per il target a cui si rivolge, entusiasmante e piacevole anche per chi è già più grandicello. Se avete un bambino, o un fratellino minore con cui condividere l’esperienza, questo gioco è semplicemente fantastico.

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