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Recensione

Sherlock Holmes versus Arsene Lupin

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Avatar di Threepwood

a cura di Threepwood

Pubblicato il 07/12/2007 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

7

Quante volte ci è capitato di pensare a quanto sarebbe bello assistere ad una sfida fra Muhammad Ali e Mike Tyson (quello dei bei tempi), Maradona contro Ronaldinho, Fausto Coppi contro Marco Pantani. Da bambini magari, più ingenuamente, ci si chiedeva chi fosse più veloce fra Flash o Superman, oppure quale eroe fosse più straordinario fra Spiderman e Batman. Ebbene, anche alla Frogwares devono esserci state molto spesso discussioni di questo genere, visto che i programmatori si sono preoccupati di sviluppare un nuovo titolo dedicato a Sherlock Holmes, il quale, stavolta, dovrà misurare la propria arguzia contro quella del re dei ladri, Arsène Lupin. Il team conosce bene il personaggio e non è di certo nuovo a realizzazioni di questo genere, visto che ci aveva già piacevolmente sorpreso con Sherlock Holmes: The Awaken. A circa un anno di distanza, questo nuovo titolo, figlio dei buoni spunti del precedente capitolo, è desideroso di mostrarsi e noi, come di dovere, lo sviscereremo per voi. Seguiteci.

Guardia e LadriAncora prima di inserire il DVD nel nostro lettore e installare il gioco, stavamo già immaginandoci quale espediente avrebbero sfruttato gli sviluppatori per fare incontrare i due carismatici personaggi della letteratura classica. Ambedue sono sicuramente affascinanti e caratterizzati da due differenti modi di agire. Uno è un detective brillante che basa le sue indagini sulla deduzione e sul metodo scientifico ed è un misantropo, mentre l’altro un abile ladro, un prestigiatore, un seduttore e un uomo dotato di un genio innato. Ci figuriamo prontamente una trama articolata e a un incontro/scontro basato su un intreccio narrativo ben studiato, vediamo subito se le nostre aspettative sono state rispettate. La nostra avventura inizia proprio al 221b di Baker Street, in quel di Londra, proprio nella casa dell’intuitivo Holmes. Il detective è, come capita spesso, in compagnia del Dr. Watson il quale si occupa della corrispondenza. Mentre il caro dottore spulcia fra la posta comincia a parlare del famoso ladro, divenuto ormai di fama mondiale e spavaldo nel compiere le sue imprese. Ad un tratto Watson trova una lettera proveniente proprio da Lupin. A questo punto cominciamo subito a giocare visto che dovremo cimentarci nella lettura della lettera. Arsène ci mette al corrente di essere giunto a Londra e di voler sottrarre alla cara Inghilterra cinque importanti cimeli o pezzi d’arte. Essendo Holmes altrettanto famoso come il ladro gentiluomo, decide semplicemente di mettere a tacere quella che definisce la prepotenza francese, dimostrando la sua superiorità. Dopo questa introduzione le nostre speranze riguardo uno sviluppo intrigante e mozzafiato sono scemate a poco a poco, vista la poca fantasia nell’esposizione di questo importante scontro di menti. D’altro canto è pur vero che probabilmente uno spunto così classico è sicuramente il più adatto, in grado di gettare basi sicure sullo sviluppo futuro degli eventi e incapace di rovinare l’importante figura dei due eroi. Per quanto riguarda la storia non vogliamo rivelarvi altro.

Il fascino del retròPer il gameplay, la Frogwares si affida nuovamente al registro dei vecchi capitoli, sfruttando la visuale in prima persona e utilizzando il classico registro dei punta e clicca, semplice immediato, ricco d’informazioni. Per trovare oggetti utili da raccogliere, osservare e via dicendo, ci basterà quindi guardarci attorno e sull’ambiente circostante comparirà l’icona corrispondente all’azione che è possibile effettuare e ovviamente basterà un semplice click col tasto sinistro del mouse per accedervi. Il nostro inventario è più ricco che mai, avremo libero accesso a tutte le conversazioni, gli appunti, gli eventuali indizi raccolti, i testi, la mappa e via dicendo. Proprio quest’ultimo aspetto è caratterizzato da un’opzione più che gradita. Considerando che alcuni quartieri molto grandi di Londra saranno il nostro scenario, una volta visitata una locazione, saremo successivamente in grado di vederla sulla mappa e di “teletrasportarci” direttamente in un determinato punto senza dover fare il percorso cittadino in prima persona. E’ sicuramente un piccolo accorgimento, ma coloro che non amano molto le fasi di spostamento (se pur non lunghe) potranno servirsene e impiegare quegli attimi riflettendo su indizi e puzzle. Ebbene ora siamo finalmente arrivati al nocciolo duro di questa saga, visto che nel prequel avevamo riscontrato un problema nella calibrazione della difficoltà. Puzzle e indovinelli avevano la caratteristica di essere talvolta troppo complicati e in grado di far perdere le staffe anche a un vero lord Inglese. In questo capitolo possiamo dire che il problema sembra essere stato parzialmente risolto, ma non del tutto eliminato. I puzzle e gli enigmi sono ben congeniati, alcuni sono lampanti mentre altri sono riservati ad un pubblico più rodato e dotato di una discreta dose di self control. Quantomeno in questo capitolo, prima di cominciare, una serie di avvertenze metterà in guardia il giocatore sulle abilità richieste e sulla natura degli enigmi presenti nel titolo. Avremo a che fare con una buona varietà di puzzle. Talvolta ci cimenteremo nella soluzione di anagrammi, dovremo interrogare persone per ottenere informazioni preziose, cercare in libri o mappe indicazioni utili e usare il nostro ingegno per la classica combinazione di oggetti; niente di nuovo insomma, ma nulla di scontato. L’unico elemento che potrebbe annoiare alcuni videogiocatori è la grande quantità di testi da leggere. Come detto prima, già dalle prime battute dovremo leggere la lettera di Lupin, più di tre fitte pagine, scritte in corsivo. Purtroppo questi scriti da esaminare richiedono una lettura forzata, poiché non esiste una voce fuori campo che legga per noi e che ci risparmi la fatica.

Non c’è più la City di una voltaCome capita spesso, riserviamo spazio alla veste grafica che è importante quasi tanto quanto un ottimo gameplay. Se i capitoli precedenti non brillavano sotto questo aspetto, possiamo stavolta lasciarci a qualche complimento in più per questo titolo. Parlando degli spazi interni, dobbiamo sicuramente fare un plauso agli sviluppatori, vista la più che buona cura dei dettagli e una realizzazione all’altezza delle aspettative per un titolo di questa portata. Passando agli ambienti esterni notiamo lo sforzo fatto dagli sviluppatori e il desiderio di attestarsi su alti livelli. Gli effetti luce sono sufficientemente realizzati, le case e i locali sono di buona fattura e in certi momenti si potrebbe quasi affermare di essere tornati indietro nel tempo a visitare la City vittoriana. Anche i personaggi non giocanti in scena e i protagonisti sono ben realizzati, anche se Holmes non è proprio come Sir.Doyle lo descriveva, sembra più che altro un Poirot messo a dieta e senza baffi. Non vorremmo sembrare contraddittori, ma nonostante ciò non possiamo dire che il lavoro svolto sia stato ottimale. Alcuni oggetti anche se ben caratterizzati mostrano ancora molti “spigoli”, la realizzazione di certe texture è superficiale e di tanto in tanto si assiste a qualche calo di frame rate. In definitiva si può dire che graficamente parlando il titolo non è proprio in forma, ma la dimostrazione di aver fatto un passo avanti riesce a far raggiungere la sufficienza e nulla più. Un aspetto che ci ha un po’ deluso riguarda la popolazione Londinese, difatti nelle strade non troveremo molta gente, nonostante l’audio (in alcune parti di Londra) sembri decisamente più adatto a rendere l’idea dela confusione di un centro commerciale durante queste domeniche pre-natalizie. Parlando della musica che accompagna l’intera avventura non possiamo lamentarci, visto che la colonna sonora a base di musica classica è gradevole e ben sfruttata. Anche in questo caso dobbiamo scrivere una nota di demerito. Anche se di default il volume è a un livello medio, il suono è comunque troppo alto e potrebbe perfino risultare fastidioso a lungo andare. E’ comunque vero che è sempre possibile ridurre o eliminare del tutto la musica.

HARDWARE

Requisiti di sistema: Windows 2000/XP/Vista CPU Pentium III 1,3 Ghz o equivalente 512 Mb di RAM Scheda video con 64Mb Scheda audio compatibile DirectX 9.0

MULTIPLAYER

Assente

– Buon gameplay

– Prezzo budget

– Enigmi non calibrati alla perfezione

– Qualche perplessità sull’aspetto grafico

7.0

Sherlock Holmes versus Arsène Lupin è sicuramente un buon prodotto, nonostante alcuni punti deboli ancora da ottimizzare. Il gameplay è gradevole anche se non è consigliabile ai novizi. Sotto il punto di vista grafico abbiamo sicuramente un titolo milgliore rispetto al capitolo precedente, ma la Frogwares non è di certo al passo con i tempi, anche se il genere non richiede necessariamente un motore grafico da applausi. Un sonoro non sempre all’altezza e talvolta fastidioso, una serie di enigmi non adatti ad un pubblico di neofiti (o perlomeno non sempre) e una trama in più parti troppo scontata e poco originale (contradditoriamente all’idea di fondo, estremamente interessante) minano la serie di buone idee messe insieme dai programmatori che, alla fine, sembrano volersi accontentare di un titolo ben lungi dall’essere perfetto.

Ci sentiamo però ugualmente di consigliare il gioco, spassionatamente, agli amanti delle avventure grafiche (che pure oggi hanno tante opzioni di scelta sul mercato PC), poiché, anche grazie al suo prezzo budget, potrebbe essere un buon acquisto per gli appassionati del genere.

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