Recensione

Sakura Taisen 4 - Koi Se Yo Otome

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a cura di Iori Yagami

Questo è certamente un periodo strano per il Dreamcast. I giochi in uscita cominciano a diventare rari e la maggior parte delle produzioni nipponiche si riducono ormai a simulatori di appuntamento o avventure grafiche, che possono definirsi di quantità. Eppure, nel bel mezzo di queste produzioni è confortante sapere che c’è ancora spazio per i prodotti di “serie A”, soprattutto se il titolo in questione è Sakura Taisen.Quando Overworks e Red lo scorso anno (era il mese di giugno) annunciarono lo sviluppo di Sakura Taisen 4 per Dreamcast molti rimasero perplessi e stupiti non solo per il triste destino che attendeva la macchina Sega, ma anche per il semplice motivo che da pochi mesi era disponibile il terzo episodio e francamente nessuno si sarebbe immaginato un quarto capitolo di “Sakura Taisen” in tempi così brevi.Nella primavera di quest’anno, esattamente il 21 marzo, è uscito nei negozi il tanto atteso sequel del titolo portabandiera di Red e Overworks. Sottotitolato “Koi Se Yo Otome” (“Amate, Ragazze”), Sakura Taisen 4 si può definire tranquillamente l’ultimo capitolo della serie, un vero e proprio episodio finale delle avventure di “Sakura & Co.”Prima di parlare del gioco è bene spendere qualche parola su come ci viene presentato il prodotto. La confezione di Sakura Taisen 4 contiene 2 GD-Rom. Detto questo solo il primo disco contiene il gioco vero e proprio, mentre il secondo GD-Rom offre solo delle missioni extra di “Sakura Taisen 3”, che potevano essere scaricate dal sito ufficiale. La storia del gioco inizia subito dopo la fine del prequel.

“Oogami Kagekidan”.Oogami ritorna in Giappone dopo un periodo di lavoro a Parigi durato sei mesi. Il giovane si accorge che c’è qualcosa di strano nell’aria, come se stesse per accadere qualcosa di terribile da un momento all’altro. Tokyo, infatti, non è perfettamente al sicuro perchè un nuovo nemico ha deciso di invadere (e distruggere) la capitale giapponese. La nuova minaccia si manifesta sotto forma di vapore dorato, che a contatto con i macchinari li mette completamente fuori controllo. I Jouki (“Demoni del Vapore”) possono controllare anche i Koubu, i robot dell’Hanagumi, e questo li rende ancora più temibili.Per porre fine a questa nuova guerra Oogami avrà a disposizione sia l’intero Hanagumi (“Squadra D’Assalto dei Fiori”) nipponico che quello parigino. Dello storico schieramento nipponico del Tokyo Kagekidan fanno parte la coraggiosa Sakura Shinguuji (leader del gruppo), la bellissima Sumire Kanzaki, la scienziata Li Kouran, la piccola Iris Chateaux Briant, Maria Tachibana e Kirishima Kanna. Del Paris Kagekidan fanno parte la simpatica Erica Fontaine, la ricca Glycine Bleumer, la piccola Coquelicot, la dolce Hanabi Kitaooji e la carismatica Lobelia Carlini. Altre due ragazze si uniranno al gruppo: Soletta Orihime e Reni Milchistrabe. Le 13 ragazze dell’Hanagumi ed Oogami dovranno affrontare una dura battaglia contro i Jouki e riportare la pace a Tokyo.

Tokyo Kagekidan: Sanjou!Sakura Taisen 4, come i predecessori, è diviso in due parti, ovvero dialogo con le ragazze e battaglia. Nel primo caso, infatti, si tratterà di dialogare con i vari personaggi del gioco. Avremo a nostra disposizione dei menu di scelta, con diverse frasi appropriate che saremo noi a selezionare a seconda delle situazioni del gioco. Il finale dipenderà anche dalle scelte che opereremo nei confronti di un personaggio.Strutturalmente il gioco ha perso la sua composizione ad episodi, ma in compenso si è optato per un look cinematografico dato che il tutto è diviso in “Atti”. Questo aspetto rende Sakura Taisen 4 più simile ad un film che più propriamente ad una serie TV. Indubbiamente la vecchia struttura ad episodi, con i trailers alla fine della puntata, mancherà non poco ai fans della saga. Ad ogni modo i programmatori hanno voluto realizzare un finale per la serie, quindi la struttura in atti è più che giustificata dato che Sakura Taisen 4 rappresenta solo l’epilogo della storia. Visto in quest’ottica la struttura non poteva essere come una serie TV, ma doveva essere realizzata tipo un’OAV o un film che mostrasse la fase finale della storia.A parte queste leggere differenze nella struttura, il titolo di Overworks conserva inalterate le qualità che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. La parte strategica di Sakura Taisen 4 è rimasta praticamente inalterata. L’interfaccia di combattimento è la stessa di Sakura Taisen 3 e conserva la struttura in 3D. A parte l’aggiunta di qualche effetto grafico (puramente estetico) non c’è molto altro da segnalare. Una delle novità principali inserite in questo quarto capitolo è la possibilità di crearsi un proprio Hanagumi. Il nome di questa interessante opzione è l’Oogami Kagekidan, che offre l’opportunità al giocatore di formare un Gruppo d’Assalto con membri misti, passando da 5 a 13 personaggi. Questa nuova opzione è davvero molto stuzzicante, ma sfortunatamente l’eccessiva brevità del gioco non permette di gustarla appieno. Proprio questo aspetto rappresenta il punto debole di Sakura Taisen 4. L’eccessiva brevità del gioco è dovuta alla presenza di un solo GD-Rom. Questo ha portato ad una notevole ristrettezza degli avvenimenti, con una trama compressa ed una imprecisa quanto incompleta caratterizzazione dei personaggi. Lo sviluppo di questi ultimi soffre notevolmente dell’eccessiva brevità della storia e per chi non ha giocato almeno ad uno dei precedenti capitoli di Sakura Taisen risulta estremamente difficile affezionarsi ai molteplici personaggi presenti nel gioco. Questo causa alcuni momenti di confusione, che sono dovuti proprio all’eccessivo dinamismo della trama. Naturalmente il problema non sussiste per i veterani di Sakura Taisen, che avranno la gioia di ritrovare tutti i protagonisti all’interno di questo capitolo conclusivo della saga. Anche a loro però non sfuggirà un certo “favoritismo” nei confronti del cast di Tokyo rispetto al team parigino. Questa scelta risulta comunque normale visto che la saga di Sakura Taisen è praticamente “nata” con questi personaggi ed era giusto dare a loro l’onore di chiudere degnamente la storia. Il Paris Kegekidan farà la sua comparsa nella fase finale del gioco e saranno di grande aiuto alle protagoniste nipponiche.Tra i lati positivi di Sakura Taisen 4 vi è la possibilità di assistere a ben 14 finali differenti e la presenza di un nuovo mini-gioco, il Sakura Taisen Jong, una divertente versione semplificata del Mahjong. Per la caratterizzazione dei nemici Hiroi Ouji di Red Entertainment ha dichiarato di aver trovato ispirazione nel teatro Noh (una delle classiche forme teatrali giapponesi). Nel gioco è inoltre presente la possibilità, da parte di Oogami, di portare in scena una nuova opera teatrale: “Aa Mujou”, meglio conosciuto come “I Miserabili”. Oogami, in qualità di direttore artistico, dovrà fare un numero di scelte per definire il cast dell’opera teatrale.

The Last Episode.Sakura Taisen 4 mostra ancora una volta le notevoli capacità del Dreamcast. Tecnicamente il titolo di Overworks offre una qualità davvero esaltante, al punto da lasciare senza parole. La grafica 3D, così come per il terzo episodio, è solida e ben definita, ricca di effetti grafici e tocchi di classe. Raramente si è potuto godere di tale dettaglio grafico in un gioco strategico, se escludiamo appunto Sakura Taisen 3. Forse, confrontando il terzo episodio con questo sequel, potrebbero non esserci troppe differenze a livello tecnico, almeno se escludiamo gli effetti di luce leggermente migliorati. Ad ogni modo Overworks è riuscita a stupire ancora una volta, tirando fuori dal “cilindro” una realizzazione tecnica senza imperfezioni. I filmati FMV in stile anime sono invece migliorati fino all’inverosimile e questo lo si nota subito, fin dall’introduzione. La loro nitidezza è eccezionale e, grazie alla qualità sbalorditiva che è stata raggiunta, ancora una volta si ha la sensazione di assistere ad una serie TV di anime. La miscelazione tra Computer Grafica e animazione tradizionale, già utilizzata nel prequel, è perfetta e aggiunge quel tocco di modernità che non guasta. Notare la differenza tra le due tecniche è pressochè impossibile e l’unica cosa che salta all’occhio è la grande fluidità delle animazioni. Purtroppo, però, le sequenze FMV inserite nel gioco sono davvero poche se confrontate con Sakura Taisen 3, ma questo è da attribuire alla presenza di un solo GD-Rom. In tutto il gioco di sequenze in FMV se ne contano soltanto cinque, introduzione e finale compresi, e questo lascia l’amaro in bocca, soprattutto se pensiamo alla qualità con cui sono stati realizzati. Niente da dire invece per la qualità del character design. Kosuke Fujishima ha leggermente modificato lo stile dei suoi disegni, avvicinandolo a quello del film. A parte lievi differenze, si può tranquillamente affermare che il risultato ottenuto è di grande godibilità e riconferma la bravura del creatore di “Ah, Megamisama!” (“Oh, Mia Dea!”). Non riuscirete a rimanere insensibili al carisma di Sakura, al fascino di Sumire, o alla simpatia di Erica. Il punto di forza di Sakura Taisen 4 è proprio il carisma che i suoi personaggi riescono a sprigionare, confermandosi come i più accattivanti in circolazione. Dal punto di vista audio Sakura Taisen 4 non fa una grinza. La colonna sonora è davvero grande e propone delle musiche perfettamente in tema con il gioco e sempre adatte ad ogni situazione. Kouhei Tanaka ha fatto, come sempre, un’ottimo lavoro, riuscendo a deliziare anche l’utente dal gusto più esigente. Buono anche il brano dell’introduzione, “Geki! Teikoku Kagekidan”. Si tratta di un riarrangiamento dei primi Sakura Taisen, ed è cantato da Suyama Akio (il doppiatore di Oogami). Pur essendo differente dalle versioni precedenti, questa nuova variazione della opening song è ottima anche grazie all’efficace tono “sperimentale” dell’arrangiamento. Una menzione speciale la merita anche la ending song, “Kimi Yo, Hana Yo”, interpretata nuovamente da “Oogami” e dall’intero cast delle protagoniste. Questo brano riesce ad esprimere con un giusto tono triste e lento “l’addio” dell’avventura. Il doppiaggio è di grande qualità, ma questo ormai è uno standard della serie di Sakura Taisen. Sono presenti tutti i doppiatori, sia dei personaggi principali che secondari, e questo non potrà che rendere felici i numerosi fans della saga, che potranno così ascoltarli tutti insieme in un’unica avventura. Non si può, inoltre, non apprezzare la splendida performance di Michie Tomizawa, che interpreta Sumire con il giusto carisma. La famosa doppiatrice ha deciso di concludere la sua carriera dopo anni di successi e il fatto che il suo ultimo lavoro sia proprio Sakura Taisen 4 conferisce al titolo di Overworks un valore “storico”. Come la tradizione di Sakura Taisen “insegna”, anche questo quarto episodio risulta estremamente giocabile, grazie ad un sistema di controllo divertente e mai frustrante. La possibilità di portare a 13 i membri della squadra dell’Hanagumi è un’idea geniale e abbastanza stuzzicante, sebbene il gioco sia troppo breve per gustare a fondo l’opzione dell’Oogami Kagekidan. Il più grande difetto di Sakura Taisen 4 è proprio la sua brevità. La presenza di un solo GD-Rom ha portato ad un notevole ridimensionamento a livello di sceneggiatura e caratterizzazione dei personaggi. Di conseguenza, per entrare a fondo nello spirito di gioco è necessario aver giocato anche ai primi episodi della saga, soprattutto il terzo capitolo, dei quali Sakura Taisen 4 può definirsi il degno finale della storia. Sakura Taisen 4 ha una durata effettiva di gioco che va dalle 5 alle 11 ore, ma naturalmente questo dipende da come lo giocate e se avete o meno esperienza in questo campo. Questo fatto rende il quarto capitolo della serie un gradino inferiore a Sakura Taisen 3, che dispone invece di tre GD-Rom e può contare su una profondità della trama notevolmente più elevata. A salvare in corner la longevità di Sakura Taisen 4 sono tutti gli ingredienti, tutt’ora presenti, che hanno reso famosa questa saga in tutto il mondo. Elementi che hanno fatto affezionare numerosi utenti al suo gameplay originale ed innovativo, nonchè ai suoi carismatici personaggi. Il gioco conta la bellezza di 14 finali diversi e fino a che non li avrete visti tutti certamente non mollerete così presto il joypad. Inoltre se riuscirete a finire il gioco prima delle 10 ore potrete assistere a finali alternativi. Ci sono poi gli immancabili extra, come sottogiochi e quiz game, e tutto questo dovrebbe garantire una buona rigiocabilità anche una volta terminato.

Grande realizzazione tecnica, ottima soundtrack. Personaggi accattivanti. Gran bel finale. Giocabile come sempre.

Purtroppo è l’ultimo capitolo della saga… Un solo GD-Rom = troppo breve. La solita e “dannata” lingua giapponese non permette di gustare fino in fondo la storia…

8.5

Sakura Taisen 4 è un gran bel gioco, realizzato bene e dotato di una buona giocabilità. Overworks e Red Entertainment hanno dimostrato ancora una volta il loro talento, riuscendo a produrre un titolo divertente e di qualità.

Tuttavia l’idea di creare un nuovo capitolo di Sakura Taisen in un solo GD-Rom non si è rivelata del tutto brillante. Questo fatto ha provocato una notevole compressione della trama, una scarsa caratterizzazione dei personaggi e alcuni momenti di confusione, dovuti ai ristretti tempi di sviluppo del gioco (solo un anno, contro i tre del prequel). Con queste credenziali Sakura Taisen 4 è adatto principalmente ai fans della serie, che conoscono già tutto della saga. Senza dimenticare che in questo quarto episodio vengono svelati alcuni segreti e particolari inediti di alcuni dei protagonisti, che erano rimasti irrisolti nei predecessori.

Se siete dei nuovi conoscitori della serie il consiglio più saggio è quello di procurarsi la collection intitolata “Sakura Taisen Complete Box” (con tutti e quattro i capitoli della serie), oppure Sakura Taisen 3, in modo da capire molti più dettagli. Così com’è Sakura Taisen 4 risulta essere un buon finale all’intera storia ed è questo il motivo che ha spinto Overworks e Red a dare al titolo un look cinematografico, pensando, forse, di aver già detto tutto con il capitolo precedente. Peccato che gli sviluppatori non abbiano aggiunto almeno un secondo GD-Rom, in modo da rendendere il titolo più completo e notevolmente più longevo. Ma in fondo Overworks e Red hanno voluto creare solo il “gran finale” alla storia e quindi, visto in quest’ottica, può andare bene anche così, dato che conclude degnamente la saga.

In sintesi Sakura Taisen 4 offre una grande realizzazione tecnica, un sonoro da Oscar e un’ottimo finale. Questo quarto episodio di “Sakura” è un titolo deliziosamente giocabile e, se vi preparerete mentalmente, non rimarrete delusi dal nuovo titolo di Overworks, anche se non supera Sakura Taisen 3.

Voto Recensione di Sakura Taisen 4 - Koi Se Yo Otome - Recensione


8.5