Rayman Rush

Direttamente dalla Ubisoft, il simpatico Rayman approda sugli schermi della Ps One con un prodotto abbastanza coinvolgente e innovativo.Si tratta di un vero e proprio plattform nel quale non dovrete recuperare oggetti, combattere contro mostri o robot, districarvi in labirinti e via di seguito, bensì di correre e saltare in diversi scenari e, ovviamente, arrivare prima dell’avversario. Scopo del gioco, dunque, sarà quello di battere il computer (o un vostro amico), non solo dimostrando un buon controllo del personaggio, ma sfruttando anche apposite mosse speciali che metteranno in difficoltà il vostro avversario…Ma andiamo con ordine.Caricamento, presentazione…ed eccovi nel menu principale. Le modalità di gioco sono diverse: dopo aver scelto il personaggio col quale cimentarvi nelle varie gare podistiche (oltre a Rayman avrete altre possibilità, alcune delle quali verranno sbloccate solo in seguito), andrete a selezionare lo scenario di gioco. All’inizio ce ne saranno solo quattro a disposizione, gli altri, come per i personaggi, verranno abilitati solo vincendo determinate gare. Le modalità di gioco prevedono una fase di allenamento, in cui testare le vostre abilità di controllo e memorizzare le piste senza che vi sia nulla in ballo, la Sfida sul Tempo e il Campionato. Vi sono altre due modalità nascoste che conoscerete solo andando avanti nel gioco.Le piste sono svariate, sviluppate in tre dimensioni, ognuna diversa dall’altra e con caratteristiche particolari, non solo da un punto di vista grafico ma anche a livello di struttura vera e propria. Vi troverete di fronte a cunicoli stretti, curve in rapida successione, ostacoli che dovrete prontamente saltare onde evitare di perdere tempo prezioso, muri e pareti che dovrete scalare, piccoli bacini acquiferi che rallenteranno la vostra corsa e che dovrete quindi cercare di saltare. Inoltre vi sono anche alcune pedane bonus molto importanti che vi permetteranno di aumentare per qualche secondo la vostra velocità con una sorta di effetto turbo o che vi faranno schizzare in alto, evitando così di perdere tempo nella scalata delle varie pareti. L’essenziale è sfruttare le caratteristiche della pista, la vostra abilità di controllo e l’arma segreta di ogni personaggio per avere la meglio sulla creatura avversaria. Nell’arco del circuito potrete controllare la vostra tabella di marcia con l’ausilio dei vari intertempi, nonchè rendervi conto del distacco dal vostro avversario consultando l’apposito indicatore in alto a destra, che vi informerà anche del numero di giri effettuati.Se lo scopo del gioco è estremamente semplice e intuitivo, la fase realizzativa non è però così esaltante.

Grafica e sonoroGraficamente parlando, Rayman Rush è caruccio ma niente di più. La struttura degli scenari lascia un pochino perplessi, gli effetti grafici non sono molti e a volte si fa addirittura fatica a distinguere un muro da un passaggio libero o una curva da una traiettoria rettilinea; questo anche a causa di un complesso sistema di visuale dinamico, che varia in base alla vostra posizione nella pista. Il sonoro è nel complesso discreto. Le musichette di sottofondo sono carine e pienamente attinenti al tipo di gioco, gli effetti sonori sono apprezzabili ma nulla di che.

GiocabilitàLa giocabilità è buona ma a volte ostacolata, come anticipato prima, dalle visuali non sempre felici. Il controllo del personaggio prevede il movimento di corsa in avanti, i normalissimi movimenti laterali e la possibilità di saltare e arrampicarsi. Inoltre ogni personaggio possiede capacità specifiche che lo distinguono dagli altri come la possibilità di sparare all’avversario causando pericolosi rallentamenti nella marcia.

LongevitàLa longevità è un vero e proprio enigma. Rayman Rush è un gioco che verrà apprezzato a lungo? Il prodotto, pur essendo carino è innovativo, rischia di diventare estremamente monotono anche dopo le primissime partite. Inoltre, la stessa realizzazione del gioco pare essere rivolta in maggioranza a un pubblico molto giovane, con la conseguenza di risultare piuttosto banale ai più grandi. Nel complesso però, un titolo dalla valutazione più che sufficiente.