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Recensione

Pokémon Link Battle

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Avatar di Gianluca Arena

a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Pubblicato il 25/03/2014 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

7

“Mettici i Pokémon e venderà”: seguendo questo motto, e non solo in ambito videoludico, i mostriciattoli collezionabili hanno conquistato il mondo, partendo dai più giovani ma non disdegnando, di quando in quando, di rapire anche chi di primavere alle spalle ne ha ben di più.Nintendo ha proposto una serie di prodotti di qualità variabile tra il molto buono e l’eccellente, quantomeno se si guarda alla saga principale, scivolando spesso, invece, quando proponeva spin-off e variazioni sul tema, confidando semplicemente nella forza della licenza.Siamo felici di rassicurarvi: pur non essendo un episodio regolare né un capolavoro, Pokémon Link: Battle! di è dimostrato un puzzle game più che valido.

Solo il secondo seguitoPrimo seguito diretto di quel Pokémon Link che nel 2006, su Nintendo DS, provò a mescolare le classiche meccaniche “match three” con il mondo dei Pokémon, con risultati discreti, Link: Battle può essere descritto con due righe di testo, semplice com’è nelle dinamiche di base: qualsiasi persona visiti le pagine di Spaziogames avrà giocato, almeno una volta nella sua vita, ad un titolo in cui creare terzetti (di frutta, insetti, tetramini e quant’altro) per vederli scomparire dallo schermo, così da far posto ad altri oggetti simili provenienti dall’alto.Il titolo Genius Sorority, che sulle prime sembra un clone abbastanza spudorato di Candy Crush Saga, vero e proprio virus diffusosi tra la grande maggioranza degli utenti Facebook, gioca invece un paio di assi nella manica, oltre che una licenza mica da poco, riuscendo così a ritagliarsi uno spazio tutto suo, giustificando ampiamente i 7,99 euro richiesti per il download dallo shop digitale di Nintendo.A onor del vero, ma è bene che i programmatori non si siano adagiati su questa certezza, agli appassionati storici del brand sarebbe bastato sapere che il titolo include ben 718 Pokémon diversi, contro i circa 380 della precedente edizione: la quantità dei contenuti e la relativa freschezza del gameplay, invece, rendono il pacchetto appetibile anche a chi, delle creaturine elementali, fa abitualmente a meno.

Go!Go!Go!La succitata frase, tra le più abusate in ogni sparatutto di guerra uscito negli ultimi 10 anni, sintetizza al meglio lo spirito con cui, sin dai primissimi livelli, va affrontatoPokémon Link: Battle!: a differenziare davvero questo titolo dalle centinaia di titoli congeneri è infatti proprio il ritmo, e il fatto che, più che la materia grigia e la capacità di pensare” due mosse avanti” vengano premiate la prontezza di riflessi e il colpo d’occhio, essenziali per destreggiarsi già a partire dal terzo mondo.La battaglia cui fa riferimento il titolo è dapprima con un solo Pokémon avversario, visualizzato in cima alla schermata, poi con due e anche tre contemporaneamente, e per giunta con molti nemici che si piazzano proprio in mezzo alla nostra area di gioco, complicando non poco le combinazioni e le combo.Ecco, le combo: la loro riuscita è fondamentale: se allineare tre Pokémon uguali arreca un danno base, metterne in fila quattro causa molto più dolore al Pokémon avversario, mentre con cinque in fila, oltre a distribuire il danno tra tutte le creature che stiamo fronteggiando, avremo una ulteriore possibilità.Inanellando una tripletta immediatamente dopo una cinquina, infatti, si aprirà una finestra temporale (Link Time) in cui saranno sufficienti accoppiamenti di due soli Pokémon per arrecare danno ai nostri avversari: la frenesia che ne deriva dona un ritmo forsennato alle partire, soprattutto nella seconda metà dell’avventura, quando il livello di difficoltà subisce una brusca impennata.In aggiunta, gli appassionati di lungo corso apprezzeranno il fatto che il sistema elementale alla base della serie sia presente, e che sfruttarlo regala al giocatore vantaggi consistenti: se questa feature strizza l’occhio alle milioni di amanti dei Pokémon da un lato, finisce con l’estraniare i giocatori occasionali dall’altro, perché non tutti quelli che apprezzano un buon puzzle game sono tenuti a conoscere le affinità e le debolezze elementali di centinaia di esserini colorati.Con un po’ di pazienza, e senza aver paura di una discreta dose di trial and error, comunque, si riesce eventualmente a venire a capo della cosa, interiorizzando il sistema e sfruttandolo a proprio vantaggio, magari anche nelle partite multigiocatore, rigorosamente in locale, in pieno stile Nintendo.

Basta poco, in fondoNon ricordiamo, a memoria, un puzzle game di questo tipo che sfoggiasse un comparto tecnico strabiliante, e lo stesso si potrebbe dire di uno qualsiasi dei titoli download-only presenti su eShop, per cui non c’è da stupirsi del fatto che anche Pokémon Battle: Link! non svetta in questa categoria: la palette di colori è carica e elettrizzante(a volte tanto da confondere l’occhio meno allenato), i Pokémon sono ritratti con cura e anche durante i match in multiplayer non abbiamo registrato cali di framerate o mancanza gravi.I martellanti motivetti vi condurranno ad azzerare il volume già dopo diedi minuti di gioco, ma una buona longevità generale, soprattutto se foste nelle condizioni di godere anche della modalità multigiocatore, vi farà presto dimenticare del monocorde comparto audio.

– Divertente e frenetico

– 718 Pokémon da battere e catturare

– Multiplayer locale divertente…

– Sessioni prolungate portano un pizzico di ripetitività

– Il sistema elementale può spiazzare i giocatori occasionali

– …ma niente online!

7.0

Il prezzo è giusto, il prodotto è ben confezionato e sa regalare sprazzi di divertimento, e la possibilità di sfidare un amico dall’altra parte del divano è assai gradita: cosa manca allora a Pokémon Link: Battle! per strappare un voto migliore di quello che si è meritato?

Essenzialmente il multiplayer online, ma anche l’inclusione del sistema elementale ci ha lasciato abbastanza interdetti, anche se probabilmente sarà apprezzata da chi mastica Pokémon da diverse generazioni.

In ultimo, come molti giochi del suo genere, sul medio periodo esiste il rischio ripetitività.

Nel complesso, insomma, un buon match 3 per tutti e un acquisto imprescindibile solo per i Poke-maniaci.

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