Recensione

Nin2-Jump

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a cura di Slice

Il Verdetto di SpazioGames

7.5

Dopo essersi costruita un nome all’interno del mercato degli shoot-em’up, Cave prova ad espandere i propri orizzonti verso generi a lei del tutto estranei come quello dei platform. Scoprite insieme a noi se l’esperimento è riuscito.

Storie di Ninja violenti Per chi ha un minimo di conoscenza globale all’interno di questo settore, non può non conoscere i talentuosi ragazzi di Cave, autori di tanti titoli come i due Deathsmile. La particolarità di questa software house è quella di essere stata tra le maggiori esponenti nello sviluppo di sparatutto bidimensionali particolarmente frenetici e dedicati ad un pubblico squisitamente hardcore. L’aver appreso dello sviluppo di un titolo che si discosta completamente in termini di gameplay da quanto sviluppato fino a quel momento, ha incuriosito non poco l’utenza, creando un discreto hype dietro a questo NIN2-JUMP. Il titolo in questione, sin dai primi istanti di gioco, si discosta in maniera alquanto netta rispetto a tutti i lavori precedenti della software house. Ci troviamo infatti davanti ad un platform bidimensionale che attinge molto dai titolo pick and play, genere che ha spopolato nei segmenti di mercato come il mobile e ovviamente i digital delivery. La storia, di per se molto fragile, ci mette nei panni di un ninja impegnato a salvare la sua amata principessa Sakura, districandosi all’interno di cinquanta livelli di gioco. Una storia condita di cliché e assolutamente scontata direte voi, probabilmente si, ma nel gameplay e nel design di gioco si trovano i punti di forza di questo divertente titolo. Un platform impegnativo Se come detto il titolo si presta ad uno stile immediato ed intuitivo, andando ad analizzare a fondo il gameplay, si scopre come in realtà l’ultimo progetto di Cave celi un’anima assolutamente hardcore. Scopo del gioco sarà infatti quello di recuperare all’interno di ogni livello un determinato numero di pergamene per poter passare a quello successivo. A cercare di impedire la riuscita dell’impresa al nostro ninja, ci saranno diversi nemici che gli sbarreranno la strada e come se non bastasse molte sezioni di platforming abbastanza “estreme” in cui dovremo ricorrere a tutte le nostre abilità da ninja. Gli stage di gioco sono di per se molto brevi, alcuni richiederanno meno di un minuto per essere completati, ma proprio in questa caratteristica risiede il maggior pregio di Nin2-jump: i videogiocatori che amano la competizione e raggiungere il miglior punteggio, qui troveranno pane per i loro denti. Il gioco infatti premia chi oltre a raccogliere tutti gli oggetti, riesce a completare il livello nel minor tempo possibile, aumentando esponenzialmente il senso di sfida. Il gioco inoltre non perdona, avremo la possibilità di subire solamente tre danni per livello e nel caso ci venisse inflitto il quarto colpo sarebbe quello di grazia, riportandoci direttamente all’inizio del quadro senza alcuna possibilità di salvataggi intermedi. Tutte queste caratteristiche accomunate l’una all’altra ci portano a dedurre che questo titolo gode di un classico esempio di gameplay in cui la perseveranza e il continuo provare il livello per imparare quasi a memoria il percorso, diminuendo così il tempo di completamento, sembrano essere l’unica via per domarlo appieno. Ovviamente, siamo ben consapevoli che un’impostazione di questo tipo è da attribuire solo ed esclusivamente a quella fascia di giocatori che amano le sfide impegnative e non si fanno intimorire da difficoltà e sezioni che in alcuni frangenti posso risultare frustranti. Il tutto poi è alimentato dalla presenza delle leaderboard che incoroneranno il ninja più veloce del web, ulteriore stimolo nella costante ricerca della perfezione. Concludiamo l’analisi del gameplay, parlando dei boss di fine livello che si presenteranno a cadenza regolare dopo un certo numero di livelli. Anche in questo caso, ci confronteremo con nemici più difficili da abbattere e con pattern di attacco sempre diversi e saltuariamente imprevedibili. Inutile star qui a specificare come, anche in questo caso, la perseveranza e il “continuare a provare” siano l’unica via percorribile. Dopo aver eliminato un boss, verremo ricompensati con nuove abilità per il nostro protagonista, come un rampino o la possibilità di utilizzare per un tempo limitato determinati poteri speciali per uccidere i nemici. Il tutto porterà ad un’ulteriore ramificazione degli stage successivi.

Design o arte? Parlando del lato tecnico del titolo non possiamo che inchinarci di fronte alle magistrali scelte di design fatte dagli sviluppatori di Cave. Il gioco, come già detto, offre l’impostazione tipica dei platform 2D a scorrimento orizzontale, utilizzando però un particolare filtro che gli dona un effetto molto simile a quello delle pellicole cinematografiche proiettate sui teloni delle sale. Un effetto che ha fatto la fortuna del divertente Viewtiful Joe qualche anno fa. La sua particolarità risiede però nella scelta di realizzare i nemici e il protagonista sotto forma di ombre semi trasparenti che entrano in netto contrasto con lo sfondo, donando al titolo la sensazione tipica di chi sta guardando uno spettacolo di marionette. Ad alimentare questa nostra intuizione vi è la presenza, anch’essa sotto forma di ombre, di alcuni bambini quasi in sovrimpressione rispetto all’inquadratura del livello, che reagiranno in maniera più o meno entusiasta in base a come avanzeremo nel gioco. A fare da contraltare a quello che sembra a tutti gli effetti un look scanzonato e quasi cartoon, vi è una sostanziosa presenza di violenza e sangue che andrà ad imbrattare tutto lo schermo di gioco. Meno di impatto risulta invece il comparto audio, che si limita a svolgere il suo lavoro con musiche e campionature di suoni sufficienti, ma nulla di più. Il gioco non è localizzato in lingua Italiana, e la stessa traduzione inglese purtroppo denota molti strafalcioni e parole mal tradotte, non inficiando tuttavia sul gameplay, dato che la storia, come detto, ha un’importanza marginale.

– Ottima amalgama tra immediatezza e profondità

– Stile grafico d’impatto

– Cave è sempre Cave

– La frustrazione è sempre dietro l’angolo

– Mancata localizzazione e traduzione in inglese non proprio perfetta

7.5

Nin2-jump è il classico titolo che tradisce le apparenze. Il suo look particolare e un’iniziale semplicità di gioco invogliano il giocatore ad acquistare il titolo, salvo poi metterlo di fronte ad una serie di sfide assolutamente hardcore e al limite della frustrazione. L’ultimo lavoro di Cave rimane in ogni caso un’opera più che discreta che saprà regalare momenti di pura eccitazione a chi riuscirà scendere a patti con la sua lunghissima curva di apprendimento. Il tutto alla “irrisoria” cifra di 400 MS Point.

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