Recensione

Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Sochi

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a cura di LoreSka

Il Verdetto di SpazioGames

6

Quando, otto anni fa, Mario incontrò per la prima volta Sonic sulle piste di Pechino, la cosa ci fece riflettere. Quando eravamo piccoli, nel nostro immaginario Mario odiava Sonic più di Bowser, e Sonic odiava Mario più di Eggman. Perché Mario e Sonic significavano Nintendo e Sega, due aziende rivali che incarnavano due diverse tipologie di pubblico e due diverse filosofie. Quella era una vera console war, e le due mascotte erano i generali di corpo d’armata.L’arrivo di Sonic in esclusiva sulle console Nintendo, avvenuto ai tempi del Game Cube, fu uno smacco per i grandi fan di Sega. Ma l’arrivo di Sonic in un gioco di Mario fu la consacrazione del fatto che il mondo dei videogiochi era cambiato per sempre.Siamo al quarto gioco di questa saga, e ormai ci siamo abituati alla cosa. E, sfortunatamente, sembra che anche gli sviluppatori si siano abituati a questa fusione di mondi, proponendoci una formula sostanzialmente identica al passato.

Pochi cambiamentiNonostante Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Sochi 2014 sia un gioco progettato e sviluppato su Wii U, le meccaniche sono rimaste fortemente legate ai vecchi capitoli della saga, usciti su Nintendo Wii.Anzitutto, è stato scelto di mantenere la consueta formula a eventi. Vi sono diverse specialità, divise tra eventi classici ed eventi sogno, alcuni dei quali includono delle modalità secondarie (ad esempio, il pattinaggio artistico si divide in pattinaggio singolo e a coppie, lo snowboard include lo slalom e le specialità tecniche, eccetera) che portano il totale a 24 eventi. Un passo indietro rispetto ai 32 eventi dei precedenti capitoli invernali. La varietà degli sport è abbastanza buona, e in sostanza non si ha la sensazione di avere a che fare con eventi riciclati fra di loro in quanto a meccaniche. Certo, lo slalom gigante assomiglia allo snowboard in quanto a controlli, ma salvo queste inevitabili eccezioni, la varietà nel gameplay è abbastanza buona per gli standard a cui questa serie ci ha abituati.Il giocatore può scegliere se praticare gli eventi singoli, a gruppi o in alternativa, se tentare di vincere un’ambitissima coppa in una modalità carriera (Scontro tra Leggende) che porta il giocatore ad affrontare un certo numero di eventi in sequenze predeterminate. In questo caso, il giocatore deve dapprima scegliere una squadra di personaggi, cercando di renderla equilibrata per affrontare l’eterogeneità degli sport proposti. Ci sono quattro diverse tipologie di personaggio, che influenzano le diverse capacità del nostro alter-ego in ciascuna diversa specialità. Di conseguenza, non è detto che i personaggi più veloci siano i più forti negli eventi di velocità, in quanto ogni variabile ha un suo peso nel risultato finale della competizione. Il lavoro svolto per bilanciare ciascun personaggio è abbastanza buono, sebbene il carisma e la simpatia di alcuni personaggi secondari sia alquanto discutibile (cari Waluigi e Tails, ce l’abbiamo proprio con voi).La qualità degli eventi è abbastanza altalenante, ed è in definitiva un po’ deludente nella componente sogno, dove gli sviluppatori non hanno mostrato la solita originalità di questa serie, presentando alcune rivisitazioni abbastanza banali degli sport olimpici. Ad esempio, è piacevole l’hockey su strada ghiacciata, mentre è notevolmente meno efficace l’evento Campione d’Inverno, un downhill che ci cambia in continuazione l’attrezzo ai nostri piedi.

Wii senza UUno degli aspetti più controversi di questo nuovo capitolo della saga olimpica di Mario e Sonic è certamente identificato dal fatto che il gioco è praticamente ingiocabile senza un Wii Remote. Salvo qualche evento, la maggioranza degli sport richiede un Wii Remote con Wii Motion Plus o l’accoppiata Wii Remote + Nunchuk. Se non possedete questi controller, potrete solo gustarvi un misero 10-15% dei contenuti. Trattandosi di un Party Game, è evidente che non si poteva prescindere dai Wii Remote per il multiplayer, ma il fatto che il GamePad dotato di schermo sia praticamente inutilizzato per una buona metà degli eventi, non è certo un aspetto positivo.Anche quando il GamePad viene utilizzato, sono rare le volte in cui il suo uso risulta originale. In molti casi non fa altro che imitare i controlli di un Wii Remote tenuto in orizzontale, mentre in altri casi offre alcuni spunti interessanti. Nella specialità del bob a quattro, il GamePad attiva la telecamera frontale, con risultati abbastanza esilaranti per gli spettatori. Nel biathlon, invece, il GamePad viene raccolto dal primo giocatore a giungere alla sezione di tiro al bersaglio. Il GamePad ingrandisce i bersagli e permette di sparare con più facilità, offrendo così un bel vantaggio al giocatore più veloce. Questo è uno dei pochi casi in cui gli sviluppatori ci dimostrano che il GamePad può essere davvero divertente, se sfruttato a dovere. Sfortunatamente, come abbiamo detto, si tratta di un caso isolato.Anche da un punto di vista tecnico il gioco non sembra compiere grossi passi avanti rispetto alla serie su Wii. Certo, la grafica è più pulita, con più poligoni e in 1080p, ma il motore grafico non offre nulla di più di quello che avevamo visto parecchi anni fa sulla vecchia console Nintendo. Coloratissimo, carino, piacevole ma non esplosivo. Permangono i vecchi problemi di compenetrazione poligonale e, sfortunatamente, qualche fastidioso calo di frame assolutamente randomico.

Quiz quizzone!Curiosamente, è stata inclusa una modalità “Quiz e Abilità” nel gioco. Ci aspettavamo il consueto trivia a tema olimpico, ma ci sbagliavamo. Il gioco, infatti, usa delle brevissime gare nelle varie discipline come pretesto per farci delle domande. Ad esempio, ci viene chiesto di identificare un personaggio dipinto sul ghiaccio di un campo da pattinaggio, oppure di scoprire la posizione di alcuni personaggi volanti nel corso di una sessione di salto con gli sci.Ad ogni risposta corretta viene associato un punteggio, che permette di determinare una classifica che si conclude dopo diversi minuti. Questa modalità di gioco è piuttosto lunga (la sessione minima, infatti, dura dieci minuti) ma offre un diversivo dalle normali gare. Probabilmente i semplici trivia sulle olimpiadi o, in alternativa, un gioco dell’oca in stile Mario Party avrebbero ottenuto un risultato migliore in termini di divertimento, ma va riconosciuto che il meccanismo di funzionamento delle singole prove è abbastanza originale.Ancora una volta, l’enfasi del gioco è sul multiplayer locale. Nonostante gli sforzi degli sviluppatori per integrare varie forme di funzionalità online, infatti, il multiplayer in rete è deludente e il single player è praticamente inutile. Il multiplayer in rete, sfortunatamente, presenta una misera manciata di eventi giocabili, e le classifiche online (più alcune funzionalità di condivisione di immagini via Miiverse) non bastano per rendere interessante il gioco in solitaria.

– Alcuni eventi divertenti

– Qualche elemento originale

– Sport più “unici” rispetto al passato

– Meno eventi del precedente gioco

– Eventi sogno un po’ deludenti

– Multiplayer online scarso

– Gamepad sfruttato poco

6.0

Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Sochi 2014 può certamente offrire alcuni sani momenti di divertimento in compagnia. Il punto è che su di una console come Nintendo Wii U ci aspettavamo qualcosa di diverso rispetto alla formula già vista su Nintendo Wii. Il Gamepad non viene sfruttato a dovere, talvolta gli eventi richiedono dei tutorial troppo lunghi e i controlli possono creare qualche grattacapo. Insomma: preso a piccole dosi e annaffiato di Coca Cola e patatine, questo gioco può divertire. Ma per la maggior parte del tempo, Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Sochi 2014 è solo un modestissimo party game.

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