Recensione

Le avventure di Tintin: Il Segreto dell’Unicorno

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a cura di rspecial1

Normalmente i tie in non si contraddistinguono quasi mai per qualità eccezionale ed è quindi abbastanza ovvio che quando uno di questi prodotti si affaccia nel panorama ludico, le perplessità superino di molto le aspettative. Se aggiungiamo a tutto ciò il fatto che Le Avventure di Tintin: Il Segreto dell’Unicorno non è tra i titoli più attesi in uscita per Nintendo 3DS, si puo’ comprendere una mancanza di meraviglia nel ritrovarsi tra le mani un prodotto che non sarà degno di nota anche per chi ha apprezzato il lungometraggio targato Spielberg. Andiamo quindi a verificare cosa propone Ubisoft per il portatile in 3D di Nintendo che, mai come in questo periodo, ha bisogno di titoli di qualità vista la loro quasi totale assenza in attesa dell’ondata di titoli nintendiani.

Tre navi per un tesoroIntanto bisogna precisare per i più pignoli come la storia principale sia quella del film con l’aggiunta di alcuni elementi che la ampliano in alcuni tratti, mentre la semplificano in altri. Ubisoft ha così realizzato un buon mix delle avventure tipiche di Tintin, portando il giocatore alla scoperta dei segreti nascosti dalle tre pergamene del diciassettesimo secolo che li condurranno al più grande tesoro sommerso di tutti i tempi, il misterioso Unicorno. Ovviamente, quando si parla di tesori e della loro ricerca, non possono non mancare gli antagonisti che ostacoleranno il giovane giornalista francese. Sulla base di questa storia i programmatori hanno sviluppato un gioco che, nell’arco di cinque ore, potrà essere portato a termine dai giocatori più smaliziati e che si basa su meccaniche di gioco semplici ed intuitive. Il titolo ci metterà nei panni di Tintin per attraversare livelli sviluppati in stile labirintico, con un gameplay che ricorderà molto i primi Prince of Persia o Flashback. Potremo cosi saltare, arrampicarci e attaccare i nemici con pugni ed oggetti che troveremo lungo il percorso. A rendere le cose più complesse ci penseranno una serie di enigmi tramite i quali dovremo aprire determinate porte, attivare ascensori e sbloccare sequenze di gioco che ci porteranno a pilotare aerei e navi. La variante all’azione di gioco viene offerta anche dalla possibilità di usare, durante apposite sezioni, il piccolo Milù, il cagnolino di Tintin che userà il suo olfatto e potente abbaiare per farci avanzare nell’avventura. Anche il Capitano Haddock farà parte del gioco e cercherà di rendersi utile grazie alla sua forza, che controbilancia l’esile struttura fisica del protagonista. Oltre alla storia principale i programmatori hanno anche inserito un mini-gioco che ci porterà nei sogni del Capitano Haddock ad affrontare sfide contro il tempo nelle quali dovremo riuscire a finire il percorso stabilito usando Tintin sostituibile in ogni momento con Haddock. Questa modalità è anche legata all’online e allo StreetPass, visto che l’unico utilizzo che i programmatori sono riusciti a trovare per le funzionalità extra di Nintendo 3DS sono rappresentate da una misera classifica riportante i nostri Time Attack. La modalità per due giocatori, invece, ci immergerà sempre nei sogni del Capitano ma, questa volta, lo scopo sarà quello di riuscire a finire il livello prima dell’altro giocatore, effettuando vere e proprie gare che prescindono dal tempo.

Scarabei d’oro per variareUbisoft ha avuto la buona idea di ampliare la storia principale del film per arricchire il titolo di situazioni diverse, ma si è persa in un bicchiere d’acqua non riuscendo a dare a Le Avventure di Tintin: Il Segreto dell’Unicorno una propria identità. Il principale difetto del gioco è rappresentato da un bilanciamento pessimo: questo è dovuto alle due principali fasi di gioco, che non riescono ad abbinarsi tra di loro. Ci ritroveremo ad affrontare combattimenti estremamente semplici e nemici molto “tranquilli”, aiutati da armi non convenzionali, costituite da palloni da spiaggia e tattiche atte a stanare i nemici malamente nascosti. Il level design è peraltro decisamente al di sopra della media. Nel gioco morirete solo se cadrete, anche se sarà presente comunque la barra dell’energia e item da raccogliere lungo i livelli per recuperarla: difficilmente rischierete, ad ogni modo, di essere sconfitti dai nemici data l’intelligenza artificiale non curata. E’ invece molto semplice cadere, data la conformazione dei livelli molto complessa, con salti e piattaforme da attivare che richiederanno una buona conoscenza del genere platform e che impegneranno anche i giocatori più esperti. Non c’è da temere, comunque, i checkpoint nel gioco sono tantissimi e vicinissimi tra essi e sarà quindi una pura sfida al trial and error per proseguire. Il giocatore si troverà dunque tra le mani un titolo che non è adatto ai bambini, sebbene il sistema di gioco e di combattimento farebbero così pensare; eppure Le Avventure di Tintin: Il Segreto dell’Unicorno non si adatterà a chi è esperto nei giochi di piattaforma, dato che la sfida comporterà semplicemente la conclusione di livelli troppo semplici, popolati da nemici poco svegli e troppi punti di salvataggio, i quali finiscono per offrire una longevità molto limitata.

Che bello il 3D…La scelta di rinunciare a sequenze animate tratte dal film ma di narrare gli eventi attraverso dei fermo immagine in puro stile fumetto è molto azzeccata e piacevole. Sembra che gli sviluppatori si siano concentrati molto sullo stile grafico ed è infatti evidente come la cura per le animazioni di Tintin e dei vari personaggi sia ottima, come anche i livelli, studiati con dovizia di particolari e molto intricati. Manca il dettaglio grafico per ciò che concerne le location, troppo ripetitive all’interno dello stesso livello. Probabilmente sarebbe stato più proficuo cercare di creare un ambiente più ricco e dinamico anche nelle sequenze con l’aeroplano o le battaglie navali. Ottime le musiche e gli effetti sonori, sempre adatti alle diverse situazioni di gioco, ben si sposano bene con l’atmosfera dell’avventura. Restiamo delusi invece dall’utilizzo effettuato delle diverse caratteristiche di Nintendo 3DS: in particolare, se da una parte il 3D funziona e risulta visivamente apprezzabile, tutte le altre funzioni potevano essere implementate meglio. Il touch screen, ad esempio, verrà usato solo in alcune sequenze del gioco, come i duelli con la spada o le battaglie navali. Ci verrà talvolta richiesto di sfondare una porta, ed ecco che dovremo farlo con il pennino, come indicatoci a schermo, ma ben poco altro; anche il giroscopio non vedrà particolari utilizzi. La realizzazione tecnica è senza dubbio superiore alla media, ma anche su DS il titolo avrebbe mantenuto le sue caratteristiche salienti, dimostrando uno sfruttamento della piattaforma davvero sotto la media.

– Ottime animazioni

– Musiche adeguate e di ottima fattura

– Level design accattivante…

– Gameplay troppo semplice

– IA dei nemici quasi assente

– …anche troppo per i più giovani

– Dura solo 5 ore

6.0

Per tutti gli amanti di Tintin il nuovo tie-in di Ubisoft è senza dubbio un prodotto da valutare con attenzione in base ai propri difetti e non facendosi condizionare dal protagonista. Tralasciando la buona realizzazione tecnica del prodotto c’è da segnalare l’estrema semplicità dei combattimenti e complessità dei livelli di gioco, che diverranno sempre più intricati con l’avanzare dell’avventura. A tutto questo si aggiunge una longevità che non supera le cinque ore e delle modalità multiplayer poco accattivanti. Resta tuttavia un gioco sufficiente per chi cerca un platform diverso dal solito e con un livello di sfida alto, che potrebbe costituire un antipasto degno di nota in attesa del ritorno del buon vecchio Mario.

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6