Il Verdetto di SpazioGames

Così tanta carne al fuoco che c’è l’imbarazzo della scelta
Dopo un episodio sonnolento, Telltale ha rimesso benzina nel motore del suo Batman: The Enemy Within partorendo un episodio 3 che non solo porta finalmente avanti le vicende della sceneggiatura, ma che riesce concretamente a rendervi parte di scelte via via sempre più combattute e difficili. In queste nuove due ore nei panni di Bruce Wayne (sì, abbiamo detto Bruce Wayne per un motivo) il giocatore è chiamato a mettere in ordine le sue priorità—vengono prima gli affetti, la missione o la mia vita?—per portare avanti gli intenti di Wayne seguendo la propria linea personale. Il risultato è una serie di sequenze dal retrogusto decisamente interessante, ovviamente nella speranza che le scelte del giocatore abbiano un peso tangibile nelle ultime due uscite della serie e non che vengano dimenticate come accaduto per quelle dell’episodio 1.

Sì, è sempre e “soltanto” una storia interattiva
Ci capita spesso, occupandoci delle recensioni dei titoli a firma Telltale, di vedere gli appassionati che si domandano se e quando la compagnia statunitense deciderà di rinnovare in qualche modo le meccaniche di giocabilità delle sue opere. Nel primo episodio, Batman: The Enemy Within sembrava indubbiamente destinato ad incarnare questa possibilità, vista l’introduzione di alcune meccaniche molto interessanti, come quella delle relazioni. Quest’ultima, quasi scomparsa nell’episodio 2, è molto presente in questo episodio 3, anche se continuano a non apparire perfettamente interpretabili i reali cambiamenti che questi rapporti stanno apportando alle vicende. Per il resto, le sequenze di esplorazione sono anche qui ridotte all’osso ed estremamente basilari, anche nei punti in cui dovreste sentire la tensione per un enigma molto pericoloso da risolvere. A ciò, si affiancano gli immancabili QTE, comunque resi minimamente più impegnativi dal fatto che non si limitino più alla pressione di un solo tasto per volta. Il risultato è e rimane quello di una storia interattiva in cui la meccanica cardine è rappresentata senza dubbio alcuno dai dialoghi a risposta multipla. Se cercavate un cambiamento in tal senso, quindi, sappiate che questi primi tre episodi di Batman: The Enemy Within rappresentano in pieno le meccaniche che abbiamo imparato a conoscere (e spesso ad apprezzare) dei titoli Telltale, con qualche miglioria e senza rivoluzioni.
– Il rapporto tra Joker e Harley vi intrigherà
– Scelte che finalmente vi terranno sulle spine
– Fasi con enigmi estremamente basilari
– Tantissima carne al fuoco, si rischia di trascurare qualche spunto interessante
7.5
L’episodio 3 di Batman: The Enemy Within ci ha fatto recuperare fiducia sulla possibile riuscita della serie. Dopo un capitolo 2 preoccupantemente lento, Telltale mette insieme due ore di narrativa coinvolgente e di personaggi e situazioni che riescono ad incastrarsi in modo accattivante, portandoci per la prima volta dopo tanto tempo ad attendere impazientemente la prossima uscita per scoprire che piega prenderanno le vicende e quali ripercussioni scateneranno le nostre decisioni.