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Recensione

Illusoria

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Avatar di Stefania Sperandio

a cura di Stefania Sperandio

Ex Editor-In-Chief

Pubblicato il 30/05/2017 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

6

L’industria dei videogiochi, tra piccoli e grandi progetti, ha ricominciato a strizzare l’occhio al platform classicamente inteso, un genere che ha fatto a suo tempo la Storia di questo medium e che sta tornando alla ribalta con tutte le sue forze. Illusoria si inserisce in questo contesto, provando a reinterpetare le meccaniche classiche del genere platform sposandole ad una voglia di non prendersi mai troppo sul serio e a un black humour imperante. Il risultato, però, è riuscito solo in parte.

Bidimensionale è belloIllusoria si propone fin dalle fasi del breve tutorial come un videogioco in 2D a scorrimento: superata una schermata ci si muove in quella successiva, senza però una troppo costrittiva linearità. All’interno dei dodici livelli, ad esempio, potrete anche inoltrarvi in qualche percorso opzionale a caccia di segreti, costituiti da pergamene contenenti testi che vi aiutano a ricomporre le vicende (spesso ilari) dello scenario che state affrontando.Anche le meccaniche, così come il passaggio tra le schermate, sono estremamente basilari: il protagonista può saltare, arrampicarsi o rotolare sotto gli ostacoli dove previsto e, via via che si procede, sbloccare alcuni piccoli attacchi che faciliteranno il percorso. Purtroppo, però, i controlli rientrano tra i difetti del gioco: nonostante si parli di possibilità d’azione minime e che si memorizzano subito, i movimenti del protagonista sono estremamente legnosi e in alcuni casi rischiano di rendere delle sequenze più difficili di quanto non dovrebbero essere. Facciamo degli esempi: ci saranno dei percorsi in cui, cercando di saltare durante un’arrampicata, finirete per precipitare in verticale come un sacco di patate, perché una volta dato l’input per il salto (non proprio preciso, soprattutto se giocate mediante controller) non è più possibile cambiarne la direzione in alcun modo. Anche i controlli sposano insomma uno stile retrò, anche se la scelta non sempre risulta efficace e rischierà, di tanto in tanto, di farvi sbraitare contro il monitor per quel passo di troppo, quella rotolata che non ha risposto al vostro stop in tempo o il fatto che siate finiti in un fossato di lame meccaniche perché la gestione della lunghezza del salto è praticamente un enigma da decifrare. Fatti i conti con le difficoltà rappresentate dal sistema di controllo, dopo qualche ora riuscirete a padroneggiare un po’ meglio la cosa (ma non del tutto, dato che vi trascinerete errori più o meno casuali fino in fondo nella vostra avventura), superando i diversi livelli. La possibilità di sferrare dei piccoli attacchi dalla distanza sarà di grande importanza per gli scontri con i boss, proposti regolarmente lungo il vostro percorso. Le sfide risultano in genere impegnative ma gradevoli, fatta eccezione per i momenti in cui, à la Crash Bandicoot 2, ma in 2D, vi viene richiesto di fuggire da eventuali inseguitori. In questo caso, non potete muovervi più velocemente della carrellata orizzontale che inquadra il livello, il che significa che affronterete le frenetiche fughe praticamente camminando – pena, andare alla cieca e morire all’incirca in un millesimo di secondo.La scrittura che vi accompagnerà nel vostro percorso non si prende mai sul serio e risulta spassosa. L’atmosfera generale di Illusoria e della sua narrativa è a tratti grottesca, con anche sfoggi di black humor che si palesano di fronte agli errori del giocatore – viste le morti atroci e gli smembramenti cartoon che toccheranno a quel disgraziato del protagonista. Si tratta di uno stile che risulta gradevole e che riesce a dare al titolo ulteriore personalità, il che sicuramente non è poco, per un progetto indie. Segnaliamo anche che il gioco è disponibile solo in inglese o in spagnolo, quindi non avere dimestichezza con una di queste due lingue renderà molto più complesso godersi alcune delle surreali vicende in cui vi imbatterete.

Buone idee, realizzazione grezzaAccettati i controlli non riuscitissimi, è su un altro grosso tema che Illusoria riscontra le più palesi difficoltà: il level design. Se le meccaniche messe insieme dagli sviluppatori potevano offrire degli spunti interessanti, il modo in cui ci viene chiesto di utilizzarle all’interno degli scenari non risulta quasi mai brillante. Il gioco abusa del riciclo, dando la sensazione che alcune schermate siano quasi state inserite per allungare il brodo. Possiamo fare un esempio: in una prima schermata, addentrandovi in un livello, dovrete schivare una lama rotante che si muove in verticale. Riusciti nell’impresa, nella schermata successiva ne troverete tre, e in quella dopo cinque. I pattern sono insomma evidenti fino a risultare ingenui e fanno sfoggio della ripetitività, aumentando progressivamente di difficoltà ma costringendovi in brevi intervalli a fare sempre ed esattamente la stessa cosa. Il rischio è che il divertimento passi in secondo piano, anche perché il gioco vuole offrire una bella sfida e i suoi checkpoint sono spesso ben distanziati. Morire nella terza schermata in cui si stava provando a schivare le lame rotanti per ripartire daccapo dalla prima, insomma, potrebbe far storcere il naso e frustrare qualche giocatore. Oltretutto, c’è da sottolineare che non sono presenti seconde chance o vite bonus: al primo colpo subito, di qualsiasi tipo, il protagonista morirà, costringendovi a ripartire dal checkpoint. Un level design più brillante avrebbe potuto quindi evitare almeno in parte il rischio della frustrazione, che a parte rari stage è sempre dietro l’angolo.

Nella versione che abbiamo testato, l’altalenante esperienza di Illusoria risultava minata da bug e alcune decisioni di design di una superficialità disarmante. Per quanto riguarda i bug, possiamo citare che il fatto che fossimo appesi ad una sporgenza mentre veniva lanciato il video di fine scontro con un boss ha fatto misteriosamente sparire il nostro avatar a filmato finito, rendendolo invisibile. Impossibilitati a proseguire verso l’uscita del livello, abbiamo dovuto ricaricare la partita tornando al menù principale, solo per scoprire che la sfida con il boss era da riaffrontare daccapo. Le decisioni inspiegabili sono molteplici e ve ne riportiamo due: avrete presente il fatto che, in praticamente tutti i plaftorm, sono presenti della piattaforme che cadono a pochi secondi dal primo tocco del giocatore. In Illusoria, queste piattaforme non si rigenerano. Sappiate quindi che sbagliare un salto su una di queste, facendola cadere, vi richiederà di tornare al menù principale per ricominciare dal checkpoint. In un altro caso, durante una boss fight, abbiamo sferrato al nemico un attacco dalla distanza, dando il via al breve video in cui viene mostrato l’avversario incassare il colpo. Peccato che, nel corso della clip, i “proiettili” sparati da quest’ultimo abbiano continuato il loro percorso, uccidendoci senza che potessimo muoverci e costringendoci a ricominciare la boss fight dall’inizio. Appare abbastanza chiaro che si tratti di difetti a metà tra la trascuratezza e l’ingenuità, che sono però molteplici e influiscono su una valutazione che, per le buone idee alla base del progetto e la sua realizzazione artistica, poteva sicuramente essere più alta.

Hardware utilizzato per la recensioneSistema operativo: Windows 10Processore: Intel i7 6700KMemoria: 16 GBScheda video: NVIDIA GeForce 970

– Artisticamente molto gradevole

– Colonna sonora deliziosa

– Atmosfera spassosa che mette insieme stile cartoon e splatter

– Saprà darvi del filo da torcere…

– … ma a volte per i motivi sbagliati

– Level design che abusa del riciclo

– Controlli molto legnosi

– Alcuni bug e scelte di design sconcertanti

– Solo in inglese

6.0

Ci sono alcuni elementi in cui Illusoria sa farsi apprezzare: lo stile cartoon, la gradevolissima colonna sonora, il mood e la voglia di proporre un platform 2D duro e puro, capace di dare del filo da torcere al giocatore. Il problema insorge quando il filo da torcere scaturisce dalla legnosità dei suoi controlli e dalla frustrazione in cui potrebbe far incappare un level design spesso sterile di buone idee. La presenza di alcuni bug e di diverse scelte di game design superficiali completa il quadro, rendendo Illusoria un progetto degno dell’interesse degli appassionati del genere, ma che poteva fare decisamente meglio di così.

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