Recensione

Fighter Within

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a cura di Pregianza

Ve li ricordate i tempi in cui i giocatori inveivano contro al Kinect, colpevole di non leggere degnamente i loro movimenti durante il gioco? O i fantastici momenti passati a ricalibrare di continuo la periferica perché con la luce mattutina non era in grado di trovarvi? Fantastico, perché quei tempi non sono ancora passati, ma stavolta non è colpa del povero Kinect, bensì degli sviluppatori. Date quindi il benvenuto a Fighter Within, fantastico titolo che riesce sia ad essere un brutto picchiaduro che a devolvere il nuovo motion sensor di Microsoft, tutto in una botta sola.
Lotta tra i Medioman
La storia nei picchiaduro è di norma dimenticabile o parecchio stramba, tolte alcune rare eccezioni alla regola. In Fighter Within è al di là del dimenticabile, è un insieme di clichè vaporosi che vi scorreranno addosso senza lasciare nemmeno una macchiolina di interesse. Nei panni di Matt, uno stereotipato ragazzetto cresciuto a pane e botte per la strada, dovrete sfidare una crudele scuola di kung fu per motivazioni insulse. The end.
I personaggi non aiutano certo a immergersi nella storia, essendo piatti e stereotipati quanto le loro vicende. Si va dal succitato Matt a ninja senza personalità, bestioni privi di carisma, e una copia di Tong Po più tatuata del normale. Creare un roster più banale sarebbe stato difficile anche impegnandosi.
Il bello è che tutta questa mediocrità impallidisce quando si prova il gameplay, a dir poco terribile. Vediamola così: il nuovo Kinect funziona, sul serio, non vi stiamo prendendo per i fondelli. Legge facilmente i movimenti del giocatore, delineando la sua silhouette senza problematiche di sorta e cogliendo ogni spostamento. 
Il gioco, invece, non lo fa. Tirate un pugno troppo veloce e l’animazione si fermerà a metà senza colpire, tentate di utilizzare movimenti simili a quelli delle arti marziali reali per sferrare un gancio e il vostro alter ego si metterà in guardia senza motivo il più delle volte, tentate di spostarvi di scatto mantenendo una posa difensiva e i movimenti non si tradurranno in un necessario passo in avanti o all’indietro. Insomma, è come usare il caro vecchio Kinect per Xbox360 con tutte le sue magagne, solo che in un titolo next gen.
Un Kinect sprecato, il che è tutto dire
Il combat system, dal canto suo, non è che sia calcolato a meraviglia. Le manovre disponibili sono pochette, e tentano goffamente di mimare le meccaniche dei picchiaduro seri senza successo. 
Il giocatore ha a disposizione pugni diretti, che funzionano piuttosto bene se sferrati a velocità bassa, ganci, che costringono a movenze da gorilla per esser percepiti, calci ai fianchi, scarsamente utili, prese, che verranno lette una volta sì e due no, e la possibilità di mettersi in guardia alta o bassa. Poca roba, a cui vanno ad aggiungersi un paio di manovre ambientali legate alla presenza di pali su cui saltare o bastoni da utilizzare, e un sistema legato al ki, che attiva delle “mosse speciali” di vario tipo. Le mosse speciali fanno danni elevati, ma la loro utilità è marginale e lasciano scoperti, poiché costringono a caricare l’energia mettendosi in posa alla Dragonball. C’è un sistema di counter in risposta alle semplici combinazioni automatiche del titolo, forse l’unico elemento tecnico del gameplay, ma è responsivo quanto i colpi descritti sopra, quindi traete le vostre conclusioni.
Ora della fine, invece di essere un titolo capace di sfruttare le potenzialità della nuova periferica, Fighter Within non è altro che un fighting game abbozzato e rozzo, che risponde malamente ai movimenti dell’utente. La sua unica utilità è quella di party game con gli amici, vantando un multiplayer locale piuttosto caotico, o di “stimolo per fare ginnastica”, a patto di avere un salotto abbastanza grande per essere inquadrati in toto dal Kinect. 
Tecnicamente almeno ci attestiamo su livelli accettabili, con una modellazione 3D dei combattenti passabile e animazioni sufficienti. Non si può dire lo stesso tuttavia del sonoro, a causa di doppiaggi di qualità infima. Da queste parti, in poche parole, non c’è niente che si salvi.

– Il nuovo Kinect legge in modo ottimo i movimenti…

– …ma il gioco non riesce minimamente a stargli dietro

– Combat System semplicistico

– Roster poco ispirato

– Responsività che fa rimpiangere il vecchio Kinect

3.0

Fighter Within è un titolo che, pur potendo contare su una versione nettamente potenziata del Kinect, presenta esattamente le stesse terribili magagne che i predecessori avevano sul motion sensor di Xbox 360. Basterebbe questo a far capire quanto scadente sia questo titolo, ma voi aggiungete all’insieme anche un roster poco ispirato, poche modalità, un comparto tecnico appena passabile e un combat system penoso, e capirete all’istante come mai su questa recensione torreggia una bocciatura netta. Il Kinect 2.0 ora offre agli sviluppatori molte più opzioni e possibilità rispetto al passato, è ora di usarlo come si deve.

Voto Recensione di Fighter Within - Recensione


3