Il Verdetto di SpazioGames
Negli ultimi anni i titoli sportivi e quelli calcistici in particolare, hanno cercato di offrire agli utenti esperienze ludiche sempre più complete e curate dal punto di vista tattico, manageriale e realistico, implementando tutta una serie di opzioni e modalità che un tempo sarebbero state pura utopia. Fifa 10 può essere considerato senza mezzi termini come un prodotto eccellente sotto tutti i punti di vista, se analizzato per PS3 e Xbox 360, ma l’edizione Wii riesce incredibilmente a mancare il bersaglio, offrendo un titolo realizzato in maniera incomprensibile per scelte operate dagli sviluppatori, nonché immensamente lontano dagli standard raggiunti l’anno passato dal rivale Pro Evolution Soccer, che sull’ammiraglia Nintendo è riuscito a convincere più che in altri lidi. Siete pronti a scendere in campo?
Una partita difficileAvviando il gioco per la prima volta veniamo subito accolti da una presentazione che non fa nulla per nascondere la natura arcade del titolo ma risulta tuttavia simpatica, mostrando un menu di gioco tutto sommato caratterizzato da un design colorato e gradevole, composto di un numero di modalità più che valido. Oltre a Scendi in campo, ossia l’immancabile scelta da effettuare se si desidera avviare una partita veloce, dopo aver creato il proprio Profilo Giocatore, riteniamo opportuno analizzare nel dettaglio le opzioni a disposizione del giocatore, prima di approfondire la nostra analisi.
Sfida per la gloria – Orientandosi verso la Carriera e una volta inserite alcune informazioni personali per definire il vostro allenatore virtuale, potrete iniziare a gestire una squadra di calcio organizzando al tempo stesso buona parte delle attività legate alla gestione della rosa, quali ad esempio i trasferimenti dei calciatori ed altro ancora. Questa scelta si rivela interessante se sentite di possedere un forte spirito manageriale, ma al tempo stesso la povertà di parametri sui cui è possibile agire ridimensionano notevolmente l’esperienza di gioco rendendola ben presto povera di stimoli e ben inferiore a quelle ammirate di recente in altri titoli simili.
Torneo – La classica opzione che consente di prendere parte ad una manifestazione ufficiale e relativi trofei ad essa collegati, sceglieindo un club oppure una nazionale. Il numero di paesi rappresentati è piuttosto numeroso ed ogni appassionato troverà sicuramente un buon numero di varianti tra cui scegliere.
Il quadro delle possibilità si conclude con l’Allenamento (composto da esercizi specifici e da una sorta di tutorial sull’impostazione dei comandi) ed infine vi sono le Opzioni per settare le impostazioni generali.
Dal punto di vista delle squadre a disposizione e delle licenze presenti, non vi è dubbio che il titolo sia in grado di proporre un’offerta davvero completa. Vi basti sapere che sono presenti quasi una trentina di campionati ufficiali tra cui figurano tutti quelli più importanti quali ad esempio Serie A e Serie B, la Premier League, la Ligue 1, la Bundensliga, la Liga BBVA e molto altro ancora, per la gioia di tutti gli appassionati che potranno così spaziare in lungo e in largo per il mondo andandosi a confrontare con squadre di ogni categoria e livello. Questa apparente cura per i dettagli si scontra però con tutta una serie di problemi e mancanze che appaiono incomprensibili e faranno sicuramente storcere il naso a tutti coloro che speravano di poter trovare anche in questa versione Wii parte di quella complessità tattica e strategica messa punto da EA negli ultimi due anni. Purtroppo, fin dalle fasi di preparazione della partita, è evidente che qualche scelta non è stata operata in maniera ottimale, a discapito del divertimento.
Il caos in campoCome era accaduto nei precedenti episodi, anche questa volta gli sviluppatori hanno pensato di fornire due diversi metodi di controllo adatti a tutti. Scegliendo ALL-PLAY si utilizzerà infatti il solo Wii Remote e il tutto si limiterà all’esecuzione di passaggi e tiri, oltre alle azioni difensive standard. Inutile dire che questa configurazione è consigliabile unicamente ai giocatori più giovani e meno esperti. I veri problemi nascono però usufruendo del cosiddetto Gioco avanzato, che in teoria dovrebbe portare ad un’esperienza ludica ben più soddisfacente ed appagante ma che in pratica si rivela ben presto altamente frustrante. In questo caso il Wii Remote consente di effettuare i passaggi attraverso la pressione dei pulsanti A e B, effettuare una finta con il D-Pad ed effettuare un tiro scuotendo il telecomando. Lo stick analogico del Nunchuk serve per muovere il calciatore selezionato, mentre i pulsanti Z e C servono rispettivamente per effettuare una scatto ed attivare il controllo delle velocità. Durante la fase difensiva lo scuotimento del Wii Remote determina un intervento in scivolata e B effettua un contrasto in piedi, con C utilizzato per la marcatura semplice e – per il raddoppio. Questa disposizione dei comandi non sarebbe nemmeno malvagia a dire il vero, se soltanto non vi fossero alcuni problemi non certo di poco conto.Per prima cosa al giocatore sono negate le più elementari possibilità di poter agire a livello tattico e strategico, se non per la modifica del modulo adottato e poco altro, cosa che rende la preparazione di ogni incontro poco accattivante e mancante di quella componente importante che da sempre caratterizza ogni gioco di calcio che si rispetti. Scendendo in campo poi le cose peggiorano ulteriormente a causa di un approccio fortemente arcade e mai convincente. Ogni tiro corrisponderà ad un’insidia e sarà talmente carico di effetto da farvi sembrare di essere nel ben mezzo di una partita del famoso anime giapponese Captain Tsubasa (conosciuto in Italia come Holly e Benji), senza dimenticare il ritmo esasperato di ogni match, che rende praticamente impossibile ragionare a livello tattico. Come se non bastasse, a peggiorare ulteriormente la situazione ci pensa l’elevata difficoltà di poter adottare contromisure difensive efficaci, senza dimenticare l’assurda scelta di abbinare alcune situazioni importanti (quali ad esempio i calci di punizione) a dei movimenti del Wii Remote da compiere con estrema precisione al momento esatto, non un istante prima né un istante dopo. Inutile aggiungere che ogni fallo fischiato rappresenta una condanna quasi certa, poiché gli avversari riusciranno a segnare anche da distanze siderali, a discapito di quel poco di realismo che la serie era riuscita a mantenere su Wii fino all’edizione precedente.
Una retrocessione necessaria?Come se la situazione descritta non fosse già molto negativa, un altro grave difetto del gioco è riconducibile all’assenza di tutte quelle sfide party game che avevano contraddistinto i precedenti episodi e che erano risultate ben riuscite nel complesso. Tale scelta risulta molto discutibile e, alla luce dell’approccio arcade adottato, sarebbe stato molto più sensato agire diversamente.Dal punto di vista tecnico il gioco risulta ampiamente insufficiente nonostante le buone idee iniziali. Graficamente il design dei calciatori è volutamente stilizzato in maniera simile a quanto era accaduto con l’ottimo Grand Slam Tennis, tuttavia quasi nessun giocatore assomiglia alla sua controparte reale ed anzi spesso l’anonimato regna sovrano rendendo tutti gli atleti fin troppo simili tra loro. Molto fluido l’engine poligonale che muove l’azione in campo, ma il rovescio della medaglia è rappresentato da modelli poligonali piuttosto semplici e da una scarsa cura per i dettagli, che il discreto cell shading applicato non riesce certamente a mascherare in modo opportuno.Buono invece il comparto sonoro, sia per brani che per telecronaca, ma è difficile seguirla quando il ritmo di gioco è così elevato. Oltre alle modalità sopra indicate sono presenti anche le solite possibilità online già sperimentate da EA negli ultimi episodi, ma dubitiamo che qualcuno possa aver voglia di confrontarsi con altri utenti senza un minimo di gestione tattica. Peccato perché l’idea di privilegiare un approccio più immediato non era male ma è stata estremizzata troppo con il risultato di rendere in giocabile l’intera produzione oltre che frustrante per l’impossibilità di poter attuare una fase difensiva degna di tal nome. Rispetto all’anno scorso il passo indietro compiuto è notevole e le speranze di tutti gli appassionati Nintendo ancora una volta dovranno essere rivolte altrove, sperando che anche su Wii come per altre console vi possa essere una svolta nell’immediato futuro.
– Gameplay immediato…
– Numerose competizioni da affrontare
– Comparto sonoro di buon livello
– …ma orientato verso l’arcade più estremo
– Componente simulativa del tutto assente
– Sistema di controllo mal sfruttato
– Spesso diventa frustrante
5.0
Rispetto alla precedenti apparizioni su Wii non soltanto non vi è stata alcuna novità positiva, ma Fifa 10 azzera completamente tutte quelle modalità “leggere” che da sempre avevano contraddistinto la serie per l’ammiraglia Nintendo, oltretutto impoverendo il gioco con notevoli mancanze a livello tattico e tecnico. Il livello di sfida offerto è molto elevato e ciò potrebbe essere in parte attribuito all’eccessiva frenesia del gameplay, ma è anche vero che ritrovarsi sotto di numerosi gol non per demeriti proprio ma a causa dell’impossibilità di attuare una fase difensiva degna di tal nome ben presto risulta tremendamente frustrante, azzerando totalmente il divertimento iniziale.
Lo stravolgimento della natura di questo prodotto a favore di un approccio completamente arcade risulta una scelta a nostro avviso poco felice e non decifrabile, soprattutto se si paragona questo titolo al precedente episodio, nettamente migliore sotto tutti i punti di vista e molto più vicino, in termini di contenuti, alle altre versioni next-gen.
Tecnicamente la stilizzazione dei calciatori sarebbe stata anche di pregevole fattura se fosse stata realizzata senza sbavature a livello poligonale, ma così non è stato ed anche in questo caso sembra siano stati fatti dei passi indietro notevoli e certamente non legati a reali limiti della console. Ancora una volta le speranze degli appassionati di titoli calcistici e possessori di Wii sono legate a Konami, sperando che dal prossimo anno la situazione possa prendere una piega positiva.