Recensione

Call of Duty 2

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a cura di Laboz

Infinity Ward è un team di talentuosi programmatori composto in gran parte dagli esuli del gruppo che in Electronics Arts ha dato vita alla serie Medal of Honor. Mentre il titolo targato EA mette l’accento sulla ricostruzione storica degli eventi, il titolo pubblicato e prodotto da Activision pone l’accento sulla spettacolarizzazione, il coinvolgimento e l’epicità delle battaglie che hanno caratterizzato la seconda guerra mondiale, avvalendosi anche della consulenza di un esperto nonchè veterano di guerra, tale Hank Kersey. Considerando la bontà del primo titolo apparso su PC (le versioni console non erano granchè) e l’esperienza messa sul campo dallo sviluppatore le mie personali aspettative per questo titolo sono molto alte. A tutto ciò si aggiunge la prospettiva di vivere l’esperienza guerrafondaia nello splendore dell’alta definizione e nel coinvolgimento del suono multicanale. Che lo spettacolo abbia inizio.

La gelida StalingradoIl gioco comincia a girare nel tray del nuovo 360 e il rumore prodotto sembra quello di un’autovettura a cui inizia a girare la ventola per il raffreddamento, mostruoso. Dopo i classici loghi del produttore e del team di sviluppo ci accoglie un tiepido menù raffigurante una bussola, dei proiettili, un pezzo di fucile e sotto una cartina, a lato in alto a destra le opzioni per giocatore singolo o multiplayer con l’aggiunta dei vari settaggi e dei classici riconoscimenti. Selezionata la voce “giocatore singolo” abbiamo gia un’indicazione della struttura semi-libera del gioco, si nota che ci sono tre campagne principali: Russia, Egitto, e Gran Bretagna. Quest’ultime a loro volta sono suddivise in varie missioni da portare a compimento e all’interno di ogni missione ci sono una serie di obiettivi che si aggiornano in maniera dinamica. Dicevo semi-libera perchè una volta affrontata la prima missione della prima campagna, che funge da tutorial, saremo liberi di scegliere se affrontare la seconda missione oppure giocare la prima missione della seconda campagna, insomma se dopo neve e ghiaccio vogliamo il deserto possiamo farlo.Obbligatoriamente parto dalla prima missione e l’impatto è subito devastante, a bordo di un mezzo adibito al trasporto persone ci si trova con alcune altre reclute per un piccolo addestramento, lo scenario tutto intorno è dettagliatissimo, folate di vento gelido spostano la fioca neve che cade, fa freddo e lo si percepisce. Un comandante sovietico ci accoglie a suon di grida e ci invita a raccolgliere un’arma, lo scruto in volto e il bump Mapping mi ricorda il suo potenziale, il volto del sovietico è austero, dalla sua bocca esce alito che ovviamente si condensa per il freddo, osservo la sua pelle ed è completamente rovinata, sembra proprio rugosa e buterata. Lascio lì il superiore, raccolgo l’arma e dopo poco mi ritrovo a sparare verso delle bottiglie di vino che una volta colpite lasciano uscire il loro contenuto. Il sistema di controllo si adatta alla perfezione al nuovo pad del 360, la levetta analogica permette di muovere con precisione e velocità il mirino, il grilletto desto adibito al fuoco dà la sensazione di premere proprio quello sul fucile, il grilletto sinistro permette di avvicinare il fucile all’occhio per avere una mira migliore. Quattro colpi e quattro centri, la mira c’è, il controllo anche, posso andare oltre, seguo il superiore e mi ritrovo in un’angusta stanza al cospetto di un prigioniero nemico, uno schiaffo ma il malcapitato non parla, all’improvviso la porta si spalanca lanciando all’interno una folata di vento e neve, un compagno avvisa che un carro nemico ci tiene sotto tiro…si comincia.Usciamo dalla porta e si comincia a capire la portata epica del gioco, insieme a quattro compagni sono letteralmente sommerso dai suoni, mitragliate, cannonate, esplosioni mischiate ad urla in tedesco, incitamenti dei compagni e proiettili sibilanti uniti al vento incessante, è il delirio. Di corsa attraverso delle case diroccate e poi sotto il fuoco nemico, corro per una trincea, raccolgo un fucile e mi trovo al secondo piano di un edifico a pezzi, un compagno mi dice di stare attento al fuoco nemico, per attraversare la linea di fuoco del mezzo coazzato urge l’utilizzo di una bomba fumogena, miro e premo il tasto dorsale superiore sinistro…tic..tic…la bomba cade proprio davanti al mezzo, qualche secondo ed i miei occhi vedono qualcosa di veramente Next-Gen, il fumo che si sprigiona dalla bomba è qualcosa di incredibile, lo guardo salire ed allargarsi in un crescendo di voluminosità sino a quando è una colonna grigia imperscrutabile, mi lancio all’interno e la visibilita’ è ridottissima, sono guidato dal rumore dei miei compagni. Questi sono i primi dieci minuti di gioco di Call of Duty 2. Ora capisco perchè la ventola di raffreddamento del 360 frulla all’impazzata.

Mutuo soccorsoIl lavoro svolto dai programmatori Infinity Ward è veramente di pregevole fattura, il gioco permette di scegliere all’inizio di ogni missione il livello di difficoltà tra quattro varianti, già a livello Soldato (Normal) i nemici sono reattivi e compiono manovre di accerchiamento che molte volte risultano letali, anche in fase difensiva si difendono bene nascondendosi dietro gli innumerevoli ripari che il gioco propone, finestre rotte, angoli di muro caduti, macchine bruciate e ribaltate, macerie…etc…ogni riparo potrebbe nascondere l’insidia nemica, si avanza con fucile puntato pronti a premere il grilletto coadiuvati da dei compagni che non risultano mai d’impaccio, ma anzi sono sempre pronti a coprirci le spalle, non di rado capita che che mentre si è intenti a muoversi salti fuori un nazista pronto a sferrarci il colpo letale, ma proprio mentre pensiamo di di dover ripartire dall’ultimo checkpoint arriva il proiettile amico che ci salva letteralmente la chiappe.Questo aspetto porta ad affezionarsi ai propri compagni e ad attuare delle strategie di mutuo soccorso, mentre alcuni sono sottotiro verrà naturale muoversi verso una posizione che ci permetta di salvare i compagni ed avanzare così insieme di quegli altri pochi metri che ci portano al prossimo assalto.Durante le missioni verremo aggiornati in tempo reale sugli obiettivi da portare a termine, questi spaziano dalla riparazione di linee telefoniche alla scorta di carri armati in mezzo al deserto passando per l’espugnazione di bunker imbottiti di tedeschi. Ovviamente il gioco è un FPS e come tale il quid ludico consiste nella sparatoria, tutto il resto è corollario.

Battaglie di gruppoIl titolo Activision offre varie opzioni per il multiplayer, si può giocare in quattro via split screen oppure con due 360 linkate, oltre che ovviamente in rete. Le modalità di gioco proposte sono le classiche: DeathMatch, Team DeathMatch, Capture the Flag e le piu’ originali Search & Destroy e HeadQuarters. Nella modalità cerca e distruggi si ha il compito di trovare l’artiglieria pesante nemica e distruggerla attraverso l’uso degli esplosivi. Mentre in Headquarters i giocatori partecipanti dovranno attivare delle postazioni radio per capire a che punto della conquista della mappa sono arrivati. La caratteristica piu’ interessante del Multiplayer è la KillCam, ovvero una telecamera che ci permettera’ di sapere sempre come siamo morti e sopratutto chi ci ha colpiti, foss’anche un cecchino da 400m.

Lo sbarcoIl gioco è tecnicamente impressionante, all’inizio si rimane impressionati dalla campagna russa in cui si nota sicuramente il dettaglio pauroso di texture e volti dei personaggi, uniti alla maestosità e solidità delle strutture presenti, in seguito il gioco diventa assolutamente maestoso, nella campagna d’Egitto il livello di “vita” dello scenario assume proporzioni bibliche, decine di carrarmati che si muovono scortati dalle proprie truppe, il tutto mentre decine di aerei e postazioni nemiche bombardano e mitrgliano a più non posso creando esplosioni di polvere e detriti magistralmente realizzate e coadiuvate da un’illuminazione dinamica che proietta ombre molto scenografiche, poi dopo un breve tragitto in seno ad una jeep tra esplosioni, riverberi di calore e movimenti ultra realistici della telecamera on-board si arriva ad un villaggio che ha assolutamente dell’incredibile, decine di nemici appostati ovunque, texture dettagliatissime e una numero di eventi scriptati che ha dell’incredibile, praticamente da qualsiasi parte si vada succede qualcosa.L’apoteosi in ogni caso arriva nella missione della sbarco, è il delirio fatto videogioco, i militari sbarcano sotto il fuoco nemico in un tripudio di voci e sonorità condite da esplosioni sulla spiaggia ed in mare che si alzano per decine di metri spruzzando acqua e sabbia dappertutto, mentre altri militari cadono sotto i colpi nemici senza il benchè minimo rallentamento, è veramente qualcosa da vivere.Il gioco ha queste carattersitiche su un televisore Hd Ready e con un impianto Home Theater, collegati con il cavo VGA e il cavo ottico, questa è la configurazione con cui ho testato il gioco Activision, la pulizia dell’immagine regalata da questi televisori è qualcosa che ” fa next-gen” da sola se supportata bene, è facile restare abbagliati dall’HD ma bisogna tenere presente che tutto questo dettaglio e definizione porta anche ad un’amplificazione di eventuali imperfezioni grafiche. Non è questo il caso poichè COD2, a parte qualche sporadico effetto di pop-up e qualche interno un po’ spoglio, fa capire benissimo quali siano le potenzialita’ della console Microsoft se abbinata alla tecnologia HD. Se questo è l’inizio……

– Coinvolgimento

– Ambientazione

– Ottimo comparto audio/video

– Multiplayer poco sfruttato.

8.7

Il gioco offre un’esperienza coinvolgente ed estremamente appagante per una quindicina di ore circa senza contare la grossa rigiocabilita’ che il titolo offre sopratutto grazie al fatto che ripetere una missione o una campagna vuol dire realmente giocare una partita diversa, poichè se è vero che non cambiano gli obiettivi è anche vero che lo svolgersi dell’azione sara’ sicuramente differente. COD2 non è un punto di arrivo ma di partenza di questa nuova generazione di macchine da gioco che ci deve trasportare attraverso nuove tecnologie ed attraverso esperienze di gioco che lascino il segno. COD2 riesce nell’intento grazie ad una grafica imponente ed una giocabilita’ che lascia spazio a varie tipologie di approccio. L’unico appunto che mi sento di muovergli è rivolto al multiplayer, che seppur ben fatto, è fruibile da soli otto giocatori, caratteristica che sicuramente lascia l’amaro in bocca.

Voto Recensione di Call of Duty 2 - Recensione


8.7