Rami Ismail su Visceral: supportate i giochi single player, sono miracoli

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Aggiornamento, ore 23.21Anche Cory Barlog, director di God of War
, si è espresso sull’attuale situazione dei giochi single-player lineari. Trovate la sua opinione nella nostra notizia. OriginaleContinua a far parlare di sé l’inattesa chiusura di Visceral Games
, di cui vi abbiamo riferito tutto nella serata di martedì. La questione è arrivata anche al noto sviluppatore Rami Ismail, co-fondatore del team olandese Vlambeer e autore, tra gli altri, di Ridicolous Fishing, Serious Sam; The Random Encounter e Luftrausers.Ismail è stato estremamente schietto nelle sue valutazioni, che ha affidato al suo sempre attivo profilo Twitter: «un altro studio AAA è improvvisamente andato» ha commentato, riferendosi a Visceral. «Mi mancherà, spero che tutte le persone coinvolte possano trovare presto un posto da qualche altre parte.»Subito dopo, Ismail aggiunge dettagli, commentando il fatto che Star Wars sia stato rinviato e sia destinato a cambiare completamente filosofia, concentrandosi di più sull’online: «a quanto pare, Visceral è stata chiusa per via delle microtransazioni, della popolarità dei sandbox/roguelike, dell’utilizzo di Twitch/Youtube come mezzi di marketing e delle finanze del publisher» ha aggiunto. Rami Ismail«Riesco a capire come, da un punto di vista finanziario, nel mercato videoludico attuale abbia poco senso dare un supporto AAA a qualsiasi cosa che non sia un gioco open world online persistente con incluse delle microtransazioni. Interazioni social persistenti, coinvolgimento, entrate e, se il gioco non ha una fine, si può avere del marketing gratuito costante via Twitch—qualcosa che con un gioco lineare non si può avere nella stessa misura.»Ismail non usa mezze parole, per descrivere il destino che vede per i giochi AAA single-player: «ogni videogioco single player lineare che arriverà da un publisher nei prossimi due o tre anni sarà un miracolo. Se vi piacciono, supportateli. E se usate Twitch o YouTube, supportate le persone che trasmettono videogiochi AAA lineari che abbiano un finale. In caso contrario, possiamo dirgli addio.»La situazione, insomma, secondo lo sviluppatore punta verso un numero sempre più ridotti di videogiochi che si concentrano sulla campagna single player e su una storia da raccontare che abbia un epilogo. L’idea di gioco come servizio da vendere e che perduri negli anni sta trovando grande fortuna economica e segnerà, insomma, la nuova direzione per le grandi produzioni dell’industria.Questo, ovviamente, a patto che i videogiocatori continuino a dichiararsi d’accordo, con i loro soldi.Vedremo se l’analisi di Ismail si rivelerà corretta e se l’industria videoludica si muoverà in questa direzione.