Yoan Fanis, director di Valiant Hearts: The Great War, ha annunciato di aver lasciato Ubisoft, dopo una collaborazione durata 14 anni. Egli ha spiegato le proprie motivazioni in un’intervista concessa a Gamasutra, rivelando di sentirsi frustrato dai giochi tripla A e dai “finti” indie: “È stata una decisione molto difficile. Gli ultimi 14 anni a Ubisoft sono stati indimenticabili. Come una famiglia. Sono orgoglioso di aver fatto parte di uno dei più creativi team di tutta l’industria.”“Ho avuto la fortuna di sviluppare giochi di grande varietà e dimensioni; la diversità delle persone e dei giochi Ubisoft sono due dei migliori punti di forza dell’azienda. Il team di Beyond Good & Evil era composto da circa trenta persone con uno spirito unico, portato da Michel Ancel” ha spiegato Fanis “Ma più si cresceva, con 100, 200, 500 persone, più questo stato d’animo svaniva. Questo processo è stato necessario a causa dell’evoluzione delle tecniche di creazione e dei titoli AAA, ma sul lato creativo e umano si è perso qualcosa.”
“Mi riferisco a tutta l’industria e all’organizzazione di progetti come Assassin’s Creed, che rimuovono qualche connessione tra le persone. Le interazioni sono limitate ma con progetti di questa scala è difficile possa essere diverso” ha proseguito Fanis “Con Valiant Hearts abbiamo voluto riportare lo spirito di Beyond Good & Evil. Siamo stati tutti coinvolti con lo script, il design dei livelli e del gioco. Yves Guillemot, CEO di Ubisoft, si è innamorato del progetto e lo ha reso possibile anche se non era ‘sexy’ da un punto di vista del marketing. Voglio dire, anche se il gioco ha avuto successo con un milione di copie vendute e molti premi, questo risultato è ancora molto piccolo rispetto ai blockbuster. Questa è la dura realtà.”