Xbox contro CMA, chi ha bloccato l'affare era legato a Sony

Un piccolo retroscena potrebbe rendere ancora più focosa la lotta tra Xbox e CMA, visto che il direttore dell'ente lavorò per uno studio legale di Sony.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Le vicende di Xbox e Activision contro la CMA prendono una piega inaspettata, perché chi ha bloccato l'affare di recente in passato ha lavorato per uno studio legale di Sony.

L'affare che renderà ancora più forte Xbox Game Pass (a cui potete abbonarvi tramite Amazon) ha subito vari stop e, tra questi, c'è proprio quello della CMA.

Il quale ha provocato reazioni comprensibili non solo dai fan, ma anche dagli alleati di Xbox di vario tipo che si stanno schierando con l'azienda di Redmond.

Nel frattempo l'azienda va avanti, firmando altri accordi mentre su un altro fronte continua a combattere contro gli enti regolatori.

Ma questa vicenda che da mesi sta appassionando il mondo dei videogiochi ovviamente non poteva non avere un nuovo colpo di scena.

Come riporta Windows Central, il direttore della CMA ha lavorato a stretto contatto con Sony in passato.

L'avvocato specializzato in brevetti Florian Meuller ha recentemente scoperto che l'attuale direttore senior della CMA, Colin Raftery, ha lavorato in precedenza per Cleary Gottlieb, uno studio legale che ha rappresentato Sony nelle sue proteste verso l'accordo.

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Raftery non lavora per Cleary da un po' di tempo, ma in ogni caso il dubbio che ci sia un conflitto d'interessi può nascere.

Se il direttore della CMA ha mantenuto, e mantiene, rapporti personali con vecchie conoscenze e amici che trarranno vantaggio dal blocco dell'accordo ABK, questo potrebbe inficiare sulla parzialità dell'intervento della CMA.

Non è il caso di gridare al complotto come ha fatto Bobby Kotick in passato, ma senz'altro ci sarebbe almeno bisogno di una riflessione e una piccola indagine in merito.

Anche perché la CMA non solo si esprime sull'accordo in prima persona come è giusto, ma si è scagliata anche contro gli altri enti che hanno dato il via libera.